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    Scuola, Azzolina: concorso docenti parte il 22 ottobre

    “Il primo concorso parte il 22 ottobre per chi ha maturato 36 mesi di servizio e poi seguiranno gli altri due concorsi ordinari per la scuola dell’infanzia e primaria e per la scuola secondaria di primo e secondo grado”. A margine della visita all’Istituto Giosuè di San Felice a Cancello (Caserta), la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina conferma, rispondendo alle domande dei cronisti, la data del concorso tanto criticato dai sindacati della scuola.
     “Sì – aggiunge – lo so che i sindacati sono contrari. Ma c’è un principio costituzionale che va rispettato e le richieste delle famiglie di avere insegnanti preparati sono legittime, perchè qui parliamo del futuro del nostro Paese. I concorsi non sono l’eccezione in questo Paese ma devono essere la regola. Vanno fatti ogni due anni e vanno programmati”. Sulla protesta di alcuni precari della scuola davanti ai cancelli, la responsabile del Miur dice che “dobbiamo sapere quanta gente andrà in pensione da qui ai prossimi 10 anni e programmare così come si fa in altri Paesi. Le famiglie ci chiedono insegnanti preparati e noi vogliamo assumere i precari bravi, preparati”.   

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    Casellati: 'Il Senato non chiude, le Commissioni hanno ripreso i lavori'

    “Il Senato non chiude, come annunciato ieri. Oggi le Commissioni hanno ripreso regolarmente i propri lavori dopo i controlli imposti dai protocolli di sicurezza anti CoVid”. Lo dichiara il Presidente del Senato Elisabetta Casellati. “L’accertamento della positività al Covid-19 di due senatori è stato affrontato con il necessario rigore ma anche con la consapevolezza che le attività devono andare avanti e garantire la continuità legislativa”, conclude Casellati. 
    “Non ci sarà alcun fermo dei lavori del Senato, perché non ce n’è alcun motivo né bisogno”, ha detto stamani Roberto Fico, presidente della Camera, in merito alla eventualità che possa slittare l’esame del Dl Agosto, all’esame di Palazzo Madama prima di essere passato a Montecitorio, in seguito ai due casi di senatori positivi al Covid tra le fila dei Cinque Stelle. “Il presidente del Senato è stato chiarissimo – ha affermato – io sono con lei”.  “So che è giusto mantenere le Camere aperte – ha aggiunto – È giusto che si facciano i tracciamenti rispetto ai contagi e si vada avanti normalmente come qualsiasi altro tipo di struttura”. “La Casellati – ha concluso – da questo punto di vista, sta facendo un ottimo lavoro”.
    La commissione Bilancio del Senato concluderà domani l’esame del dl Agosto: lo ha stabilito all’unanimità la conferenza dei capigruppo secondo quanto riferito ai cronisti dal capogruppo Pd Andrea Marcucci. Il testo, che scade il 13 ottobre e deve ancora essere esaminato dalla Camera, andrà in Aula lunedì prossimo a Palazzo Madama.   

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    Ipotesi di proroga dello stato d'emergenza al 31 gennaio

    Il Governo starebbe valutando l’ipotesi di una proroga dello stato d’emergenza per il Covid-19 fino al 31 gennaio.La proroga al momento scade il 15 ottobre, ma il perdurare dell’emergenza ha suggerito agli esperti del Cts di allungare i tempi dello stato d’emergenza.
    Nel Cdm di ieri si è parlato anche di come sensibilizzare gli italiani su Immuni. Bonafede ha lanciato l’idea di una maratona tv per invitare gli italiani a scaricare l’applicazione.   

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    Maggioranza divisa sul fisco. Dossier Aspi: consiglio dei ministri in 10 giorni, “progressi o revoca”

    E’ in corso a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. La riunione era prevista alle 19.30 ma è stata preceduta da un vertice sul dossier Aspi. Un Consiglio dei ministri verrà convocato entro 10 giorni su Aspi: se Atlantia non cambierà la sua posizione, resta sul tavolo l’opzione della revoca della concessione, se invece arriverà una proposta, sarà valutata. E’ quanto si apprende da fonti di governo, all’esito del vertice del premier Giuseppe Conte con i ministri Roberto Gualtieri e Paola De Micheli.
    Trapela “irritazione” nell’esecutivo per le lettere inviate ieri da Aspi. Ne vengono respinti tutti gli argomenti: Atlantia – secondo quanto riferiscono fonti del governo – ha modificato le condizioni che avevano portato ad un accordo a luglio. Respinte anche le accuse secondo cui il governo starebbe obbligando la società ad un’operazione non trasparente e non di mercato.
    Atlantia “confida nella capacità di mediazione e nell’equilibrio del Presidente Conte e del suo Governo”. “Una eventuale revoca” della concessione di Aspi, aggiunge la società, “provocherebbe un default sistemico gravissimo, esteso a tutto il mercato europeo”. Monta la rabbia dei parenti delle vittime: “Questa società dovrebbe mettersi in ginocchio e cospargersi il capo di cenere, siamo scandalizzati da tanta arroganza”, afferma Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 morti) a proposito della trattativa in corso per la cessione di Autostrade per l’Italia. “Siamo molto amareggiati che tanti italiani non comprendano la portata di questo gesto che ha il significato di schiacciare con un piede tutte le nostre teste di cittadini, è una vergogna!”, dice Possetti.
    Tornando all’agenda di governo, si apre il capitolo della manovra. Secondo quanto si apprende da fonti di maggioranza, si starebbe orientando per un finanziamento di circa 6 miliardi per partire da gennaio con l’assegno unico per i figli fino a 18 anni e starebbe valutando un nuovo pacchetto di sgravi contributivi per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, dopo quelli introdotti con il decreto agosto. Per stabilizzare il taglio del cuneo fiscale anche tra i 28mila e i 40mila euro di reddito dovrebbero essere stanziati circa 2 miliardi.
    E la riforma dell’Irpef divide: dubbi sono stati avanzati da M5s e da Italia Viva.  “Italia viva ha detto in tutti i modi che non è d’accordo sul sistema tedesco. Vorrebbe fare questa discussione nelle riunioni e nei seminari (con numeri e idee), ma se proprio si insiste a volerla fare sui giornali, a noi va bene lo stesso”. Lo dichiara Luigi Marattin, presidente della commissione Finanze della Camera e responsabile dei dossier economici per Italia viva, interpellato sull’ipotesi, emersa da notizie di stampa, che il governo si orienti su una riforma dell’Irpef senza aliquote fisse, sul modello tedesco, nella prossima manovra.
    L’Aula della Camera esaminerà il prossimo 14 ottobre, a partire dalle 16, la Nota di aggiornamento al Def (Nadef). 

       

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    Bassetti, S. Francesco esempio di vita

    (ANSA) – PERUGIA, 30 SET – “In un periodo in cui la Chiesa viene raccontata e interpretata soltanto attraverso le categorie della ‘crisi’ e dello ‘scandalo’, l’attualità di san Francesco rappresenta un esempio di vita concreta”: lo sottolinea il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, nel suo ultimo articolo pubblicato dal settimanale cattolico umbro La Voce, in edicola venerdì 2 ottobre e consultabile sul sito: www.lavoce.it. Lo fa in vista delle celebrazioni per il patrono d’Italia e della visita del Papa, il 3 ottobre, ad Assisi.    “Giorgio La Pira, un terziario francescano – afferma ancora Bassetti -, diceva che bisognava ‘fare della fede la vita’.    L’uomo moderno è invece un idolatra di sé stesso, affamato di potere e denaro. Una fame che può essere saziata soltanto con l’unico pane della vita: la Parola di Dio. Per questo motivo, occorre andare incontro al mondo come il Poverello di Assisi: con in volto la gioia e l’amore disarmante di Gesù. Anche nei piccoli gesti quotidiani, infatti, si può cogliere la straordinaria attualità di Francesco”. (ANSA).   

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    Legge elettorale: Camera, testo in Aula dal 26 ottobre

    La riforma della legge elettorale approda nell’Aula della Camera il prossimo 26 ottobre per la discussione generale. I voti si terranno dal 27 ottobre. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. 
    L’accordo” sulla legge elettorale “già c’è e c’era anche prima. È un accordo sul proporzionale puro con il 5% di sbarramento e rientrava nelle fasi iniziali dell’accordo di Governo. Noi stiamo ai patti, anche sulla legge elettorale. Forse qualcuno nella maggioranza sta rivedendo le sue posizioni ma noi contiamo sul rispetto dei fatti”. Lo dice il capo politico M5S Vito Crimi, ospite di Skytg24 a L’Intervista.   

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    Fondi Lega: Pm, 'per contabili era meglio il carcere'

     Ribadendo le esigenze cautelari, tra cui il pericolo di reiterazione dei reati, come già riportate nella richiesta d’arresto e che giustificano i domiciliari per i contabili della Lega Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, la Procura di Milano nell’udienza davanti al Riesame ha fatto notare che le stesse esigenze avrebbero potuto anche essere meglio salvaguardate dalla custodia in carcere. I Pm chiesero questa misura per i tre commercialisti arrestati e il Gip decise per i domiciliari.    Nell’udienza, la difesa dei contabili ha parlato di congruità del prezzo del capannone, mentre i Pm hanno messo in luce gli elementi del quadro probatorio, tra cui il fatto che nella vendita, in pratica, venditori e acquirenti erano gli stessi soggetti. 
       Sono iniziate, infatti, davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Milano le udienze per Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i due revisori contabili per la Lega in Parlamento finiti ai domiciliari lo scorso 10 settembre, assieme all’altro commercialista di fiducia del Carroccio Michele Scillieri, nell’inchiesta sul caso Lombardia Film Commission e su presunti ‘fondi neri’ raccolti dai tre professionisti per il partito. Difesi dal legale Piermaria Corso, Manzoni e Di Rubba hanno chiesto ai giudici la revoca della misura cautelare dopo essersi difesi anche nell’interrogatorio davanti al gip, sostenendo di non aver mai incassato soldi illeciti dalla presunta vendita gonfiata del capannone di Cormano (Milano) per la Lfc, che era presieduta proprio da Di Rubba.
    Alle udienze non sono presenti i due professionisti, accusati di peculato e turbativa, mentre per la Procura c’è il pm Stefano Civardi per sostenere le esigenze cautelari che giustificano la misura dei domiciliari. Intanto, le indagini, coordinate dall’aggiunto Eugenio Fusco e condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, scavano su una lunga serie di movimentazioni finanziarie sospette per milioni di euro tra la Lega, imprese come la Barachetti service (l’imprenditore Francesco Barachetti è indagato), entità collegate al Carroccio e società riconducibili ai tre commercialisti. Indagini che si intrecciano con quelle genovesi sul presunto riciclaggio dei famosi 49 milioni della Lega spariti.
    Alle udienze al Riesame si è presentato anche il procuratore aggiunto Eugenio Fusco per la discussione. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro a Genova tra i Pm milanesi e i loro colleghi per fare il punto sulle indagini che presentano punti di contatto, tra cui proprio la presenza in molte operazioni sospette di società riconducibili ai contabili del Carroccio.   

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    Conte: 'Tridico ancora oggi prende meno di altri'

    Il premier Giuseppe Conte difende il presidente dell’Inps Pasquale Tridico al centro di una polemica per la questione dello stipendio. “Seguo centinaia di dossier – ha detto il premier interpellato sul punto durante una conferenza stampa dopo l’incontro con la presidente della Confederazione svizzera Simonetta Sommaruga – ma su questo in dettaglio non ero informato. Posso dire, all’esito dell’informativa assunta, che il presidente dell’Inps all’atto dell’insediamento prendeva emolumenti di molto inferiori rispetto al precedente presidente. E’ stato necessario, sulla base di provvedimenti normativi, adeguare gli emolumenti”. “Anche se guardate le tabelle comparative ancora oggi il presidente dell’Inps prende emolumenti in linea o inferiori a istituzioni paragonabili”.
    “Chiarito l’aspetto” dello stipendio di Tridico, “il tema è che ci sono cittadini italiani che ancora aspettano la cassa integrazione. Su questo il presidente dell’Inps, tutti i lavoratori Inps e coloro che hanno un ruolo, io per primo, dobbiamo lavorare giorno e notte. Questo è un problema per chi non ha mezzi di sostentamento. Non ha senso dire che milioni l’han preso ma c’è ancora un piccolo numero che non lo ha percepito, perché si tratta di famiglie”.
    Il premier è intervenuto anche sulla manovra dopo che questa mattina ha avuto una riunione con il ministro Roberto Gualtieri e i capi delegazione di maggioranza sulla nota di aggiornamento al Def, in vista del Consiglio dei ministri che dovrebbe svolgersi nella serata di domani.
    “A dispetto di una pandemia che sta producendo una recessione globale l’Italia sta mostrando una resilienza anche economica, se teniamo conto che nell’ultimo ventennio perduto. Oggi il bilancio è molto pesante ma abbiamo note positive”, ha detto il premier Giuseppe Conte rispondendo a una domanda sulla Nadef. “Il calo del Pil è molto pesante ma ragionevolmente, secondo le previsioni più accreditate saremo sotto la doppia cifra, poi ci sarà l’effetto rimbalzo l’anno prossimo”.
    “Spero che la Nadef si faccia questa settimana, perché ci sono delle scadenze di finanza pubblica che vanno rispettate ed è bene non fare le cose di fretta. Ma è giusto che venga approvata con il consenso politico necessario”, ha detto il presidente della commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin, lasciando Palazzo Chigi al termine del tavolo.