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Letta vede Conte sulle alleanze e blinda i capigruppo

“Un primo faccia a faccia, molto positivo, tra due ex che si sono entrambi buttati, quasi in contemporanea, in una nuova affascinante avventura”, ha scritto su Twitter il segretario Pd Enrico Letta, pubblicando una foto – con alle spalle la stessa cartina geografica che faceva da scenografia all’entrata in campo dell’ex premier – dell’incontro con l’ex premier Giuseppe Conte. “Con Conte abbiamo cominciato a parlare di futuro”, ha aggiunto Letta. 

“Un confronto molto proficuo, molto utile, abbiamo parlato del piano vaccinale della necessità di sostenere famiglie imprese e lavoratori. Si apre un cantiere dobbiamo lavorare per creare la giusta sinergia e nel nuovo M5S il PD sarà sicuramente un interlocutore privilegiato”, ha detto l’ex premier Giuseppe Conte dopo l’incontro, durato un’ora circa, con il segretario Democratico Enrico Letta.

“Non vedo perché oggi si debba decidere di non usare più Rousseau, ci sono ruoli e pretese da chiarire, spero di comporre amichevolmente”, la questione, ha detto ancora Conte. “Chi va da solo è meno efficace e, a partire dalle prossime amministrative, c’è la volontà di confrontarci per trovare soluzioni più efficaci”, ha concluso Conte.

“Chiedo di sottoscrivere la candidatura non di Andrea Marcucci ma di Simona Malpezzi”. Lo ha detto il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci, in una conferenza stampa al Senato, parlando della nuova capogruppo dem. “Il metodo non mi piace, la soluzione non la considero una soluzione, ma credo che si debba avere il coraggio di fare gesti e atti concreti, che si debba partire dal buon esempio”, ha aggiunto Marcucci.

“E’ iniziato il lavoro. Ci aspetta una stagione impegnativa. Di costruzione e di ascolto. Stiamo attraversando una fase storica di una delicatezza estrema. La pandemia sta accelerando e amplificando i fenomeni di cambiamento in corso. Sul piano socio-economico (con le transizioni tra modelli di sviluppo e incrocio tra ambiente e tecnologia), sul piano politico (con la crisi della democrazia rappresentativa e la tentazione delle “democrature” sovraniste), sul piano geo-politico (con l’aperta sfida per la leadeship globale tra Stati Uniti d’America e Cina, che sottende allo vero e proprio scontro del XXI secolo tra il modello del capitalismo liberaldemocratico e quello del capitalismo politico a sfondo autoritario)”. Lo scrive su facebook Enrico Borghi, deputato Pd e responsabile Sicurezza della segreteria nazionale del Pd, dopo la prima riunione della segreteria con Enrico Letta.


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