Bruxelles – Corridoi verdi per liberare l’esportazione di almeno 22 milioni di tonnellate di grano ucraino attraverso il Mar Nero, bloccato da quando lo scorso 24 febbraio la Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina. E’ Istanbul, in Turchia, a fare da cornice oggi (22 luglio) a un accordo potenzialmente storico tra Russia e Ucraina, sotto l’egida delle Nazioni Unite e con la mediazione della Turchia, per lo sblocco del grano dai porti ucraini. “Un faro di speranza, possibiltà e sollievo”, annuncia il segretario generale ONU Antonio Guterres, presente alla firma, salutando il raggiungimento dell’intesa come necessaria a sventare “una catastrofe da carenza di cibo per milioni di persone in tutto il mondo”.
Secondo lo stesso Guterres, l’intesa raggiunta dopo mesi di mediazione dell’Onu e anche di Ankara dovrebbe sbloccare il passaggio di milioni di tonnellate di grano di Kiev dal Mar Nero, attraverso tre principali porti ucraini di Odessa, Chernomorsk e Yuzhny. Allo stesso tempo dovrebbe consentire l’esportazione dei fertilizzanti dalla Russia.
Ucraina e Russia rappresentano circa il 30 per cento del commercio mondiale di grano, e s
Vista la forte dipendenza che anche l’UE ha delle materie prime di Kiev e di Mosca, anche Bruxelles oggi plaude l’accordo raggiunto con fatica ma avverte che il reale successo di questa intesa dipenderà dalla “buona fede” con cui le parti intendono dargli seguito. “L’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia ha lasciato milioni di persone a rischio di fame”, ha ricordato da Bruxelles l’alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. Il capo della diplomazia europea saluta l’accordo come “un passo nella giusta direzione” ma che ora deve essere “rapidamente attuato”. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affidato a un tweet parole di ringraziamento per Guterres per aver mediato l’accordo. “Milioni di tonnellate di grano disperatamente necessario bloccate dalla guerra russa lasceranno finalmente il Mar Nero per aiutare a sfamare le persone in tutto il mondo”.
Thank you dear @antonioguterres for your tireless efforts in securing the agreements with @UN and Turkey on 🇺🇦 grain exports.
Millions of tonnes of desperately-needed grain blocked by Russia’s war will finally leave through the Black Sea to help feed people across the world. https://t.co/4hxaqsPugc
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 22, 2022
Dal Canada agli Stati Uniti, gli alleati occidentali di Bruxelles hanno già chiarito che vigileranno sull’attuazione dell’accordo in particolare da parte di Mosca, che però ha assicurato che “non proverà a trarre un vantaggio militare dalle potenziali operazioni di sminamento nei porti ucraini, dopo l’accordo firmato a Istanbul per l’esportazione di grano dal Mar Nero. “Non approfitteremo del fatto che questi porti (ucraini) siano stati liberati dalle mine e aperti. Abbiamo preso questo impegno”, ha dichiarato Sergei Shoigu dopo la firma, in un discorso trasmesso dalla televisione russa, affermando che sono state soddisfatte le condizioni per l’applicazione dell’accordo “nei prossimi giorni”.