(ANSA) – PERUGIA, 10 FEB – Sarà il procuratore aggiunto di
Roma Paolo Ielo il primo testimone, citato dall’accusa, a essere
sentito dal tribunale di Perugia (il 16 febbraio) nel processo
che vede imputati l’ex magistrato romano Stefano Rocco Fava e
l’ex consigliere del Csm Luca Palamara per rivelazione di
segreto d’ufficio. E’ quanto scaturito dall’udienza di oggi.
Una quarantina i testimoni indicati dalla Procura del
capoluogo umbro, dalle difese degli imputati e dalle parti
civili. Ammessi dal collegio al termine dell’esame delle
eccezioni preliminari. Tra questi, appunto, anche Ielo che nel
procedimento si è costituito parte civile, rappresentato
dall’avvocato Filippo Dinacci, nei confronti del solo Fava.
Il tribunale ha anche rigettato l’eccezione di nullità del
decreto che dispone il giudizio proposta dalle difese. Ha quindi
dichiarato aperto il dibattimento e valutato le richieste
istruttorie delle parti.
Ammessa, tra l’altro, una intercettazione eseguita con il
trojan il 16 maggio del 2019 tra Palamara e Fava. Secondo la
difesa di quest’ultimo dal colloquio emerge “la prova decisiva
che dimostra la sua innocenza”.
Al termine dell’udienza Palamara e Fava hanno reso delle
dichiarazioni spontanee per ribadire la loro estraneità alle
accuse. (ANSA).
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