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L’importanza dei corridoi di solidarietà per il grano ucraino. Valean: “Miglioramenti in ottobre”

Bruxelles – Con il granaio d’Europa occluso dal blocco delle esportazioni imposto dalla Russia sul Mar Nero, i corridoi di solidarietà implementati dall’Ue già a maggio 2022 sono diventati fondamentali per drenare la produzione di cereali dall’Ucraina verso l’Europa e il resto del mondo. Dalle rotte fluviali, via gomma e via terra verso i Paesi dell’Unione sono passate 53 milioni di tonnellate di generi alimentari, di cui 48 di cereali, che hanno garantito a Kiev ricavi per 38 miliardi di euro. E nella direzione opposta, i corridoi di solidarietà hanno permesso all’Ucraina di importare 34 milioni di tonnellate di beni, per un valore di 70 miliardi di euro.

Sono le cifre snocciolate oggi dalla commissaria Ue per i Trasporti, Adina Valean, in un punto stampa assieme al Ministro delle infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, a Palazzo Berlaymont a Bruxelles. Cifre che sono aumentate di mese in mese. “A maggio 2022 erano state trasportate 2 milioni di tonnellate di prodotti agricoli, ad agosto 2023 siamo arrivati a 4 milioni“, ha sottolineato Valean. Da quando, lo scorso 17 luglio, il Cremlino ha deciso unilateralmente di non rinnovare l’iniziativa del Mar Nero – che in un anno aveva permesso l’esportazione di quasi 33 tonnellate di cereali dai porti ucraini- “sono diventate l’unica rotta disponibile”. Ed è di conseguenza diventato necessario aumentarne ancora di più la capacità.

“Stiamo aspettando che ci sia qualche miglioramento in ottobre, per esempio sul canale di Sulina in Romania, e speriamo che questo possa fare la differenza per un aumento di capacità”, ha dichiarato la commissaria Ue. La rotta del Danubio, che attraversa Germania, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Moldavia e Ucraina, è la principale e ha contribuito per circa il 50 per cento a tutte le esportazioni attraverso i corridoi di solidarietà. Questo grazie alla stretta cooperazione tra Ucraina, Romania e Moldavia, e all’accordo stretto a inizio agosto tra il primo ministro ucraino Shmyhal e il suo omologo rumeno Ciolacu per facilitare il passaggio di tutti i tipi di merci attraverso il confine, con la promessa di raddoppiare la capacità di transito mensile di grano ucraino da 2 a 4 milioni di tonnellate al mese.

Dopo aver mobilitato già 1 miliardo di euro per consolidare i corridoi di solidarietà, Adina Valean ha annunciato che da domani (26 settembre) l’Ucraina e la Moldavia “potranno richiedere finanziamenti per progetti di infrastrutture lungo le rotte senza bisogno dei partner europei”. Tradotto, significa che Kiev e e Chisinau potranno accedere ai fondi del Connecting Europe Facility come fanno gli Stati membri. D’altra parte, la commissaria ha bacchettato i Paesi protagonisti delle altre rotte, quella settentrionale via terra che passa dalla Polonia e il corridoio adriatico. Rimangono “capacità inutilizzate sugli altri corridoi, come per esempio in Polonia, e speriamo vivamente che ci sia un miglioramento della capacità, almeno com’era all’inizio, perché poi si è registrata una diminuzione”, ha concluso severa la commissaria.

Da maggio 2022 hanno permesso di esportare 53 milioni di tonnellate di generi alimentari dall’Ucraina. Dopo l’abbandono dell’Iniziativa del Mar Nero da parte della Russia, sono “l’unica rotta disponibile”: previste nuove infrastrutture sulla rotta del Danubio per superare le 4 milioni di tonnellate trasportate ad agosto


Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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