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Voto L'Aquila rilevanza nazionale, sfilata di big

Il voto amministrativo all’Aquila ha una rilevanza nazionale visto che la città martoriata dalla tragedia del terremoto di 13 anni fa è, insieme a Genova, Palermo e Catanzaro, tra i quattro capoluoghi di regione italiani alle urne in questa tornata elettorale che coinvolge circa 9 milioni di italiani.

Una valutazione fatta da molti anche alla luce del “brand”: purtroppo il capoluogo dell’Abruzzo è conosciuto in tutto il Paese e nel mondo per il devastante sisma che ha causato 309 morti, 1500 feriti seminando distruzione, e della vicinanza con Roma, circa 100 chilometri. La centralità dell’Aquila è stata confermata nella lunga campagna elettorale e un’autentica sfilata di big nazionali della politica e del governo a sostegno dei quattro candidati: il sindaco uscente e ricandidato per il centrodestra, Pierluigi Biondi, 47 anni, il deputato del Pd Stefania Pezzopane, (62), a capo della coalizione di centrosinistra, il consigliere regionale abruzzese della lista civica Legnini Presidente, Americo Di Benedetto, (54), ex Pd oggi leader del gruppo civico Il Passo Possibile di area centrosinistra, e Simona Volpe, (53), avvocato e manager in una multinazionale, candidato di un altra lista civica, Liber L’Aquila.

E questa sera chiuderà le danze per Fratelli d’Italia il leader, Giorgia Meloni, con un atteso comizio a sostegno della conferma di Biondi. Nelle passate settimane sono arrivati Enrico Letta, Matteo Salvini, Carlo Calenda, Antonio Tajani, i ministri Andrea Orlando, Roberto Speranza, Renato Brunetta, Mara Carfagna, e Massimo Garavaglia e persino il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. In questo scenario di grandi attenzioni nazionali si gioca una partita decisiva per il futuro dell’Aquila alle prese nei prossimi cinque anni con il passaggio decisivo per la ricostruzione infrastrutturale ma soprattutto per quella sociale ed economica: per centrare l’obiettivo il nuovo sindaco dell’Aquila avrà a disposizione fondi ingenti ed opportunità irripetibili: secondo una stima nei prossimi cinque anni la disponibilità sarà di circa circa 5 miliardi di euro, 700 milioni annui per complessivi 3,5 mld per il completamento della ricostruzione post terremoto privata ed un impulso forte in quella pubblica, circa 1,8 mld del fondo complementare del Pnrr riservato al cratere del sisma, poste alle quali manca la rilevante quota del Pnrr. Cinque anni fa si erano scontrati Di Benedetto per il centrosinistra, e Biondi che ha vinto, clamorosamente, al ballottaggio, dopo aver perso nettamente il primo turno, 47,7 % a fronte del 35,84% del centrodestra.


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