A Barletta la sfida al ballottaggio, domenica prossima 26 giugno, sarà tra l’ex sindaco Cosimo Cannito (42,3% al primo turno), sostenuto dal centrodestra unito; e Santa Scommegna (36,6%), la candidata del Pd che, però, potrà contare anche sull’appoggio di Sinistra italiana e Italia Viva, che porterebbero in dote circa 19 punti percentuali. E’ stato infatti ufficializzato l’apparentamento con le liste che, al primo turno, hanno sostenuto il candidato sindaco Carmine Doronzo, consigliere comunale uscente
Lo scorso 12 giugno Doronzo ha ottenuto il 18,47% dei voti, posizionandosi al terzo posto e, quindi, sin da subito è diventato il possibile ago della bilancia. Si ricompone, quindi, la coalizione di centrosinistra dopo la spaccatura, anche se è stato necessario l’intervento dei leader nazionali per indurre le parti ad accordarsi. Nella trattativa è stata decisiva anche una telefonata di Nichi Vendola, fondatore di Sinistra italiana, assieme alle interlocuzioni di Francesco Boccia e del governatore Michele Emiliano. Doronzo, qualche giorno fa, su Facebook aveva dettato le condizioni per l’alleanza: “Siamo decisivi – aveva scritto – per rompere gli schemi di potere e rivoluzionare il governo di Barletta”.
Il caso Barletta nel centrosinistra era già scoppiato a maggio, tutto era nato dalla decisione del Pd locale di puntare su Santa Scommegna senza però aver avuto l’ok dai pentastellati e da Sinistra italiana. Una decisione che non era piaciuta nemmeno ai vertici nazionali del Partito democratico, tanto che il segretario regionale, Marco Lacarra aveva rimesso il mandato nelle mani di Enrico Letta. Il risultato è stato che il M5S ha corso da solo con l’ex consigliera Maria Angela Carone (arrivata quarta con circa il 2,6% delle preferenze), mentre Sinistra italiana e Italia Viva hanno puntato su Doronzo. Adesso, per avere più chance al ballottaggio, la coalizione si ricompone quasi del tutto. Dall’altra parte ci sarà l’ex sindaco Cosimo Cannito, sfiduciato dal Consiglio comunale nell’ottobre del 2021: si è ricandidato alla guida di una coalizione di centrodestra, con otto liste a suo sostegno tra cui Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
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