Il mandato di Sergio Mattarella scade il 3 febbraio (giurò in quel giorno nel 2015), quindi il 3 gennaio Roberto Fico convocherà il Parlamento in seduta comune. Orientativamente Fico potrebbe convocare la seduta per i giorni compresi tra il 18 e il 20 gennaio.
Del Quirinale e dell’elezione del prossimo Presidente della Repubblica si parla ormai almeno da questa estate, avendo Mattarella chiarito in più occasioni che non è disponibile ad un secondo mandato. E naturalmente più ci si avvicina alla scadenza del mandato presidenziale e più si fa acceso il dibattito al riguardo con alcuni giornali nazionali apertamente schierati contro e altri decisamente a favore della candidatura di Silvio Berlusconi come 13esimo Presidente della Repubblica.
Così, mentre le forze politiche giocano le loro carte sulla questione, ANSA e DataMediaHub hanno analizzato la presenza su Twitter di @Quirinale, l’account istituzionale del Presidente.
Prima di entrare nel merito di quanto emerge dalla nostra analisi, ci preme evidenziare come, contrariamente a quanto avviene in altre nazioni, Stati Uniti e India per tutti, dove il capo dello Stato ha anche un proprio account personale, questo in Italia non avviene.
Mattarella, per quanto riguarda la comunicazione sui social, utilizza solamente gli account ufficiali. Una scelta che come sappiamo è stata seguita anche da Mario Draghi e che ci pare assolutamente corretta.
Un ruolo istituzionale richiede altrettanto una comunicazione istituzionale, cioè, in sintesi, una comunicazione che, in una logica di e-democracy, permette alle istituzioni di dialogare con i cittadini e di rilevare facilmente i loro bisogni ed il loro gradimento dei servizi e delle informazioni diffuse, divenendo così strumento strategico per il miglioramento della relazione tra amministrazione e cittadino.
Ciò premesso, abbiamo appunto analizzato l’attività dell’account Twitter presidenziale dal 3 maggio 2017 ad oggi. In totale sono stati postati 3.200 tweet nel periodo. Pari ad una media di poco meno di due tweet al giorno (1,91). Una media decisamente inferiore a quella di molti dei leader dei partiti politici nostrani, anche se vi sono picchi di attività legati a momenti particolari, che però rappresentano un’eccezione. Ad oggi sono circa 713mila i follower di @Quirinale su Twitter, mentre sono solamente sette quelli che vengono seguiti.
La comunicazione è austera, istituzionale appunto, com’è giusto che sia. E prevalentemente mono direzionale. Solo 56 le reply, le risposte ad altri account, pari a circa il 2% del totale dei tweet nel periodo. Di queste quasi la totalità (54) sono in risposta al proprio account stesso. Evidentemente corrispondono a dei thread costituiti da più tweet sul medesimo argomento. Dunque, è evidente che generare engagement non rientra tra gli obiettivi di comunicazione, anche se naturalmente al contrario i tweet presidenziali sono ampiamente citati.
Nell’arco temporale preso in esame, il tweet più rilanciato, più retwittato, è del 12 marzo 2020, con una nota del Presidente della Repubblica sull’esplosione della pandemia da Covid19 che ottiene 9.778 retweet e 24.743 mi piace. Quello che ha avuto il maggior numero di like è del 11 luglio 2021 ed è di congratulazioni e riconoscenza nei confronti di Mancini e dei giocatori della nazionale per la vittoria degli Europei di calcio. 31.259 i mi piace.
Si twitta tutti i giorni della settimana, con un numero leggermente superiore alle altre giornate i lunedì e martedì. Il flusso di comunicazione su Twitter scorre dalle cinque del mattino alle undici di sera. Con un leggero picco alle 16:00.
Due gli account più citati. Quello di Rai1 e quello del Presidente della Camera, Roberto Fico. Mattarella comunica in maniera unidirezionale, come abbiamo visto, e infatti l’hashtag di gran lunga più utilizzato è #Mattarella, per inserirsi nelle conversazioni relative al Presidente.
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