Botta e risposta tra Enrico Letta e Giorgia Meloni alla presentazione di un libro. Distanze inevitabili fra i due: anche quando gli obiettivi sono gli stessi, come cambiare la legge elettorale, le ricette sono diverse. Però c’è sintonia sul metodo per scelta del prossimo Presidente della Repubblica: dialogo fra maggioranza e opposizione.
Letta arriva puntuale alla presentazione del libro di Fabrizio Roncone, Razza Poltrona, a Roma. Giorgia Meloni ritarda una quarantina di minuti. Foto di circostanza prima di salire sul palco. Garbo, eleganza, ma sorrisi forzati. Poi il dibattito: tutti e due non vogliono più una legge elettorale che fa scegliere ai capicorrente, ma quando Giorgia Meloni mette sul tavolo il semipresidenzialismo alla francese, Letta scuote la testa: “Non condivido”. Uno spiraglio di vicinanza si apre sul tema del presidente della Repubblica, introdotto dalle considerazioni sull’immagine poco commendevole che dà la politica dei nostri giorni. “Sono favorevole perché la discussione sul nome di un nuovo capo dello Stato veda l’opposizione coinvolta. Sono favorevole a un coinvolgimento di Fdi, a un voto che metta tutti insieme”.
Mentre Giorgia Meloni azzarda una previsione sul prossimo presidente della Repubblica, ma solo per bocciarla: “Credo che le quotazioni di Mattarella siano molto alte, ma non condivido questa scelta. Forzare le regole per una seconda volta mi pare brutto. E non credo che Draghi sia particolarmente interessato”. Quindi, il punto di incontro con Letta: “Sarebbe una grande vittoria della politica aprire un dialogo”.
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