Il Covid ha alimentato il conflitto generazionale in materia di benessere economico ed accesso alle cure sanitarie. E’ quanto si evince dalla ricerca dell’Osservatorio Censis-Tendercapital dal titolo “La silver economy e le sue conseguenze nella società post Covid-19”. Secondo la ricerca ben 5 giovani su 10 in emergenza “vogliono penalizzare gli anziani nell’accesso alle cure e nella competizione sulle risorse pubbliche”.
“Un nuovo rancore sociale, alimentato e legittimato da una inedita voglia di preferenza generazionale nell’accesso alle risorse e ai servizi pubblici, legata alla visione del longevo come privilegiato dissipatore di risorse pubbliche”: questa una delle conclusioni del rapporto. La pandemia ha creato anche una spaccatura intergenerazionale: da una parte gli over 65, mediamente in buona salute, solidi economicamente, con vite appaganti e una riconosciuta utilità sociale, dall’altra i giovani. Il 49,3% dei millennials (ovvero chi ha tra i 23 e i 39 anni, il 39,2% della popolazione) ritiene che nell’emergenza sia giusto che i giovani siano curati prima degli anziani; inoltre il 35% dei giovani (il 26,9% nel totale della popolazione) è convinto che sia troppa la spesa pubblica per gli anziani a danno dei giovani.
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