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Lanciano ricorda campo di internamento

(ANSA) – LANCIANO (CHIETI), 30 GEN – “Attraverso il racconto delle storie del campo di internamento di Lanciano possiamo passare da memoria individuale a memoria condivisa e collettiva, aiutando i giovani a capire”. Così a Lanciano il presidente della sezione Anpi Maria Saveria Borrelli ha aperto le celebrazioni della Giornata della Memoria in ricordo della Shoah degli Ebrei e del Porrajmos dei popoli nomadi. Nel campo di internamento a Villa Sorge furono rinchiuse 77 donne ebree con 5 bambini. Lanciano ha un parco delle memorie e, dopo Berlino, è la seconda città con un monumento al Samudaripen, il genocidio di mezzo milione fra Romanì e Sinti: una statua in pietra della Majella con una poesia del musicista rom Santino Spinelli, in arte Alexian. Suo padre Gennaro, oggi 83enne, finì in campo di concentramento a Bari. “Il monumento al Samudaripen ricorda il martirio di Rom e Sinti – spiega Alexian – Noi, società civile, abbiamo il dovere morale di ricordare. Sono importanti anticorpi contro dittature, stermini e disvalori”.
   


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