(ANSA) – BARI, 21 MAG – “Se non ci sono vaccini per
completare la vaccinazione delle categorie maggiormente a
rischio, 8Oenni a domicilio, disabili e fragili, lo si dica
chiaramente e pubblicamente e si metta fine alla insulsa
propaganda che tutto va bene. ln ogni caso la partecipazione dei
medici di famiglia finisce qui”: è quanto scrivono i sindacati
medici della Puglia, Cgil, Smi, Snami, Simet e Ugs, in un
documento inviato al presidente della Regione Puglia, Michele
Emiliano, all’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco e ai
direttori generali delle Asl pugliesi.
“L’intersindacale medici – è scritto – denuncia pubblicamente
l’impossibilità di continuare la campagna vaccinale, vista la
scarsa distribuzione dei vaccini, e chiede ai direttori generali
delle Asl pubbliche comunicazioni volte a far conoscere ai
cittadini, finalmente, la verità e cioè che non vengono
consegnati ai medici di medicina generali adeguati dosi di
vaccini per adempiere a quanto previsto nell’accordo del
05-03-21, cioè vaccinare gli ultraottantenni a domicilio, i
pazienti disabili e quelli fragili”.
Secondo i sindacati, “pur tra mille difficoltà e un vero e
proprio ostruzionismo, i medici di famiglia hanno vaccinato
oltre 500mila pazienti, i più impegnativi come è facile
comprendere, a cui è stata assicurata, sino ad ora, la
vaccinazione da parte del medico di famiglia. La carente
distribuzione dei vaccini ai medici di medicina generale ha
imposto tempi lunghi nel completare la vaccinazione di queste
categorie, individuate come prioritarie, a tal punto da
determinare uno stato di conflitto con deterioramento del
rapporto di fiducia medico-paziente”. “Riteniamo assolutamente
vergognoso – concludono – il pressapochismo sul piano
organizzativo. Ancora non ci è dato sapere chi vaccinerà i
caregiver e familiari dei disabili e con quale vaccino”. (ANSA).
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