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Speranza, meno giochi di Palazzo, ora un 'Patto per sanità'

   La sfida è alta, ora meno giochi di Palazzo e più risposte al Paese. E un grande patto per la Sanità, nuovi investimenti e una riforma del servizio sanitario.
    Intervistato da ‘La Stampa’, il ministro della Salute Roberto Speranza individua questo percorso e spiega che il Covid circola ancora, dunque, si deve ripartire ma con prudenza. Sul fronte pensioni, la priorità è trovare uno strumento che tuteli il futuro di chi vive una condizione di fragilità lavorativa, ma senza ingaggiare una guerra tra generazioni. E quello con il M5s è un progetto strategico per costruire un nuovo campo democratico.

La sfida è alta, ora meno giochi di Palazzo e più risposte all’Italia. “Sulla salute il Paese va unito, non diviso”. Roberto Speranza, ministro della Salute, pensa “a tutto il Parlamento, ma non solo”, serve un grande patto-Paese per nuovi investimenti e una riforma del Servizio sanitario anche con gli ordini professionali, i lavoratori, le imprese, con chi si occupa di sanità. E lo dice nell’intervista nella quale sottolinea che il covid circola ancora, dunque si deve ripartire ma con prudenza: “La battaglia non è ancora vinta”. “Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino un mutamento significativo del virus” aggiunge.

A chi come Giorgia Meloni suggerisce di non scaricare la app Immuni, il ministro risponde: “Trovo sbagliato fare politica su questioni che hanno a che fare con la sicurezza delle persone. Non c’è nessun Grande fratello”. Per affrontare l’emergenza “in cinque mesi abbiamo messo nel Servizio Sanitario Nazionale più risorse degli ultimi cinque anni”.

L’agenda dell’esecutivo “è importante. Ci sono tutte le risorse per andare avanti con questa stagione di governo”. La priorità è la scuola: “Siamo al lavoro sulle linee guida insieme alle regioni e alle parti sociali. A settembre tutte le scuole devono riaprire, ma nella massima sicurezza”. Rispetto a un possibile taglio dell’Iva “penso che la priorità sia far ripartire la domanda, dobbiamo valutare gli strumenti migliori per farlo” commenta il ministro, il quale ricorda poi che per il taglio del cuneo fiscale “abbiamo messo 3 miliardi per quest’ anno e 5 per il prossimo, è un intervento consistente. Dobbiamo insistere”. Bisogna anche “trovare uno strumento per tutelare il futuro pensionistico di chi vive in una condizione di fragilità lavorativa”.

Se il reddito di cittadinanza “non aiuta a trovare lavoro, c’è un problema su cui dobbiamo intervenire”. Il rapporto con il M5s non è per Speranza solo “la risposta a un’emergenza, alla richiesta di qualcuno di pieni poteri” ma “un progetto strategico per la costruzione di un nuovo campo democratico” e per Speranza “è sbagliato che si governi insieme a Roma e poi si vada ognuno per i fatti propri nelle regioni”.
   


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