“Il meccanismo” per il ricollocamento dei richiedenti asilo concordato a Malta “sarà valido per almeno sei mesi, e potrà essere rinnovato”, ma nel frattempo occorrerà “andare avanti sulla riforma del Sistema comune d’asilo, sulla base di un’iniziativa della Commissione”. Se “nei sei mesi il numero dei ricollocati dovesse aumentare in modo sostanziale, gli Stati che partecipano si riuniranno per consultazioni. Durante le consultazioni il meccanismo potrà essere sospeso”, si legge nel documento.
Occorre “assicurare che questo meccanismo temporaneo” per la ripartizione dei richiedenti asilo “non apra nuove strade irregolari verso le coste europee ed eviti la creazione di nuovi fattori di attrazione”. E’ quanto si legge si legge nel documento dell’accordo raggiunto a Malta. A questo fine, tra le misure previste ci sono una serie di regole per le navi delle ong: “le navi devono essere registrate secondo la legge nazionale dello Stato di bandiera. Dove possibile, le imbarcazioni per il salvataggio saranno registrate come tali. L’amministrazione dello stato di bandiera assicurerà che tali imbarcazioni siano qualificate in modo adeguato ed equipaggiate per condurre tali operazioni”.
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