Imprese e lavoro come “motore dell’economia”. Infrastrutture e ambiente come “volano del rilancio”. Turismo arte e cultura come “brand del Paese”. Una Pubblica amministrazione “alleata dei cittadini e imprese”. Istruzione, ricerca e competenze “fattori chiave per lo sviluppo”. Individui e famiglie “in una società più inclusiva e equa”. Sono questi i 6 macro-settori e i 6 corrispondenti obiettivi che il piano per la fase 3 della task force Colao presenta nella copertina. “Un’Italia più forte, resiliente ed equa”, è l’obiettivo centrale del documento.
Un testo di 121 pagine dal titolo “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”: si presenta così il piano della task force, di cui l’ANSA è in possesso. Tre gli obiettivi trasversali del documento, che compaiono sulla copertina: “digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde; parità di genere e inclusione“. Ciascuno dei sei settori prevedono sottocapitoli, al quale corrisponde un obiettivo. Le fonti di funding si dividono in “principalmente pubblico”, “principalmente privato” e “no funding.
Rinviare il pagamento delle imposte sui redditi di giugno-luglio. E’ una delle proposte contenute nel capitolo “imprese e lavoro motore dell’Economia”. La proposta chiede di “differire (quanto meno per le imprese che lo richiedono) il pagamento del saldo delle imposte dovuto nel 2020 al suo ricevimento”. Sul fronte fiscale viene chiesto di rendere più agevole la compensazione dei debiti con i crediti fiscali, anche con i crediti esigibili verso la Pa.
Escludere il ‘contagio Covid-19’ dalla responsabilità penale del datore di lavoro per le imprese non sanitarie e neutralizzare fiscalmente, in modo temporaneo, il costo di interventi organizzativi per l’adozione dei protocolli di sicurezza; definire e adottare un codice etico per la P.a. sullo smart working; consentire (in deroga temporanea) il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza almeno per tutto il 2020. Sono le prime indicazioni su imprese e lavoro contenute nel Piano.
“Dare agevolazioni e defiscalizzazioni per le attività del 2020-2021, incentivando gli operatori ad aprire in modo da preservare sia l’avviamento sia l’occupazione, in particolare stagionale (ad es. defiscalizzazione contributiva in caso di assunzione, aumento delle agevolazioni rispetto agli extra costi dovuti alla sanificazione, incentivi alla riapertura)”. E’ quanto prevede uno degli obiettivi nel settore Turismo e cultura. “Il settore turistico è impattato dalla pandemia in modo gravissimo”, è la premessa che si legge.
Il Comitato di esperti ha consegnato stamani alla Presidenza del Consiglio il rapporto finale. “Il Comitato – si legge nella nota – che ha operato su base volontaria e senza costo alcuno per la collettività – ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l’opportunità offerta di mettere a disposizione delle istituzioni della Repubblica le proprie competenze. Un particolare ringraziamento va ai funzionari delle Istituzioni che nelle otto settimane di lavoro hanno contribuito, agevolato e supportato sul piano tecnico le attività del Comitato”.
“Visto che le Task Force vengono pagate dagli italiani, non devono esistere segreti sui piani di Rilancio del Paese: tirino fuori i documenti! – ha detto Salvini– La Lega ha già proposto alcune priorità: modello Genova per le infrastrutture, flat tax per aiutare milioni di famiglie, no al Mes per non vendere il futuro dei nostri figli e porti chiusi”.
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