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Sardone, tante minacce dopo il no alla moschea a Milano

(ANSA) – MILANO, 27 DIC – “Stai bene a testa in giù”, “muori
bruciata”, sono solo alcuni dei messaggi ricevuti
dall’eurodeputata della Lega e consigliera comunale a Milano
Silvia Sardone dopo le sue critiche alla decisione di Palazzo
Marino di spostare la preghiera islamica del venerdì al parco di
Trenno ora che il Palasharp sarà chiuso per i restauri in vista
delle Olimpiadi invernali del 2026.
   
“Sono giorni di violentissime minacce di morte e insulti sui
social.
   
Inviti a sgozzarmi, stuprarmi, uccidermi in casa oltre a lodi al
terrorismo e alla guerra santa” ha spiegato Sardone allegando al
comunicato gli screenshot dei messaggi. “Da giorni ricevo
tantissime parole d’odio e di morte per la posizione, espressa
dalla Lega a Milano, di contrarietà alla scelta di creare una
moschea in Via Novara a Milano e per la nostra richiesta di
controllare e chiudere le numerose moschee abusive che ci sono
in città” ha proseguito. “Siamo contrari alla volontà delle
giunta milanese di trasferire il capannone moschea dall’ex
Palasharp all’area parcheggio di Via Novara. I cittadini sono
contrari e il consiglio comunale aveva già escluso quest’area
dal Piano delle attrezzature religiose, in quando inidoneo.
   
Ricordiamo che questo spazio è stato utilizzato come utilissimo
centro per vaccini e tamponi e sarebbe sbagliato cambiarne la
destinazione proprio ora”.
   
“Le minacce di morte che ricevo da mesi su questo tema non
mi piegano e di sicuro non ci fanno paura” ha concluso. Il
segretario della Lega Matteo Salvini le ha dato il suo appoggio
chiedendo “solidarietà immediata e bipartisan”. “E al sindaco
Sala – ha aggiunto – chiedo: davvero vuole offrire spazi a gente
così aggressiva e intollerante?” (ANSA).
   


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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