Bruxelles – Rafforzare la partnership tra Unione europea e Filippine sul piano economico e soprattutto commerciale. Questo il motivo che spinge la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a recarsi lunedì (31 luglio) a Manila, nelle Filippine, per incontrare il presidente Ferdinand Marcos.
“La visita è finalizzata a rafforzare la partnership con l’Ue”, ha annunciato ieri la portavoce dell’Esecutivo comunitario, Arianna Podestà, durante il briefing quotidiano con la stampa, precisando che i due presidenti discuteranno di questioni di “interesse reciproco, in particolare per quanto riguarda il commercio e la doppia transizione verde e digitale”. La presidente della Commissione europea terrà inoltre un discorso a un evento commerciale che si concentrerà su come promuovere relazioni commerciali e di investimento più forti tra l’Unione europea e le Filippine.
Il viaggio di von der Leyen era stato annunciato dalla stessa leader tedesca in una conferenza stampa a Bayreuth, insieme a Markus Söder, governatore della Baviera. “Mi recherò nelle Filippine, anche per ampliare ulteriormente la cooperazione strategica. Vogliamo accordi commerciali a più livelli, con un’ampia gamma di temi”, ha anticipato, facendo il punto sul lavoro che Bruxelles sta portando avanti per consolidare quanti più accordi commerciali possibile. E al momento si contano intese con 74 Paesi. “L’obiettivo è di aumentarli”, ha affermato la leader, ricordando che solo di recente, nel quadro del Vertice Ue-Celac (America Latina e Caraibi) che si è tenuto lo scorso 17 e 18 luglio a Bruxelles, ha concluso accordi con partner come il Cile e l’Uruguay.
Bruxelles Sta negoziando anche un accordo commerciale con il Messico e il Mercosur, ma anche partner nella regione indo-pacifica con i quali siamo vicini alla conclusione di accordi: abbiamo appena concluso un accordo con la Nuova Zelanda, abbiamo quasi terminato i negoziati per l’accordo con l’Australia, stiamo negoziando con l’India, ma anche con partner in Africa, come dimostra, ad esempio, l’accordo che abbiamo appena concluso con il Kenya a giugno”, ha richiamato von der Leyen. La rete di accordi commerciali che Bruxelles sta lentamente tessendo si è resa indispensabile dopo l’inizio della guerra di Russia in Ucraina, una volta presa coscienza della necessità di sganciarsi dalla dipendenza energetica ma anche di materie prime critiche necessarie alla produzione di tecnologie pulite da partner inaffidabili, come la Russia e come la Cina.