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Sindacati: 'Quota 102 non va, pronti alla piazza'

“Se dovesse essere confermata al Consiglio dei ministri la scelta di Quota 102 sulle pensioni, la Uil non ci sta ed è pronta se necessario a scendere in piazza”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Isoradio. “Sabato – ha aggiunto – ci vedremo con i colleghi di Cgil e Cisl e valuteremo quali strumenti di mobilitazione mettere insieme sapendo che, siccome è una discussione che durerà all’interno delle Camere un mese, dovremmo avere la forza di fare pressione, mobilitazioni per un mese e un giorno in più di quanto dura la discussione, per convincere il Parlamento a cambiare le scelte che ha assunto”.  

“Non mi aspetto uno sciopero generale, mi sembrerebbe strano. C’è la disponibilità del governo a ragionare”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Cdm sottolineando come comunque la “decisione sta ai sindacati”.

Sulle pensioni “l’obiettivo è il ritorno in pieno al sistema contributivo, con una transizione a Quota 102 (38 anni di contributi e 64 anni di età)”. Lo ha detto il premier Draghi in conferenza stampa spiegando che il governo ha messo mano a Opzione donna, all’Ape sociale “ampliando la gamma di soggetti che possono utilizzarlo. Il governo – ha aggiunto – è disponibile al confronto con le parti sociali” e con il Parlamento “perchè l’obiettivo – ha ribadito – è il pieno ritorno al contributivo che è la “scatola” dentro cui tante cose si possono aggiustare”, come ad esempio “recuperare al lavoro chi ne è uscito e si trova in nero”. “Quota 102 avvicina prima al contributivo”, dato che “entro un anno bisogna starci ma c’è anche la disponibilità a correggere alcune parti” dialogando “con le parti sociali e con “il governo”.


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