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Reddito, scuole e medici: la manovra diventa extralarge

Sale a 219 articoli la bozza della legge di bilancio, con alcune novità tra cui l’annunciata modifica a Opzione donna. La bozza entrata due settimane fa in Consiglio dei ministri contava 185 articoli, dunque la nuova bozza – diffusa in mattinata – cresce di ben 34 articoli. Viene confermato il fondo da 8 miliardi per il taglio delle tasse. Opzione donna, l’anticipo della pensione per le donne, per il quale nella prima bozza veniva alzato a 60 anni il requisito di età, nella versione aggiornata cambia: la misura viene prorogata per un anno con i requisiti attuali, con 58 anni per le dipendenti e 59 per le lavoratrici autonome.

Addio a 2.500 navigator. Il contratto dei lavoratori nati con il reddito di cittadinanza, prorogato dal dl Sostegni, scade a fine anno e la legge di bilancio non ne prevede il rinnovo. La bozza prevede invece che le Agenzie per il lavoro iscritte all’Albo e autorizzate dall’Anpal possano “svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di Rdc”. Il loro ruolo si affianca a quello dei centri per l’impiego ed è volto ad agevolare l’occupazione dei percettori di Rdc, esplicita lo bozza che le include negli incentivi. Per ogni assunto è riconosciuto il 20% dell’incentivo previsto per il datore di lavoro.

Si decade dal Reddito di cittadinanza dopo due proposte di lavoro congrue rifiutate, ma anche se non ci si presenta “almeno ogni mese”, senza “comprovato giustificato motivo”, presso un centro per l’impiego. Cambia così il Reddito, nella nuova bozza di manovra. L’offerta è congrua se il lavoro dista “80 km dalla residenza” o vi si arriva in 100 minuti con mezzi pubblici. Il vincolo territoriale salta dalla seconda offerta: è congrua da qualsiasi luogo arrivi in territorio italiano. Quanto al decalage, la bozza del Cdm faceva calare di 5 euro al mese l’assegno dal sesto mese, ora il taglio parte dalla prima offerta congrua rifiutata. 

Per i beneficiari del Reddito di cittadinanza occupabili, “la ricerca attiva del lavoro è verificata presso il centro per l’impiego in presenza con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio”. E’ quanto stabilisce la nuova bozza della manovra. Anche il Patto per l’inclusione prevede “la frequenza almeno mensile in presenza presso i servizi di contrasto alla povertà al fine della verifica dei risultati raggiunti e del rispetto degli impegni assunti nel progetto personalizzato”, pena la decadenza in caso di mancata presentazione senza motivo.

Oltre due miliardi in più per la manutenzione delle scuole e fondi che saranno disponibili fino al 2036 anziché fino al 2029. Lo prevede l’ultima bozza della manovra che rivede la distribuzione dei finanziamenti a partire dal 2023 e raddoppia lo stanziamento, che passa da 2,17 miliardi tra 2024 e 2029 a 4,35 miliardi tra 2024 e 2036. Per il 2022 restano a disposizione 625 milioni, già messi a bilancio con la manovra per il 2020, e altri 525 milioni per il 2023 che andranno a “interventi di manutenzione straordinaria, di messa in sicurezza, nuova costruzione, incremento dell’efficienza energetica e cablaggio interno delle scuole”.

Due miliardi, fino al 2034, al nuovo “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile” taglia-emissioni che servirà tra l’altro per il rinnovo del parco autobus, per i treni a idrogeno, per le piste ciclabili, per il trasporto merci su ferro e i carburanti alternativi di navi e aerei. E’ uno dei finanziamenti pluriennali previsti nell’ultima bozza della manovra che stanzia anche 3,1 miliardi fino al 2036 per estendere la rete delle metropolitane in 5 grandi città (Roma, Napoli, Torino, Milano e Genova). Arrivano anche 3,35 miliardi per “manutenzione straordinaria” e “resilienza ai cambiamenti climatici” delle strade.

Nuova stretta anti-evasione di hotel, b&b o affitti brevi: per “esigenze di contrasto all’evasione fiscale e contributiva” la bozza della manovra consente “all’amministrazione finanziaria degli enti creditori per le finalità istituzionali” di avere accesso alla banca dati delle strutture ricettive. La banca dati, con un codice unico di identificazione per ogni struttura, è stata istiuita nel 2019 per combattere l’evasione, compresa quella della tassa di soggiorno, prevedendo però che i Comuni potessero avere accesso ai soli dati delle presenze per la pubblica sicurezza.

Niente imposta di bollo anche nel 2022 per le certificazioni dei dati anagrafici online. Lo prevede uno dei nuovi articoli inseriti nella nuova bozza della manovra. “L’Anagrafe nazionale della popolazione residente consente ai comuni la certificazione dei dati anagrafici, anche in modalità telematica. La certificazione dei dati anagrafici in modalità telematica è assicurata dal Ministero dell’Interno tramite l’Anpr mediante l’emissione di documenti digitali muniti di sigillo elettronico qualificato, esenti da imposta di bollo” non più solo per il 2021, come previsto finora, ma anche per il 2022.

Arrivano 90 milioni di euro annui per il personale del pronto soccorso. La misura è prevista dalla nuova bozza della legge di bilancio, “ai fini del riconoscimento delle particolari condizioni del lavoro svolto” dal personale del Servizio sanitario nazionale nei servizi di pronto soccorso. L’indennità accessoria, nell’ambito dei rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro, è di 27 milioni di euro annui per la dirigenza medica e di 63 milioni per il personale del comparto sanità, a fronte “dell’effettiva presenza in servizio”. Le risorse arrivano dai fondi per il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard.

Più sezioni con meno alunni, per evitare classi sovraffollate nelle scuole più svantaggiate e ad alto tasso di dispersione scolastica. Lo prevede la bozza della legge di bilancio. Una norma per “rafforzare il diritto allo studio in classi numerose” introduce la possibilità di creare nuove classi in deroga ai limiti previsti dalle leggi vigenti. Sarà il ministero dell’Istruzione con un decreto, di concerto con il ministro dell’Economia, a individuare i criteri, nel limite delle risorse e della dotazione di personale disponibili a legislazione vigente.

Per il contratto di espansione vengono stanziati complessivamente oltre 1,6 miliardi per il triennio 2022-2024, destinati agli accordi per lo scivolo pensionistico fino a cinque anni favorendo il turnover con una assunzione ogni tre uscite di lavoratori e per la riduzione dell’orario di lavoro. E’ quanto prevede la nuova bozza della legge di Bilancio, indicando in totale 337 milioni per il 2022, 688,6 milioni per il 2023 e 581,3 milioni per il 2024. La manovra abbassa a 50 dipendenti per il 2022 e per il 2023 la soglia dimensionale delle imprese che possono accedervi. 

Nel 2022 diminuisce di 50 milioni il fondo per l’uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi: nella nuova bozza della manovra infatti le risorse scendono da 200 milioni a 150 milioni. Restano invariati gli importi previsti per il 2023 e il 2024, pari a 200 milioni all’anno. Il Fondo è istituito presso il Ministero dello sviluppo economico ed è “destinato a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni”.

Arriva un nuovo finanziamento, 15 milioni in tre anni, per “sostenere le attività di ricerca finalizzate al contenimento della diffusione dell’organismo nocivo Xylella fastidiosa” condotte dal Cnr. Lo si legge nella nuova bozza della legge di bilancio.

“Lo spirito dei nostri interventi sulla manovra è concentrarsi su categorie che meritano maggiore attenzione: pensiamo ai disabili. Poi c’è il mondo del lavoro autonomo, 356mila occupati in meno. Pensiamo a misure a loro sostegno. Pensiamo a una flat tax sino a 100mila euro”. Così il responsabile economico della Lega, Alberto Bagnai, in una conferenza stampa con Matteo Salvini a Montecitorio. “Poi c’è l’ingorgo fiscale del 30 novembre: un carico di adempimenti che rischia di complicare la vita a tante aziende. Poi l’abolizione Irap per autonomi e professionisti, destinando là 3 miliardi”.


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