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    San Francesco, Marche offriranno olio per lampada Assisi

    (ANSA) – ANCONA, 25 SET – Sarà Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona, a nome dei sindaci delle Marche, delle Regione Marche e delle Diocesi marchigiane, ad offrire l’olio per la lampada di San Francesco in occasione della Celebrazione Nazionale di San Francesco Patrono d’Italia fissata per domenica 4 Ottobre 2020 ad Assisi. Papa Francesco dovrebbe visitare la tomba del santo in forma privata il 3 ottobre, mentre alla celebrazione del 4 è prevista anche la presenza del premier Giuseppe Conte. “E’ con grande onore ed emozione che accederò la lampada di San Francesco ad Assisi in nome di tutti i Comuni italiani – ha detto Mancinelli, che è anche presidente facente funzione di Anci Marche durante la presentazione del programma delle celebrazioni ad Ancona”. “Marche e Umbria sono sempre più vicine – ha detto la sindaca di Assisi Stefania Proietti -, chiederò nuovamente che il 4 ottobre torni ad essere festa nazionale”.    Presenti il presidente della Cem Piero Coccia, l’arcivescovo di Ancona Osimo Angelo Spina, padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro Convento di Assisi e il custode della Porziuncola padre Massimo Travascio. (ANSA).   

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    Becciu si difende, accusa peculato “surreale”

    (ANSA) – CAGLIARI, 25 SET – Il cardinale dimissionario Angelo Becciu si difende in conferenza stampa dalle accuse di peculato: “tutto surreale”, dice spiegando che quei 100mila euro alla Caritas di Ozieri “sono ancora lì”. Quanto al palazzo di Londra, l’alto prelato spiega che “l’Obolo di San Pietro non è stato toccato, non è stato utilizzato. La Segreteria di Stato aveva un fondo, doveva crescere”. E precisa che ieri nel colloquio di 20 minuti con il Papa “non si è parlato del palazzo di Londra”. I soldi alla Caritas, invece, “arrivarono dall’Obolo ma – precisa il porporato – era un fine caritativo”. “E’ nella discrezione del Sostituto – chiarisce – destinare delle somme che sono in un fondo particolare destinato alla Caritas. In 7-8 anni non avevo mai fatto un’opera di sostegno per la Sardegna. So che nella mia diocesi c’è un’emergenza soprattutto per la disoccupazione, per questo ho voluto destinare quei 100mila euro”. Becciu, infine, rinnova la sua fiducia al Santo Padre: “Diventando cardinale ho promesso di dare la vita per la Chiesa e per il Papa. Oggi rinnovo la mia fiducia”. E non ci sarà “nessuna sfida al Papa, ma -ognuno ha diritto alla propria innocenza”. “Spero che prima o poi il Santo Padre si renda conto che c’è stato un forte equivoco”, “spero non sia stato manipolato “, conclude Becciu.    (ANSA).   

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    Vaticano: parroco Pattada, piena fiducia in integrità Becciu

    (ANSA) – PATTADA, 25 SET – “La comunità parrocchiale di Pattada è molto rattristata, ma allo stesso tempo è fiduciosa nel fatto che monsignor Becciu saprà dimostrare la correttezza dei suoi comportamenti e la sua estraneità a certe macchinazioni”. Lo dice all’ANSA il parroco di Pattada, don Gianfranco Pala, a proposito della vicenda che ieri ha portato alle dimissioni del cardinale Angelo Becciu, originario proprio di Pattada.    “Monsignor Becciu è molto legato al suo paese e alla sua comunità d’origine, rientra qui spesso e volentieri, per questo motivo – spiega il parraco – ben conosciamo la rettitudine morale che ha sempre orientato la sua opera al servizio della Chiesa e della collettività”. (ANSA).   

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    Svp, 'troppo facile fare lo struzzo'

    (ANSA) – BOLZANO, 25 SET – La Svp bolzanina ha deciso all’unanimità di appoggiare al ballottaggio il sindaco uscente Renzo Caramaschi. “Potevamo anche non schierarci e stare a vedere, fare lo struzzo sarebbe però troppo facile. Vogliamo portare avanti il lavoro iniziato negli scorsi quattro anni, senza dover ripartire da zero”, ha spiegato in una conferenza stampa il segretario locale della Svp Dieter Steger.    Anche il vice sindaco uscente Luis Walcher ha sottolineato “la buona e proficua collaborazione” con Caramaschi. Entrambi hanno comunque ribadito che lo sfidante del centrodestra Roberto Zanin “è una persona moderata”. “La Svp – ha aggiunto Steger – non è un partito ideologico ma di raccolta. L’autonomia resta però un paletto che non può essere spostato”. Nel centrodestra – ha proseguito – “qualcuno ultimamente si è dichiarato autonomista anche se ci ha sempre messo i bastoni tra le ruote a Bolzano e a Roma”. Secondo Steger e Walcher, nonostante il sì della Svp per Caramaschi, l’esito del ballottaggio non è scontato. (ANSA).   

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    Coronavirus: Raffaele Fitto positivo, l'annuncio su Fb

    (ANSA) – BARI, 25 SET – E’ positivo al Covid l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Raffaele Fitto, candidato sconfitto di centrodestra alla presidenza della Regione Puglia. Lo ha annunciato lui stesso con un post su Facebook.    “Dopo aver ricevuto, mercoledì scorso, la notizia da parte di un mio stretto collaboratore della sua positività al test covid-19 – scrive – ho chiesto immediatamente alla Asl di essere sottoposto a tampone insieme alla mia famiglia. Solo io e mia moglie siamo risultati positivi anche se al momento senza sintomi. Continuerò ovviamente la quarantena fino a nuove indicazioni da parte delle autorità sanitarie”. (ANSA).   

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    Inchiesta Open Arms, Salvini imputato anche a Palermo

    Tra qualche giorno l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini sarà ufficialmente imputato a Palermo per l’inchiesta Open Arms. Al Palazzo di Giustizia sono arrivate dal Senato le carte che contengono l’ultima autorizzazione a procedere votata il 31 luglio, per i 107 migranti rimasti sette giorni sulla ‘Open Arms nell’agosto 2019, al largo di Lampedusa’. Lo scrive oggi il quotidiano La Republica spiegando che “i faldoni sono stati consegnati al tribunale de ministri, che li ha girati alla Procura diretta da Francesco Voi, ora i pubblici ministeri si apprestano a chiedere la fissazione di un’udienza preliminare per l’imputato Salvini”.
    Proprio come a Catania, dove Salvini è già imputato per sequestro di persona aggravato e l’udienza iniziaerà il 3 ottobre. “Li’ ‘parte offesa – viene ricordato nell’articolo – sono i 134 bloccati dalla motonave della Guardia Costiera Gregoretti per cinque giorni, nel luglio dell’anno scorso”.   

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    Papa: Becciu fuori da Cause Santi e dal cardinalato

    La ‘bomba’ in Vaticano scoppia all’ora di cena, con l’uscita di un, a dir poco inatteso, Bollettino della Sala stampa vaticana. “Oggi, giovedì 24 settembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu”. Non riferisce altro la comunicazione, inconsuetamente diffusa in serata. E secondo quanto si è potuto apprendere, la decisione del Papa è stata comunicata appena poco prima dallo stesso Bergoglio a Becciu in una udienza-choc.
    E’ la prima volta da quando Bergoglio è Pontefice che un porporato di Curia rinunci, oltre all’incarico nel proprio Dicastero, ai “diritti” connessi al cardinalato. Angelo Becciu, creato cardinale proprio dallo stesso papa Francesco, non ha avuto il tempo di rientrare nel suo appartamento stasera che la notizia della sua “rinuncia” era già stata pubblicata ufficialmente con il bollettino della sala stampa.
    Becciu, dopo una carriera da nunzio apostolico, è stato a lungo Sostituto in Segreteria di Stato e al compimento dei 70 anni aveva ricevuto la berretta cardinalizia da Francesco, come prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. La sua clamorosa rinuncia, su cui non si hanno al momento altre comunicazioni ufficiali, non può non essere collegata con l’affaire dell’immobile di pregio della Segreteria di Stato a Londra, in Sloane Avenue, il cui acquisto era stato avviato nel periodo in cui lo stesso Becciu era il numero due del più importante dicastero della Curia romana, e su cui è da tempo in corso un’inchiesta della magistratura d’Oltretevere.

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    5G: Palazzo Chigi, consapevoli dei rischi. Rafforzare protezione

    La riunione di questo pomeriggio è servita per fare il punto sullo stato della legislazione italiana, con particolare riguardo all’attuazione delle varie previsioni legislative, anche da ultimo introdotte (ad es. d.l. 23/2020, c.d. decreto liquidità), mirate a rafforzare il sistema di difesa e sicurezza nazionale rispetto ai servizi di comunicazione 5G. Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi. “Il confronto – affermano – ha condotto a una condivisa valutazione positiva dell’assetto normativo di cui l’Italia si è dotata negli ultimi tempi, che appare ben strutturato, orientato alla definizione e prescrizione di standard di sicurezza molto elevati, e idoneo a garantire un adeguato livello di protezione delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di rilevanza strategica”.
    “Si è convenuto – spiegano le stesse fonti – che appare assolutamente prioritario perseguire una strategia di indipendenza tecnologica nell’ambito dell’Unione europea, con pieno impegno del Governo italiano a operare per assicurare il più pieno coordinamento delle varie iniziative europee adottate sia a livello legislativo sia a livello di realizzazione delle infrastrutture tecnologiche”.
    Nella riunione di governo si è “condivisa la piena consapevolezza dei potenziali rischi connessi alle nuove tecnologie e della necessità di adottare sempre nuove iniziative che rafforzino il livello di protezione, avendo come primario criterio di riferimento la tutela della sicurezza nazionale”.