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Sale la tensione sulla manovra, il Pd fa muro sulle cartelle

Prosegue il confronto nella maggioranza sulla manovra, che approderà in Senato il 21 dicembre. Il Pd chiarisce: c’è accordo sugli 8 miliardi di tagli alle tasse, ma le cartelle non si toccano o si riapre tutto. Il governo lavora a una norma per salvare i comuni in pre-dissesto come Palermo, a Napoli, Torino e Reggio Calabria. Confermato lo stanziamento di 3,8 miliardi contro il caro-bollette, 900milioni per le fasce svantaggiate. Possibile la rateizzazione per le imprese. Il ministro Cingolani pensa ad aumentare la quota di produzione nazionale di gas.

La manovra arriverà in Aula al Senato martedì 21 dicembre alle 9.30. L’Assemblea esaminerà il Rendiconto di Bilancio interno e poi si terrà la discussione generale sul Bilancio senza orario di chiusura. Mercoledì le repliche del governo, poi i voti sulle tabelle e a seguire tutte le successive fasi. E’ quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo di palazzo Madama, secondo quanto riferisce la presidente del Pd Simona Mapezzi.

La legge di Bilancio approderà nell’Aula della Camera tra il 27 ed il 30 dicembre: emerge dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

“C’è un accordo complessivo sugli 8 miliardi per il taglio delle tasse, e prevede che le cartelle non si tocchino. È stata anche respinta la proposta del premier Draghi, che al Pd andava bene, sulla trattenuta Irpef sopra i 75mila euro. Se quell’accordo verrà riaperto, verrà riaperto su tutto. E il Pd vedrà cosa fare con subemendamenti all’emendamento del governo che dovrebbe arrivare domani”.Così Alan Ferrari, vicecapogruppo del Pd in Senato,in una pausa delle riunioni di maggioranza sulla manovra, facendo riferimento alla possibilità caldeggiata da FI di una dilazione dei pagamenti per le cartelle notificate dal primo gennaio 2022.

Napoli, Palermo, Torino e Reggio Calabria: a questi comuni in particolare è indirizzata una norma a cui sta lavorando il governo con misure per le città metropolitane in pre-dissesto, da inserire in un emendamento ad hoc alla legge di Bilancio. A quanto si apprende la norma, in sintesi, prevede che lo Stato dia alle città metropolitane in difficoltà un contributo straordinario pluriennale, chiedendo in cambio impegni su fiscalità, riscossione, patrimonio e personale.

“La legge di Bilancio arriverà in un tempo in cui la Camera non potrà fare probabilmente emendamenti per farla tornare al Senato. E’ capitato altre volte, all’inverso. E’ un problema strutturale, credo nel bicameralismo, ma il problema non va affrontato solo da Camera e Senato ma nel suo insieme, col governo. Dopo questa legge di Bilncio bisogna fare un punto su come riuscire a dare una attuazione vera al bicameralismo, che oggi ha delle difficoltà”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, nel tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare, a Montecitorio.

Il governo ha depositato un emendamento alla legge di Bilancio del ministero della Giustizia per la stabilizzazione dei magistrati onorari, come anticipato dal Sole 24 Ore. Obiettivo dichiarato “dare una risposta alle sollecitazioni provenienti dalla Commissione europea”, che ha avviato nei confronti dell’Italia la procedura di infrazione contestando che l’attuale disciplina sulle toghe onorarie non sarebbe conforme ad alcune direttive della Ue.


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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