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Zelensky fa visita alla Nato, l’Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio e sistemi di difesa per resistere all’inverno

Bruxelles – La prima volta di Volodymir Zelensky al quartier generale dell’Alleanza atlantica a Bruxelles. Una visita a sorpresa, resa necessaria perché il presidente ucraino teme che l’inverno alle porte – e la rinnovata attenzione internazionale sul Medio Oriente – possano minare la resistenza di Kiev contro l’invasore russo. “Sono qui per preparare la resilienza dell’Ucraina” in vista della stagione fredda, ha dichiarato al suo arrivo.

Ai ministri della difesa Nato e al segretario generale, Jens Stoltenberg, Zelensky ha chiesto “tre cose concrete”: sistemi di difesa aerea, missili a lungo raggio e artiglieria. Stoltenberg ha fugato ogni dubbio sul supporto dell’occidente all’Ucraina. Anche ora che si è riacceso il conflitto israelo-palestinese. “Le azioni parlano più forte delle parole, gli alleati stanno incrementando il supporto all’Ucraina”, ha dichiarato il segretario generale. Il motivo è tanto chiaro quanto semplice: “È nel nostro interesse nazionale”. Belgio e Danimarca hanno confermato la fornitura degli aerei militari F-16, ma dal 2024-25, il Canada ha annunciato 10 milioni di dollari in equipaggiamento militare invernale, la Germania addirittura un pacchetto da 1 miliardo per migliorare i sistemi di difesa (Patriots e Iris-T). Il Regno Unito ha promesso lo stanziamento di ulteriori 100 milioni di euro, Washington più di 200 milioni di dollari in difesa aerea, missili e munizioni.

“La Russia sta aumentando gli attacchi alle infrastrutture ed è pronta a usare un’altra volta l’inverno come un’arma da guerra”, ha avvisato Stoltenberg. Ecco perché soprattutto sistemi di difesa aerea efficaci sono necessari per difendere le infrastrutture energetiche e portuali dagli attacchi russi. Ma l’Occidente – garantisce Stoltenberg – “avrà le capacità di affrontare la situazione anche in Medio oriente“.

L’appello a “non lasciare sola la popolazione di Israele” è arrivato in primis proprio da Zelensky, perché Kiev sa meglio di qualsiasi altro “cosa vuol dire subire un attacco terroristico”. Sulla risposta militare che il governo Netanyahu sta conducendo, Stoltenberg ha dichiarato che “Israele ha il diritto di difendersi, hanno sofferto un attacco terroristico tremendo”. Ma il capo della Nato si accoda alle raccomandazioni già espresse dal segretario generale dell’Onu, António Guterres, e dal capo della diplomazia europea, Josep Borrell: “Mi aspetto che la risposta sia proporzionata” e che Israele “faccia il possibile per prevenire la morte di civili innocenti“. Domani (12 ottobre) il ministro della Difesa israeliano, Yoav Galan, informerà i ministri Nato sulla situazione nel Paese.

Meno sul velluto Lloyd Austin, il segretario alla difesa a stelle e strisce: “Ciò che farà o non farà” Israele è una scelta che spetta alle autorità di Tel Aviv, ma intanto gli Stati Uniti hanno già inviato aiuti militari, inclusi i sistemi Iron Dome, per “assicurarci che Israele abbia ciò che è necessario per difendere i suoi cittadini“. Austin ha lanciato un monito a tutta la regione araba: “Per chiunque pensi di cercare di approfittare dell’agonia in Israele, per cercare di allargare questo conflitto o cercare di spargere più sangue, abbiamo una sola parola: non fatelo”.

Il presidente ucraino, a sorpresa al vertice dei ministri della Difesa dell’Alleanza atlantica, ha invitato i leader occidentali a “non lasciare sola la popolazione di Israele”. Stoltenberg: “La Russia userà ancora l’inverno come arma da guerra, stiamo incrementando il supporto” all’Ucraina.


Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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