Bruxelles –
inoltre di commercio e investimenti, sottolineando l’ambizione di concludere l’accordo Ue-Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) “il prima possibile, al più tardi entro la fine dell’anno”. Von der Leyen lo ha descritto come “più di un accordo commerciale”, affermando che si trattava di un impegno a lungo termine e di una piattaforma di dialogo.
Ma una delle principali ragioni del viaggio di von der Leyen era quello di mettere le basi per una cooperazione commerciale rafforzata sulle materie prime critiche che sono indispensabili per la doppia transizione verde e digitale. L’Ue stima che grazie agli accordi commerciali già in essere, gli scambi bilaterali di beni sono aumentati del 40 per cento dal 2018 al 2022, con un totale di scambi bilaterali di beni e servizi pari a 369 miliardi di euro nel 2022. Il rafforzamento dei partenariati commerciali con la regione è la chiave per non perdere la corsa all’approvvigionamento di materie prime critiche per la transizione. Bruxelles sta lavorando per rafforzare partnership commerciali strategiche con quei Paesi che possono aiutare l’Unione nella corsa alle materie prime: il Cile, ad esempio, è il secondo produttore al mondo di litio, che viene usato per la produzione delle batterie.
Martedì von der Leyen ha siglato a Buenos Aires un Memorandum d’intesa sulle materie prime critiche tra Unione europea e Argentina insieme al presidente, Alberto Fernandez, costruito su cinque aree di cooperazione strategica. Per von der Leyen “si tratta di un’iniziativa davvero vincente. È un grande passo avanti per le ambizioni climatiche dell’UE ed è vantaggioso per l’Argentina in quanto attore globale chiave nella transizione verso l’energia pulita.
Una partnership basata su impegni condivisi per un futuro più verde, digitale e resiliente per tutti”. Stima che solo la domanda europea di litio entro il 2030 sarà 12 volte maggiore di quanto non sia oggi. “Quindi il protocollo d’intesa che abbiamo appena firmato, ma anche l’accordo UE-Mercosur, renderanno possibili flussi di investimenti cruciali”, ha concluso.
Con il presidente cileno, Gabriel Boric, von der Leyen mercoledì ha poi annunciato di aver concordato di lavorare a un partenariato strategico sulle materie prime sostenibili e sull’intera catena del valore. “Promuoveremo l’approvvigionamento e l’estrazione mineraria rispettosi dell’ambiente e dei mezzi di sussistenza delle vostre comunità. E lavoreremo con voi per sviluppare l’intera catena del valore qui in Cile”, ha spiegato. Non solo materie prime critiche. Ue e Cile hanno lanciato anche il primo Fondo per l’idrogeno rinnovabile, che sarà dotato di un budget iniziale di 225 milioni di euro, per sostenere lo sviluppo di questa industria strategica in Cile.
A chiudere il cerchio, ieri, l’incontro a Città del Messico con il presidente messicano, Andrés Manuel López Obrador, con il quale però non c’è stata ieri alcuna conferenza stampa congiunta. Al termine dell’incontro solo una dichiarazione comune in cui i due leader hanno ricordato l’importanza di sviluppare un partenariato politico, commerciale e di cooperazione più approfondito e di concludere entro la fine dell’anno un accordo globale aggiornato. Entrambi i presidenti hanno identificato il Messico come un hub energetico, industriale e logistico strategico per rifornire i mercati nordamericani ed europei, con un alto potenziale nell’energia dell’idrogeno verde, e hanno convenuto che gli investimenti europei saranno importanti per contribuire al suo sviluppo.