Ballottaggio con esito almeno apparentemente scontato quello di Cuneo, per individuare il successore di Federico Borgna, primo sindaco cieco in Italia di un capoluogo di provincia, che dopo dieci anni lascia la politica attiva.
Si sfidano la vicesindaca uscente ed ex senatrice Pd, Patrizia Manassero (46,95%) e il candidato di centrodestra Franco Civallero, imprenditore alla prima esperienza in politica (19,84%). Ed erano vent’anni che il centrodestra non arrivava al secondo turno in città, dopo quattro mandati in cui le liste civiche – appoggiate o meno dal Partito democratico – avevano sempre espresso la maggioranza. In caso di vittoria, Manassero sarebbe la prima sindaca donna di Cuneo e la prima esponente del Pd alla guida della città.
Guardando alle coalizioni, Cuneo è stato l’unico capoluogo del Piemonte al voto dove Movimento 5 Stelle e Pd hanno corso separati. Il Pd si è piazzato primo tra liste e partiti (17,99%, tre volte di più di Fratelli d’Italia e Lega) e il M5s con la candidata Silvia Cina si sono fermati all’1,7%: non entreranno in Consiglio dopo dieci anni di opposizione. La lista Forza Italia-Udc a sostegno di Civallero, che ha preso l’1,4% dei voti, esprimerà un solo consigliere e solo nel caso in cui vinca il centrodestra il 26 giugno. E non ci saranno apparentamenti, perché gli altri esclusi hanno lasciato libertà di scelta ai loro sostenitori, mentre il candidato Beppe Lauria (quarta corsa a sindaco, sostenuto civiche, Italexit, Rinascimento Sgarbi e Popolo della famiglia) ha invitato esplicitamente a boicottare il secondo turno. FdI ha superato il 6% per la prima volta, con 33 voti più della Lega: per il meccanismo elettorale il partito di Giorgia Meloni avrà due consiglieri in caso di sconfitta al ballottaggio (tra cui Massimo Garnero, imprenditore e fratello di Daniela Santanchè) contro uno solo della Lega.
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