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Giorno Memoria: Bianchi, storia che riguarda l'Italia tutta

(ANSA) – FOSSOLI, 28 GEN – “Ieri il Giorno della memoria a
Roma nel salone del ministero dell’Istruzione. Oggi cominciamo
questo viaggio che parte da Fossoli e arriva a Milano, a Roma, a
San Sabba a Trieste e finisce a Ferrara al museo, per dare il
senso che questa è una storia che riguarda anche l’Italia sia
come vittime che come carnefici. Un viaggio nel dolore ma poi
anche nella resurrezione del nostro Paese”. Parole del ministro
dell’Istruzione Patrizio Bianchi che oggi ha fatto visita al
campo di Fossoli, a Carpi nel Modenese, insieme al presidente di
Uvei Noemi Di Segni.
   
Fossoli è una frazione di Carpi, a circa sei chilometri dalla
città. Il campo fu costruito nel 1942 dal Regio Esercito per
imprigionare i militari nemici. Dal dicembre ’43 fu trasformato
in Campo di concentramento per ebrei. Dal marzo ’44 divenne
Campo poliziesco e di transito utilizzato dalle SS come
anticamera per i viaggi verso i Lager nazisti. Sono stati circa
5.000 gli internati politici e razziali che passarono da Fossoli
per poi finire nei campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen,
Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbruck. Tra questi anche
Primo Levi.
   
Il 12 luglio 1944, 67 internati politici, prelevati dal Campo
di concentramento di Fossoli, furono trucidati dalle SS
all’interno del vicino poligono di tiro di Cibeno. L’anno scorso
per il 77/o anniversario dell’eccidio nazista in visita al Campo
si recarono il presidente del Parlamento Ue David Sassoli e la
presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. (ANSA).
   


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