Il premier Giuseppe Conte ha annunciato nella cabina di regia la campagna ‘Viaggio in Italia’ che il governo lancerà in vista della prossima estate e oggi i ricercatori di Demoskopika calcolano che dal turismo “nazionale” potrebbero arrivare benefici per 21 miliardi di euro. Sarebbero, infatti, rilevanti le cifre del mercato autoctono: ben 278 milioni di presenze che potrebbero dare una “boccata d’ossigeno” all’intero comparto massacrato dagli effetti del coronavirus con una spesa pari appunto a 20,6 miliardi di euro. Le vacanze all’italiana potrebbero compensare almeno del 30% il probabile crollo dei turisti stranieri nel nostro Paese che nel 2019 hanno superato quota 216 milioni di presenze.
La misura che il governo intende mettere in campo dovrebbe essere contenuta del cosiddetto ‘decreto di aprile’.
Ma sono diverse le iniziative per il settore turistico che stanno mettendo in campo le regioni.
“E’ previsto un piano turistico, che in Veneto è il primo settore per fatturato. La sofferenza è grave, speriamo si possa recuperare una quota parte della stagione estiva”, ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. “Gli operatori – ha proseguito – mi hanno detto che sperano in luglio e agosto. Stiamo pensando a una campagna di promozione rispetto ai Paesi nostri ‘familiari’, come i tedeschi che vengono qui da una vita, e altri che ci conoscono”, ha concluso.
“Cari italiani, riscoprite la vostra Italia. Sarebbe una bella campagna, puntiamo tutto sul turismo domestico”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in collegamento con la trasmissione ‘Centocittà’ su Rai Radio 1, rivolgendosi agli italiani sul tema delle vacanze estive, che saranno condizionate dal Coronavirus. “Firenze – ha spiegato – è una delle capitali del mondo del turismo. Ci auguriamo che il ministro Franceschini porti” a termine “il progetto per aiutare” il settore “non solo attraverso il voucher per le vacanze ma anche dando alle città a forte attrazione turistica strumenti per bilanciare il mancato introito dell’imposta di soggiorno”. Sulla ripartenza di tutto il mondo produttivo “il Governo deve assumere una guida forte e mettere nel Paese ingenti flussi di liquidità perché abbiamo aziende che rischiano di non vederla la fase 2”.
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