“Vorrei ringraziare per la posizione che la Germania ha assunto in ambito europeo. Le conseguenze della pandemia sono state drammatiche in tutta Europa e la Ue ha ritrovato le ispirazioni originarie e un grande senso di reponsabilità. La posizione della Germania è stata decisiva.
Tutti ricordiamo l’iniziativa franco-tedesca fondamentale per superare prigrizie e ritardi. Ora bisogna intensificare nell’Unione il nostro impegno”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella a Milanco per una visita del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.
“Sono molto contento di essere qua. Da molti mesi non ci vediamo, era la volta buona per abbracciarci ma non si può”, ha sorriso Steinmeier, salutando Mattarella a Palazzo Reale, prima tappa della visita ufficiale in cui mascherine e distanziamento non hanno nascosto il feeling fra i due capi di Stato, legati da un forte comune sentire europeista. “All’amicizia italo-tedesca si aggiunge la nostra personale amicizia: per questo ti ho chiamato ‘caro amico Frank-Walter'”, ha detto l’inquilino del Quirinale, che ha più volte sottolineato come il rapporto bilaterale fra Italia e Germania debba essere d’esempio, nel corso di una giornata chiusa alla Scala, con l’inno alla Gioia, dopo il pranzo a Palazzo Reale, una visita al Duomo e una tavola rotonda sulla ‘rinascita ai tempi del Covid’.
E’ stata una visita “con un profondo significato di integrazione europea”, ha sottolineato Mattarella, riconoscendo che “la posizione della Germania è stata decisiva” nei drammatici mesi in cui l’Europa ha dovuto reagire alla pandemia. “Tutti ricordiamo l’iniziativa franco-tedesca fondamentale per superare pigrizie e ritardi”, ha aggiunto, riservando più tardi un riferimento più esplicito a chi, come l’Olanda, più si è opposto al Recovery Fund. “Negli ultimi 25 anni, fra i grandi Paesi del G7 solo Germania e Italia hanno avuto un avanzo primario costante – ha osservato -. Senza polemiche, questo va detto rispetto all’uso di categorie arbitrarie, come Paesi cultori della frugalità o non frugalità”. Le risorse in arrivo dall’Europa aiutano a guardare avanti. La speranza è di essersi messi alle spalle la fase più dura, quella raccontata in mattinata ai due capi di Stato dai medici e da alcuni malati, intubati in ospedali lombardi e risvegliati nelle terapie intensive di quelli tedeschi. “Abbiamo di fronte a noi un percorso che speriamo si concluda in fretta, ma dobbiamo approcciarci a un futuro che che ci interpella su prospettive di ripresa”, ha chiarito Mattarella. E non è ancora a portata di mano la soluzione definitiva, il vaccino. “Deve essere accessibile per tutti, il virus può essere sconfitto se lo sconfiggeremo ovunque”, ha sottolineato Steinmeier, dopo aver ascoltato cinque prestigiosi punti di vista nel panel del pomeriggio al Pirelli Bicocca Hangar.
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