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Il caso Durigon, pronta la mozione di sfiducia

“Durigon? Le sue affermazioni sono molto gravi, ci aspettavamo delle scuse mai arrivate. A questo punto dovrebbe fare un passo di lato”, così Luigi Di Maio interpellato telefonicamente dall’ANSA.

E’ incompatibile con la Costituzione italiana intitolare una piazza a Mussolini. Credo che Durigon in questo senso abbia dimostrato la sua totale incompatibilità con il ruolo che sta avendo che è quello di rappresentante delle istituzioni che ha giurato sulla Costituzione. Credo che sia talmente evidente questa incompatibilità che starebbe a lui fare un passo indietro. Per quanto ci riguarda faremo il possibile perché questo avvenga”. Così il segretario del Pd Enrico Letta a margine del suo intervento al Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca).

Credo che sia intollerabile ciò che ha detto il sottosegretario Durigon e credo che non sia compatibile con la sua permanenza al governo”. Così il ministro delle Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli (M5s), a margine del sopralluogo nelle zone dell’Oristanese colpite dagli incendi a luglio. “Io mi auguro che non si arrivi alla mozione di sfiducia – ha aggiunto – credo sarà necessario, appunto, un passo indietro da parte di Durigon”.

“Voterò la mozione di sfiducia a Durigon presentata dal M5S. Perché l’antifascismo è un valore fondante la Repubblica e perché non possiamo pubblicare ogni anno foto di Falcone e Borsellino e poi restare indifferenti. Spero di non essere il solo in FI”, ha scritto su Twitter, Elio Vito, deputato di Forza Italia. Andrea De Maria, deputato Pd, segretario d’Aula Camera dei Deputati: “Grazie a Enrico Letta per le parole molto chiare che ha detto su Durigon. Il Pd così si schiera a difesa dei valori dell’antifascismo dopo l’appello dell’Anpi. La parte giusta per la nostra democrazia”.  

“Mentre continua il silenzio del presidente Draghi, silenzio che dura da alcuni mesi, vedo che, con le parole chiare di Letta e Conte, si estende sempre più l’arco di forze che chiede le dimissioni del sottosegretario Durigon dal governo“, dice il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. ‘Ora – conclude Fratoianni – la mozione di sfiducia è l’unico strumento per ridare un minimo di dignità’. 

“Il sottosegretario Durigon aveva già dato prova della propria inadeguatezza. Ora, con la proposta di cambiare denominazione alla Piazza Falcone e Borsellino di Latina per dedicarla ad Arnaldo Mussolini, ha oltrepassato un limite invalicabile – dice il senatore di LeU Francesco Laforgia -. Sono pronto a votare la mozione di sfiducia nei suoi confronti e penso che il Presidente Draghi debba prendere le distanze da un membro del suo Governo che pratica il revisionismo storico infangando i principi Costituzionali, l’antifascismo e due figure simbolo della lotta contro le mafie come Falcone e Borsellino”. “Non è ammissibile – aggiunge – Nessuna esigenza di mantenere gli equilibri politici su cui si fonda questo Governo può essere una giustificazione”.

Per la deputata M5S, Rosalba Cimino “il leghista Claudio Durigon va sfiduciato, a meno che non decida di dimettersi. Non possiamo accettare che al governo di un Paese costituzionalmente antifascista, occupi un posto chi strizza l’occhio al neofascismo tentando di oscurare la memoria di due veri eroi italiani: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Arnaldo Mussolini, a cui lui vorrebbe intitolare il parco che porta il nome dei due magistrati, è stato fratello e braccio destro del duce nelle sue campagne di propaganda nazionale, per cui Durigon può tentare tutte le giustificazioni del caso, cosa che sta già facendo, ma la storia e la nostra Costituzione sono contro di lui”. 


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