(ANSA) – PERUGIA, 28 SET – Associazioni, partiti, sindacati e
altre realtà, ma soprattutto cittadini, circa 300 persone, si
sono ritrovati nel centro storico di Perugia per chiedere al
Comune e alla Soprintendenza di ricoprire i Fasci littori
riportati alla luce presso il Mercato coperto di Perugia. “Il
fascio non ce lo lascio!” lo slogan scelto per l’appuntamento in
piazza Quattro Novembre.
Il ritrovamento, avvenuto a seguito dei lavori di restauro
dello storico edificio, ha aperto in città un dialogo ma anche
un vasto coro di polemiche. Il presidio in piazza, nei pressi
del municipio, ha fatto così seguito all’appello della “Rete 10
dicembre e oltre” che raggruppa numerose realtà
dell’associazionismo e del sindacato della città di Perugia e
dell’Umbria. Iniziativa tenuta alla vigilia della discussione
della questione in Consiglio comunale.
Il Comune si è comunque già detto aperto “a soluzioni
condivise con una risoluzione che coinvolga la città”.
Le associazioni hanno però ribadito la richiesta che i fasci
vengano di nuovo coperti, così “da rispettare la storia della
città e del Paese, soprattutto in un luogo pubblico, e
ripristinare la situazione voluta dai nostri concittadini
all’indomani della Liberazione”, stato ricordato durante gli
interventi in piazza.
Tra questi anche quello iniziale di Mirella Alloisio, partigiana
combattente ultranovantenne e inserita nell’Albo d’oro della
città. “Ho combattuto per la Liberazione – ha detto – e vedere
un fascio esibito nella mia città, l’unica in Italia a farlo,
non lo posso tollerare. Va quindi tolto e basta perché è
inconcepibile vederlo accanto alla piazza dedicata a Giacomo
Matteotti”.
E’ poi intervenuta Mari Franceschini, dell’Anpi. “Mirella – ha
sottolineato -rappresenta il vero senso dell’essere partigiani,
ma noi siamo i nuovi partigiani che dobbiamo oggi far rispettare
valori minacciati. Il fascio non ha nessun pregio artistico ma
c’è solo una volontà di esibirlo”. (ANSA).
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