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Garante Privacy, tutela per vulnerabili contro algocrazia

(ANSA) – ROMA, 02 LUG – ‘Proprio la tutela delle persone
vulnerabili ”ha rappresentato il tratto caratterizzante
l’attività del Garante in questo primo anno”, dice il
presidente dell’Autorità per la Privacy, Pasquale Stanzione,
nella Relazione annuale al Parlamento. ”La protezione dei dati
può rappresentare, infatti, un prezioso strumento di difesa
della persona da vecchie e nuove discriminazioni e di
riequilibrio dei rapporti sociali”, aggiunge.
   
”In questo senso, la protezione dei dati si sta dimostrando
anche e sempre più determinante per un governo sostenibile della
tecnica; perché la democrazia non degeneri, in altri termini, in
algocrazia”.
   
Il digitale è al servizio dell’uomo, come la pandemia ha
dimostrato, ma ciò ha un prezzo: ”l’accentramento progressivo,
in capo alle piattaforme di un potere che non è più soltanto
economico, ma anche – e sempre più – performativo, sociale,
persino decisionale”. E’ l’allarme lanciato dal Garante della
Privacy. Un potere che, secondo il presidente dell’Autorità,
”si innerva nelle strutture economico-sociali, fino a permeare
quel ‘caporalato digitale’, rispetto ai lavoratori della gig
economy”. La pandemia ”ha dimostrato l’indispensabilità” dei
servizi digitali, ma anche ”l’esigenza di una strategia
difensiva rispetto al loro pervasivo pedinamento digitale, alla
supremazia contrattuale, alla stessa egemonia
‘sovrastrutturale’, dunque culturale e informativa, realizzata
con pubblicità mirata e microtargeting”. (ANSA).
   


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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