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Crisi di governo: Si tratta a oltranza, no della Lega ai 5S – IL PUNTO ALLE 13

Si tratta a oltranza per salvare il governo alla vigilia delle comunicazioni di Draghi al Senato sulla crisi aperta dai Cinque Stelle. Il leader del Pd Letta è stato questa mattina a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, che poi è salito al Quirinale per un colloquio di circa mezz’ora con il presidente della Repubblica Mattarella. Intanto, Salvini ha visto i vertici della Lega e si è saputo che all’ora di pranzo sarà a Villa Grande, la casa di Roma di Berlusconi, per un nuovo incontro con il presidente di Forza Italia.

La giornata andrà avanti aspettando fatti politici nuovi che consentano al capo del governo di presentare a Palazzo Madama le condizioni per proseguire il lavoro iniziato un anno e mezzo fa fino al termine della legislatura. Un’agenda magari ristretta ma ben chiara di impegni da rispettare a cominciare dalle misure contro la crisi sociale e sull’emergenza energetica, dalle riforme del Pnrr al sostegno all’Ucraina e alla lotta alla pandemia.

L’agenda potrebbe essere messa a disposizione del Parlamento perchè la sostenga prima del voto, come hanno chiesto gli appelli venuti in questi giorni da imprenditori (250 firme sul Sole 24 Ore questa mattina), rettori, associazioni, dai 1.600 sindaci. E anche dalle cancellerie occidentali e dai mercati.

L’ultimo segnale da Fitch: ‘Le dimissioni di Draghi annunciano una maggiore incertezza politica anche se venissero evitate le elezioni anticipate. Senza di lui il risanamento di bilancio è più difficile’, si legge in una nota dell’agenzia di rating.

Il premier ha iniziato la giornata incontrando a Palazzo Chigi Enrico Letta. Il Pd, che non commenta il colloquio di questa mattina, spinge a tutti livelli affinché sia garantita continuità al governo. Poi il colloquio di Draghi con Mattarella. Per sbloccare la situazione servono segnali precisi dai partiti, segnali che al momento mancano, soprattutto dal fronte M5s. Ad esempio, dai Dem ci si augura che la pattuglia governista si faccia avanti per evitare un possibile voto di fiducia al buio.

Su cosa dirà Draghi domani a Palazzo Madama in ordine alla sua disponibilità ad andare avanti e alle condizioni per farlo, dunque, c’è ancora riserbo, sia a Palazzo Chigi che al Quirinale. Il primo fatto politico della giornata, intanto, è una conferma che viene dall’incontro di Salvini con ministri e sottosegretari della Lega: ‘Il partito è indisponibile a proseguire il lavoro con gli inaffidabili Cinque Stelle e senza chiarezza. L’auspicio è garantire all’Italia soluzioni all’altezza, evitando che provocazioni, liti e figure inadatte blocchino il Paese’. Niente Cinque Stelle, dunque.

L’attenzione si sposta così verso il Movimento alle prese con il fortissimo travaglio interno che si manifesta nello scontro tra ortodossi e governisti, con un drappello di alcune decine di parlamentari, guidati dal capogruppo alla Camera Crippa e dal ministro D’Incà, che sarebbe pronto a lasciare i pentastellati per passare al Gruppo Misto. 
   


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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