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Dalla multa per chi rifiuta la carta al tetto per i contanti, le novità del decreto fiscale

Dalla lotteria per chi paga con la carta al tetto per i contanti alla Digital tax, ecco tutte le novità del decreto fiscale collegato alla manovra secondo l’ultima bozza circolata sul testo, datata 14 ottobre.

MULTE PER CHI DICE NO A CARTE E BANCOMAT Arrivano le multe per commercianti e professionisti che non accettano carte e bancomat. A prevederlo l’ultima bozza del decreto fiscale. Le sanzioni affiancano l’obbligo, già in vigore, di accettare pagamenti con la moneta elettronica. La multa sarà di 30 euro cui aggiungere il 4% del valore della transazione per cui non è stato accettato il pagamento con le carte. A controllare le violazioni saranno “ufficiali e agenti di polizia giudiziaria”.

NASCE LA LOTTERIA PER CHI PAGA CON LA CARTA – Non solo la lotteria degli scontrini: entra nel decreto fiscale anche un premio speciale per chi paghi con la carta di credito. Per incentivare l’uso di sistemi di pagamento elettronici, viene creata una specifica estrazione di premi riservati tanto ai consumatori quanto ai negozianti, qualora il pagamento avvenga con carte o bancomat. Per i premi della nuova lotteria vengono stanziati 70 milioni di euro.

TETTO AI CONTANTI PASSA A MILLE EURO – La soglia per l’uso del contante passa da tremila a mille euro.

DIGITAL TAX PARTE SUBITO, GETTITO 600 MILIONI – La web tax viene ribattezzata ‘digital tax’ ed entra nel decreto fiscale, così come elaborata nella legge di bilancio dello scorso anno, per entrare in vigore subito, dal 2020, senza necessità di decreto attuativo ad hoc. Secondo l’ultima bozza del dl fisco che accompagna la manovra, l’applicazione della norma sarà dunque automatica. L’imposta del 3% sui ricavi resterà in vigore fino alle future disposizioni legate ad accordi internazionali. Il gettito atteso rimane quello stimato lo scorso anno, pari a circa 600 milioni di euro su base annua.

300 MILIONI PER SICUREZZA RETI FERROVIARIA – Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs) è stata autorizzata a spendere 300 milioni nel 2019 per finanziare investimenti “infrastrutturali per il miglioramento della sicurezza della rete ferroviaria nazionale”. E’ quanto prevede l’art.39 della bozza del decreto. Lo stesso articolo prevede che a Rfi “non si applicano i vincoli di obblighi in materia di contenimento della spesa pubblica previsti dalla legge” e che la società “conserva autonomia finanziaria e operativa” fermo l’obbligo di informativa ai Ministeri competenti.

AGEVOLAZIONI PER I SEGGIOLINI ANTI-ABBANDONO – Il decreto fiscale prevede agevolazioni anche sotto forma di un contributo per la somma di 30 euro, per l’acquisto di dispositivi di allarme “antiabbandono” diventati obbligatori per i seggiolini destinati ai bambini di età inferiore ai 4 anni. Il contributo di 30 euro è previsto “per ciascun dispositivo acquistato fino ad esaurimento delle risorse disponibili” pari a 15,1 milioni nel 2019 e 1 milione per il 2020.

700 MILIONI A FONDO DI GARANZIA PER LE PMI – Per l’anno 2019 “sono assegnati 700 milioni di euro” al Fondo garanzia per le Pmi. Lo prevede l’ultima bozza del decreto fiscale in circolazione, datata 14 ottobre.

ARRIVA STRETTA INPS MA NON VALE PER LE COPERTURE – Arriva la stretta anche sulle compensazioni Inps e Inail ma non servirà come copertura per la manovra. Secondo l’ultima bozza del decreto fiscale, infatti, Inps e Inail avvieranno una “cooperazione rafforzata” con l’Agenzia delle Entrate, cui potranno “inviare segnalazioni qualificate” su operazioni “a rischio”, e si introducono anche “sanzioni” se viene individuato “il tentativo compensare crediti inutilizzabili”. A queste misure però, come si legge nella relazione tecnica, “per ragioni di prudenza, non vengono ascritti effetti finanziari positivi”.

FINO A 20MILA EURO PER RINNOVO VEICOLI MERCI – Per rinnovare il parco veicoli di trasporto merci su strada sono stati stanziati 15,7 milioni di euro per l’anno 2019. Lo stanziamento è destinato ai veicoli delle imprese attive sul territorio italiano iscritte al R.E.N. il contributo è compreso fra un minimo di 2mila euro e un massimo di 20 mila per ciascun veicolo nuovo acquistato (anche in locazione finanziaria) in seguito a rottamazione di veicoli fino a euro IV di massa pari o superiore a 3,5 tonnellate. 

PRECOMPILATA IVA PARTE NEL 2021 – L’Agenzia delle entrate elaborerà la precompilata Iva “a partire dai dati del 2021”. E’ quanto scritto nella bozza di decreto fiscale che sposta “al secondo semestre del 2020 l’avvio del processo che prevede la predisposizione delle bozze dei registri Iva” da parte dell’Agenzia. Ma, viene spiegato, “considerato che la bozza della dichiarazione annuale Iva relativa al 2020 risulterebbe incompleta”, il dl fisco precisa che la precompilata “verrà elaborato dall’Agenzia a partire dai dati del 2021”.

STOP A ESENZIONE AUTOSCUOLE DA GENNAIO – Arriva lo stop all’esenzione Iva per le autoscuole. La norma compare nella bozza di decreto fiscale e attua la sentenza della Corte di giustizia Ue che ha dichiarato illegittima l’esenzione. La nuova disciplina non ha effetto retroattivo: entrerà in vigore dall’1 gennaio 2020 e lo Stato stima di incassare 66 milioni l’anno. Le scuole guida dovranno certificare i corrispettivi delle lezioni per la patente per via telematica, ma avranno tempo fino al 30 giugno per adeguarsi e fino ad allora potranno rilasciare una ricevuta fiscale.


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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