“Basta polemiche. C’è stato in questi mesi un gruppo dirigente vicino a me a cominciare da Orlando, Franceschini, D’elia, Cuperlo, Zanda, Cuppi, Bettini, De Micheli, Oddati e Chiara Braga e tanti altri e tanti Sindaci amministratori e dirigenti nei territori. L’ho già’ detto ieri”. Lo ha detto il segretario uscente del Pd e presidente della Regione, Nicola Zingaretti, a margine dell’inaugurazione del treno sanitario a Termini. “Ho fiducia che ci sarà la forza e l’autorevolezza per fare chiarezza dove io non sono riuscito e a rilanciare insieme un progetto per l’Italia” ha aggiunto.
“Il coordinamento dei sindaci del Pd, all’unanimità, esprime grande preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare con le dimissioni di Zingaretti. Chiediamo ora responsabilità e unità a tutto il gruppo dirigente, come la nostra gente ci chiede ovunque. Le divisioni interne hanno troppo spesso portato alle dimissioni del segretario del nostro partito (in 14 anni ben 7 segretari), e nei giorni scorsi più volte abbiamo chiesto a Zingaretti di ripensarci”. Questa la posizione dei primi cittadini Dem riuniti ieri dal coordinatore dei sindaci Pd Matteo Ricci. “Ora occorre fare presto e ripartire subito confermando lo svolgimento dell’assemblea di domenica”, affermano i primi cittadini del Pd. “I sindaci – proseguono – sono un’energia straordinaria per il Pd e spesso hanno retto il partito, e l’intero Centrosinistra, nei territori. Abbiamo sempre vissuto con sofferenza un partito troppo basato sulle correnti interne e vogliamo essere protagonisti anche in questo passaggio così delicato, con responsabilità e nell’interesse della nostra comunità. C’è e c’è stata, sottolineata anche da Zingaretti, una difficoltà culturale prima ancora che politica a costruire e a viversi in una cultura politica davvero democratica”. “Troppi – rilevano ancora i sindaci del – si vivono ancora dentro le fazioni e gli schemi del passato. In questi anni i sindaci invece hanno cambiato pelle, hanno assunto la vocazione maggioritaria per aprirsi e vincere perché chiudendosi avrebbero perso. Al Pd serve una guida autorevole che ci consenta di preparare con forza le prossime elezioni amministrative e che rimetta subito al centro l’Italia, affrontando immediatamente i temi centrali e imprescindibili: la campagna di vaccinazione e la lotta al Covid, la crisi economica e sociale, il piano nazionale di ripresa e resilienza con il Recovery Plan. Occorre, inoltre, ridefinire presto il nostro profilo politico, la nostra identità, la nostra missione nel governo Draghi, così come il sistema di alleanze in vista delle amministrative. È altresì evidente – concludono i sindaci del Pd – che è fondamentale svolgere un congresso vero di rilancio strategico appena ci saranno le condizioni politiche e di sicurezza sanitaria”.
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