“Non ho mai parlato di mercato delle vacche, per cosa mi vuole querelare Salvini? Suggerirei a Salvini di non disperdere energie in questa direzione“, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rispondendo al leader della Lega. Da Napoli, il leader del Carroccio, aveva che “di solito i parlamentari lasciano l’opposizione per andare in maggioranza. I due senatori campani hanno lasciato la maggioranza per andare all’opposizione perché non ne potevano più dei Bonafede, Conte e Di Maio”. “Lo hanno fatto senza che nessuno abbia promesso loro niente per il futuro”, ha aggiunto. A chi gli chiede se intenda querelare, Salvini ha risposto: “Se qualcuno andrà avanti a parlare di soldi, di mercato delle vacche, di un tanto al chilo sarò a costretto a farlo”.
Il vincolo di mandato per fermare i cambi di casacca? “Ci sono contrapposte esigenze e interessi in gioco – ha spiegato poi Conte -. Senza mortificare la libertà del singolo sarei per rendere più difficile questi passaggi, sulla base dei regolamenti parlamentari, senza compromettere la libertà del singolo. Senza arrivare a episodi verificatisi di cronaca giudiziaria, rendere più difficili i passaggi dall’uno all’altro gruppo incentiverebbe ad affrontare le difficoltà all’interno del proprio gruppo”.
Il premier, poi, interpellato a margine del Consiglio europeo su possibili nuove uscite dalla maggioranza, ha detto che “chi vuole lavorare, ha la possibilità di farlo con noi fino al 2023. Può capitare che qualche parlamentare si senta più trascurato: io dico a tutti i parlamentari, attenzione noi siamo solo all’inizio dell’opera, abbiamo un arco di tempo importante, abbiamo riforme da offrire al Paese. Chi vuole lavorare per migliorare il Paese lo fa adesso, qui con noi”. Prevede nuove uscite di parlamentari dalla maggioranza? “No, assolutamente no – dice il premier – chi vuole lavorare ha la possibilità di farlo con noi fino al 2023”.
Conte ha anche parlato dopo un incontro Con Angela Merkel ed Emmanuel Macron sulla Libia. “Abbiamo condiviso – ha detto – la necessità che l’Europa si faccia sentire” e “la convinzione che serva una soluzione politica”. “Ragionevolmente – ha fatto sapere – perverremo anche oggi in giornata a una dichiarazione congiunta”. Conte ha spiegato di aver condiviso con Angela Merkel ed Emmanuel Macron “la necessità che l’Europa si faccia sentire”. “Sentirò Erdogan – ha detto, poi, in conferenza stampa – che ho già incontrato al vertice Nato a Londra: per noi i memoranda con Serraj sono inaccettabili perché sembra abbiano una logica illusoria di ripartizione delle sfere di rispettiva competenza. Non ha nessuna efficacia concreta un accordo del genere ma rivela un approccio assolutamente sbagliato che bisogna contestare”.
Il premier, inoltre, è intervenuto anche sul voto in Gran Bretagna e la Brexit. I cittadini italiani in Gran Bretagna “vanno rassicurati perché abbiamo già lavorato con loro costantemente. Ci eravamo già preparati per tutelarli a pieno nella prospettiva ‘no deal’, adesso si prospetta una Brexit ordinata”. “Noi abbiamo lavorato con Barnier che è il negoziatore per l’Ue” e garantisce una “continuità molto importante per avere ottimi risultati. Lui ha recepito tutte le istanze di tutela delle nostre imprese e della nostra comunità”.
Poi ancora: “La manovra ogni anno è un parto difficile – ha detto Conte -, ci sarà stata qualche eccezione singolare ma – riconosciamolo – è il provvedimento normativo più significativo, esprime il massimo indirizzo politico economico. C’è l’opportunità di valutare bene tutte le misure. Ci rivedremo lunedì sera per un vertice e nel frattempo il Parlamento continuerà a lavorare e per quanto possibile cercheremo di migliorare ancora più quello che è in discussione”.
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