A un mese dalla rottura sul catasto, in commissione Finanze alla Camera le divisioni fra Lega, Forza Italia e il resto della coalizione si sono riproposte in un muro contro muro sull’approvazione del resto della riforma, considerata essenziale in chiave Pnrr. Tanto che ora, per blindarla a Montecitorio, non è più esclusa la questione di fiducia, che tendenzialmente non si prevede per un atto di indirizzo del Parlamento come la delega. “Sul fisco stiamo considerando tutte le possibilità”, ha detto il premier e le sue parole sono rimbalzate in commissione, bollate subito come “gravissime” dalla Lega.
“Al momento l’approdo in Aula della riforma fiscale è confermato al 19 aprile, e in Aula si può anche andare senza relatore. Io ho annullato le convocazioni della commissioni. Le mediazioni le abbiamo fatte fino ad ora; ora devono essere fatte da altri: ho rimesso la cosa a Palazzo Chigi”. Lo dice il presidente della commissione Finanze della Camera Luigi Marattin dopo le tensioni di ieri in commissione sulla delega fiscale. “La scelta di porre la fiducia? Compete al governo. La porta resta aperta, se c’è da fare un’ulteriore mediazione, la sesta, io sono qui, purchè si parli di cose che hanno senso”, conclude.
La Lega e gli altri partiti del centrodestra di governo chiederanno un incontro al presidente del Consiglio, Mario Draghi con l’obiettivo di evitare aumenti di tasse su casa, affitti e risparmi. È quanto emerso al termine della riunione con Matteo Salvini e i responsabili economici del partito sulla delega fiscale.
“Tra guerra, covid, caro benzina e caro bollette l’ultima cosa che serve agli italiani è un aumento di tasse. Siamo entrati nel governo per portare il Paese fuori dalla pandemia e per utilizzare correttamente i fondi europei, e sono convinto che i provvedimenti che ipotizzano nuove tasse su case o risparmi siano fuori luogo. Voglio pensare che quello in Commissione sia stato solo un incidente di percorso. Ne parleremo con il Presidente Draghi e con il Presidente Mattarella. Difendere e proteggere gli italiani significa anche non tassarli”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
Non tarda la risposta di Palazzo Chigi. “Il Governo non aumenta le tasse. Il Governo non ha alcuna intenzione di aumentare le tasse. Il Presidente Draghi ha dichiarato più volte questo impegno sin dall’inizio del suo mandato, in Parlamento, in incontri pubblici”, “ai vertici internazionali e anche nei vari confronti con i leader delle forze di maggioranza”. “Nel caso della delega fiscale il Presidente Draghi ha specificato, anche di recente, che il provvedimento non porta incrementi sull’imposizione fiscale degli immobili regolarmente accatastati. Nessuno pagherà più tasse. Il governo non tocca le case degli italiani”.
La prossima settimana sono previsti incontri con i leader dei partiti del centrodestra di governo. Lo riferisce Palazzo Chigi che spiega “nessuno pagherà più tasse. Il governo non tocca le case degli italiani. E lo stesso sarà per gli affitti e per i risparmi”.
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