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Fase 2: Zaia: 'Non siamo un lebbrosario'

 Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ribadisce la propria contrarietà ai ‘corridoi’ privilegiati tra stati europei e chiede “una regia dell’Ue” e l’intervento del Ministero degli Esteri per risolvere il problema. “Basta considerare l’Italia come la Wuhan d’Europa.
    C’è il mondo intero, specie quello del turismo, che ci guarda – sottolinea Zaia – La Svizzera apre a tutti fuorchè a noi, e ci considera degli appestati; la Croazia va in questa direzione.
    Che differenza c’è tra noi e la Francia? Si mette in discussione la qualità sanitaria del nostro paese. Non può passare l’dea che siamo un lebbrosario”.
    Secondo Zaia “non c’è una regia comunitaria: come può l’Austria o la Croazia decidere in autonomia. C’è tutto un ‘fai da te’, ed è un guaio. Anzi, è scandaloso”.
   


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