(ANSA) – MILANO, 26 SET – Dovrà attendere il deposito della sentenza motivata della Consulta, che ieri ha aperto al suicidio assistito nei casi come quello di dj Fabo, la Corte d’Assise di Milano prima di fissare la data dell’udienza nella quale riprenderà il processo a Marco Cappato, imputato per aiuto al suicidio per aver accompagnato nel 2017 Fabiano Antoniani in una clinica svizzera a morire.
Il processo riprenderà davanti alla Corte presieduta da Ilio Mannucci Pacini – che il 14 febbraio 2018 sollevò la questione di illegittimità costituzionale di parte del reato di istigazione e aiuto al suicidio, facendo leva sulla “libertà di decidere come e quando morire” – dalla requisitoria del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Sara Arduini e dalle arringhe dei difensori (interventi delle parti alla luce del verdetto della Consulta). Gli stessi pm avevano chiesto l’assoluzione per Cappato o di eccepire l’incostituzionalità della norma. Con la sentenza arrivata ieri Cappato sarà certamente assolto.
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