Bruxelles – Combattere la grave crisi ambientale che porta le Filippine a essere uno dei principali produttori al mondo di rifiuti da plastica. E’ nel quadro del suo viaggio a Manila per incontrare il presidente Ferdinand Marcos e rilanciare un dialogo commerciale, che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato oggi (31 luglio) che insieme agli Stati membri Ue finanzieranno con 466 milioni di euro un’iniziativa per l’economia green locale per attuare un modello alternativo di gestione dei rifiuti di plastica, portando a catene del valore della plastica più sostenibili e a una riduzione dei rifiuti, anche quelli marini.
We are also joining forces to fight climate change.
Today we launch the Global Gateway initiative on the Green Economy.#TeamEurope will provide €466 million in financing, as well as expertise, for the transition to a circular economy and the production of clean energy. pic.twitter.com/SMZqPprmEk
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 31, 2023
La missione annunciata oggi è parte di Global Gateway, l’iniziativa di investimento globale da 300 miliardi di euro che la Commissione europea ha lanciato nel 2021 come strategia di soft power alternativa alla Via della Seta della Cina. In stretta collaborazione con le autorità locali, l’iniziativa annunciata contribuirà a sviluppare una politica di economia circolare, in particolare per affrontare il gravoso problema dei rifiuti di plastica, a integrazione della strategia nazionale per combattere i rifiuti marini.
Il problema rifiuti nelle Filippine
Il perché dell’iniziativa europea lo spiegano con chiarezza i dati sui rifiuti da plastica riportati da Our World in Data, secondo cui nel 2019 la popolazione filippina di 114 milioni di persone produceva oltre un terzo di tutti i rifiuti plastici oceanici del mondo, con 3,3 chilogrammi pro capite di rifiuti da plastica certificati nel 2019. Il Paese negli ultimi decenni ha osservato un aumento esponenziale di inquinamento da plastica dopo che il boom economico e la crescita della classe media hanno contribuito a stimolarne l’economia. Nel 2023, il governo ha approvato una legge per combattere l’inquinamento da plastica, che introduce la responsabilità estesa del produttore, ovvero obbliga i produttori di imballaggi in plastica ad assumersi la piena responsabilità per l’intero ciclo di vita dei loro prodotti, compresa la gestione dei rifiuti.
Bruxelles spiega in una nota che l’iniziativa di investimento svilupperà una piattaforma di dialogo politico a livello governativo per promuovere i principi dell’economia circolare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. Ci sarà un potenziamento delle capacità per il Dipartimento dell’Energia e altre parti interessate chiave per sostenere l’agenda dell’energia pulita. Saranno individuati nuovi investimenti del settore energetico privato incentrati sulla mitigazione del cambiamento climatico. Dopo l’annuncio fatto oggi da von der Leyen, questo progetto sarà presentato anche al Global Gateway Forum che si terrà a Bruxelles il 25-26 ottobre.
Nello specifico, questa iniziativa riunisce Commissione europea, Francia, Spagna, Germania e Finlandia. Austria, Paesi Bassi e Svezia contribuiranno con competenze e trasferimento tecnologico. Il contributo di Team Europe all’iniziativa è di 466 milioni di euro, con 64 milioni dei quali provenienti dal bilancio comunitario mentre gli Stati membri dell’Ue contribuiscono con i finanziamenti rimanenti e contribuiranno anche con competenze. “Investiremo nella transizione verso un’economia circolare e nella generazione di energia verde. E forniremo anche competenze, formazione e trasferimenti di tecnologia, perché questo è il modo per potenziare le comunità locali, ed è ciò che interessa all’Ue”, commenta von der Leyen. “Insieme alle autorità filippine stiamo sviluppando una politica per un’economia circolare. Una riduzione dei rifiuti di plastica e delle catene del valore sostenibili della plastica avranno un impatto positivo sulla popolazione locale, poiché ci sarà meno inquinamento da rifiuti sulla terraferma, nei fiumi e nel mare”, ha ricordato Jutta Urpilainen, commissaria per i partenariati internazionali.