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Da Casini a Cottarelli, le scelte tra big e new entry

Enrico Letta sarà capolista per la Camera sia in Veneto, sia in Lombardia, dove Carlo Cottarelli, “mr Spending Review”, è il nome forte per Palazzo Madama. La pasionaria Elly Shlein guiderà, insieme all’ex ministra Paola De Micheli, le liste per Montecitorio in Emilia Romagna, mentre all’uninominale di Bologna, per il Senato, nonostante le polemiche territoriali, l’ha spuntata Pierferdinando Casini.

Le liste del PD passate dalla direzione nazionale, sono un mix di tradizione e innovazione, posti riservati alla coalizione per allargare il campo (oltre 60 collegi uninominali) e quote ‘giovani’. Così, se nel Lazio spicca il nome del governatore Nicola Zingaretti (a capo della lista per la Camera) in Campania si fa notare quello di Roberto Speranza, ministro della Salute e segretario di Articolo Uno. Altra novità, il ruolo di capolista in Europa affidato al noto virologo Andrea Crisanti.
    Quattro gli under 35 scelti dal Nazareno come capilista: Caterina Cerroni, 31 anni, stata la più giovane candidata dem alle ultime europee e ora correrà in Molise; Marco Sarracino, 32, è segretario metropolitano del capoluogo campano e ora si presenterà a Napoli; Raffaele La Regina è un 29enne originario di Potenza che ha come slogan “il diritto a restare”, sarà candidato in Basilicata; Rachele Scarpa, 25 anni, guiderà il collegio plurinominale Venezia-Treviso-Belluno.

A loro si aggiunge un’altra “giovane”, ma over 35: si tratta di Silvia Roggiani in Lombardia. In Piemonte, Debora Serracchiani è capolista alla Camera insieme a Mauro Berruto, Federico Fornaro (LeU) e Chiara Gribaudo; per il Senato, ci sono Anna Rossomando ed Erico Boghi.

Alla guida dei collegi lombardi della Camera compaiono, tra gli altri, il segretario Enrico Letta e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

I capilista del Senato, invece, sono Alessandro Alfieri, Carlo Cottarelli e Simona Malpezzi. Se Antonio Misiani è candidato all’uninominale di Milano, a Sesto San Giovanni c’è Emanuele Fiano e a Cremona, di nuovo, Carlo Cottarelli. Nel Veneto tra i capilista per la Camera c’è anche Alessandro Zan, autore del noto disegno di legge contro l’omotransfobia. Accanto a lui, di nuovo Letta e Alessia Rotta. Andrea Martella e Beatrice Lorenzin sono i nomi forti veneti per Palazzo Madama.
    Debora Serracchiani sarà a capo anche del collegio plurinominale della Camera in Friuli Venezia Giulia, il ministro del Lavoro Andrea Orlando di quello in Liguria. In Emilia Romagna l’ex sindaco Virginio Merola è candidato all’uninominale di Bologna per Montecitorio. Quanto alla corsa per Palazzo Madama, al proporzionale si punta su Graziano Delrio e Sandra Zampa. Nella vicina Toscana, i capilista della Camera saranno Anna Ascani, Laura Boldrini e Simona Bonafè (seguita dal coordinatore nazionale di Articolo 1 Arturo Scotto e i dem Caterina Bini e Stefano Ceccanti).

L’uninominale Camera di Livorno è per Andrea Romano, quello di Pisa è assegnato alla “coalizione” (dovrebbe essere assegnato al leader di SI Nicola Fratoianni). In Umbria a capeggiare la lista per Montecitorio sarà di nuovo Anna Ascani, al Senato Walter Verini.
    Oltre a Zingaretti, nel Lazio guidano le liste di Montecitorio la consigliera regionale Michela Di Biase (e moglie di Dario Franceschini), Claudio Mancini, Marianna Madia e Matteo Orfini. Al Senato i due nomi principali sono: Cecilia D’Elia (seguita dal segretario del Psi Enzo Maraio) e Bruno Astorre.
    Per quanto riguarda gli uninominali, a Roma per la Camera correrà anche Paolo Ciani (Demos), per il Senato ci sono Filippo Sensi e Monica Cirinnà, che ha accettato la candidatura “data come perdente” in polemica con il partito. In Campania, insieme a Speranza, a guidare una delle liste per Montecitorio ci sarà Piero De Luca, deputato e figlio del governatore. I capilista del Senato sono, invece, Dario Franceschini e l’ex leader della Cgil Susanna Camusso. In Puglia il primo della lista per Palazzo Madama è l’ex ministro Francesco Boccia; il vicesegretario del partito Giuseppe Provenzano è capolista alla Camera in Sicilia, dove l’ex segretaria della Cisl Annamaria Furlan guida la lista per il Senato. Il quadro delle candidature è dato come definitivo, in quanto approvato dalla direzione del partito, ma sono ancora in corso modifiche per le rinunce arrivate. 
   


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