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    Conte: sull'obbligo di mascherine all'aperto valuteremo

    “E’ stata appena adottata da qualche Regione” la decisione di obbligare a indossare mascherine all’aperto: hanno valutato critica la situazione. Siamo in costante aggiornamento con il ministro della Salute e gli esperti del Cts. Torneremo a confrontarci con le Regioni e deliberemo” se estendere l’obbligo a tutta Italia. “Al momento non abbiamo deliberato nessuna misura in questa direzione”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles.
    ALLERTA IN UE: SERVE COORDINAMENTO
    “Annuncio che è partita una campagna, a cui hanno aderito tutte le testate giornalistiche, pubbliche e private, per promuovere la diffusione della app Immuni. Pur essendo facoltativo è sicuramente un obbligo morale partecipare a questo programma. I dati restano anonimi, la geolocalizzazione è disattivata”.
    “Siamo in stato di emergenza – prosegue Conte – ma non significa che stiamo vivendo un lockdown o che qualcuno sta abusando dei pieni poteri. Semplicemente lo stato di emergenza ci consente di tenere una serie di poteri e facoltà necessari, tenere in piedi la macchina della protezione civile, del commissario straordinario Arcuri, dei soggetti attuatori, la struttura temporanea per i malati, reclutare la task force di personale medico. Questo è il senso della richiesta di una proroga di uno stato di emergenza”.
    “L’Italia non permetterà di alterare o procrastinare l’entrata in vigore del Recovery fund. L’intera comunità europea è in sofferenza, le discussioni tecniche non ritardino l’attuazione”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles. “Dobbiamo lavorare perché possa essere attuato in tempi rapidi” il Recovery Fund. “Significa attuare al più presto le previsioni regolamentari, che non possono – lo dico con chiarezza – mettere in discussione un impegno politico preso a luglio. Nessuno oggi può mettere in discussione un impegno politico a 27”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles.
    “La discussione” oggi al Consiglio europeo “si è concentrata per lo più su un tema che sta a cuore a tutti i leader e le comunità: l’evoluzione della pandemia, abbiamo approfittato per un confronto articolato e per condividere le informazioni e, devo dirlo, le preoccupazioni. Siamo ben consapevoli dell’epidemia in corso e del fatto che i numeri segnalano alcune criticità, più o meno diffuse”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles.
    Confindustria, con aumento contagi si naviga a vista – “Nelle ultime settimane si è assistito a un peggioramento della crisi sanitaria, con un preoccupante aumento del numero dei contagi, soprattutto in alcune grandi economie europee. Benché la situazione in Italia sia ancora sotto controllo, la crescente incertezza su tempi e modi di uscita dall’emergenza sanitaria allontana la ripresa, anche nell’industria, perché frena consumi e investimenti, mentre le esportazioni nei prossimi mesi rischiano di subire pesanti contraccolpi dalle chiusure che sono preannunciate negli altri paesi”. Lo mette in evidenza il Centro Studi di Confindustria che, comunicando le stime sull’andamento della produzione industriale, avverte: “In attesa di una cura efficace contro il Covid-19, famiglie e imprese sono costrette a navigare a vista”.

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    Nel nuovo Dpcm resta la misura su mille presenze negli stadi

    Resta confermata la misura sulla presenza massima di 1000 persone nelle strutture in occasione dei grandi eventi sportivi all’aperto, come la partite di calcio della serie A. E’ quanto prevederebbe, secondo quanto si apprende, il nuovo Dpcm che sarà varato il prossimo 7 ottobre.    La misura – che dunque conferma quella già in vigore – esclude le altre categorie di calcio come la serie B o eventi sportivi minori che restano a porte chiuse. Per quanto riguarda gli eventi al chiuso, la presenza massima prevista è di 200 persone.

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    Immuni, Conte “obbligo morale scaricarla”, l'ANSA aderisce alla Campagna

    Il governo spinge sulla diffusione della app Immuni: tra gli strumenti messi in campo per far fronte all’aumento dei contagi c’è la campagna per promuovere l’uso dell’applicazione per il tracciamento dei positivi al coronavirus che da metà ottobre dialogherà con le sue omologhe in Europa. All’iniziativa, promossa dal 5 all’11 ottobre, “hanno aderito tutte le testate giornalistiche, pubbliche e private”, sottolinea il premier Giuseppe Conte che non esita a definire “un obbligo morale partecipare a questo programma. I dati restano anonimi, la geolocalizzazione è disattivata”, sottolinea.    Secondo gli ultimi dati sono 6,7 milioni le persone che hanno scaricato Immuni, attualmente usata da circa il 18% della popolazione italiana tra i 14 e i 75 anni che possiede uno smartphone: una percentuale lontana dall’obiettivo del 60% affinché il sistema sia efficace nel contenere la pandemia.   “Scaricate Immuni, è un dovere morale verso gli altri”, insiste anche il ministro della Cultura Dario Franceschini.
        All’invito si è fatta trovare pronta la Fieg: “L’informazione quotidiana e periodica su carta e online promuove l’utilizzo dell’app Immuni e conferma il proprio ruolo di servizio al pubblico, invitando a comportamenti attivi e virtuosi i lettori”, rileva Andrea Riffeser Monti. Dopo aver svolto “una importante attività di contrasto alla pandemia con notizie corrette, verificate e attendibili”, gli editori sono in prima linea “anche per svolgere una fondamentale funzione di strumento di formazione di cittadini attivi e responsabili”.    Alle testate che nel week end rivolgeranno un messaggio ai cittadini affinché scarichino Immuni arriva il plauso del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella: “Riteniamo che la stampa possa essere di aiuto nell’ampliare la platea dei cittadini dotati di questo strumento tecnologico ai fini della prevenzione del rischio da contagio. Siamo a un punto cruciale nella battaglia contro il coronavirus e dotarsi di questa app significa tenere lontano anche il rischio di nuove restrizioni che impatterebbero negativamente sul Paese proprio mentre sta ripartendo”.    Nel mondo politico non mancano resistenze: “Io non scarico proprio nulla”, premette il capogruppo FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida, che chiede piuttosto “informazioni puntuali sulla condotta e sulle azioni del governo proprio in materia di trasparenza e responsabilità”. “La battaglia contro il coronavirus, facciamola insieme, maggioranza e minoranze.    Scaricare l’app Immuni è avere nel proprio telefonino uno strumento di protezione in più”, replica il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.   

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    Casellati, troppi dl omnibus e Dpcm senza voto delle Camere

     “La Costituzione dice che le Camere sono il centro dell’azione legislativa e il Parlamento l’interlocutore primo e insostituibile del Governo”. Lo dice la presidente della Camera Elisabetta Alberti Casellati secondo cui “pesa, certamente, l’avere gestito tutte le fasi dell’emergenza con un ricorso esagerato a DPCM, emanati senza preventiva consultazione con un voto del Parlamento. Ma su cui grava, soprattutto, il ricorso troppo frequente a dl dal contenuto ‘omnibus’, per di più blindati dal Governo con il voto di fiducia, sui quali un ramo del Parlamento finisce per non toccar palla”.   

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    Domenica ballottaggio sindaco a Bolzano

    (ANSA) – BOLZANO, 02 OTT – Domenica a Bolzano si sfidano al ballottaggio il sindaco uscente Renzo Caramaschi e Roberto Zanin. Caramaschi, che dal 2016 guida una giunta Svp-centrosinistra, al primo turno si è imposto in un testa a testa con il candidato del centrodestra (34% contro il 33,1%).    Al ballottaggio può contare sul sostegno della Svp, che con il 14,8% è il primo partito in città.    “Sviluppo, occupazione e solidarietà”, sono questi gli obiettivi indicati da Caramaschi. “Il prossimo futuro – ha detto in occasione della chiusura dalla campagna elettorale – non sarà facile a causa del Covid, per questo motivo dobbiamo tutti remare nella stessa direzione”. Il sindaco uscente ha sottolineato il rapporto “di pari dignità” con la Provincia instaurato in questi anni. “Ora dobbiamo lavorare assieme per attuare quanto deciso e già finanziato”.    Zanin accusa invece Caramaschi “di parlare solo di progetti”.    “Io posso parlare di progetti, perché fino a tre mesi fa ho fatto un’altra professione, Caramaschi invece dovrebbe presentare il bilancio delle cose fatte, partendo dal tram che è stato il suo progetto nel 2016 e che è stato sconfessato dal 70% dei bolzanini”. Secondo Zanin, la situazione a Bolzano “negli ultimi anni è peggiorata per quanto riguarda le priorità sicurezza e viabilità”.    I seggi resteranno aperti dalle 7.00 alle 21.00. Gli elettori aventi diritto al voto sono 81.036, di cui 42.784 femmine e 38.252 maschi. Lo spoglio delle schede sarà effettuato subito dopo la chiusura dei seggi. (ANSA).   

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    Presentata la Scuola Politica “Vivere nella Comunità”

    E’ stata presentata ufficialmente a Roma la Scuola Politica “Vivere nella Comunità”, fondata e promossa dal Professore Pellegrino Capaldo, insieme a numerose personalità di spicco del mondo accademico come i professori Sabino Cassese, Paolo Boccardelli, Bernardo Mattarella e – fra gli altri – i presidenti di Poste Italiane, ANSA (media partner), Enel, Sace, Simest e Compagnia di San Paolo.
    Durante la presentazione dal titolo “Le competenze necessarie al Paese e il ruolo di una Scuola Politica”, il professor Sabino Cassese ha ribadito l’importanza di un’iniziativa apartitica volta ad aumentare la preparazione dei giovani : “L’obiettivo deve essere quello di rimettere seriamente al centro il tema delle competenze, sostenendo la formazione di una nuova classe dirigente e di futuri amministratori e manager preparati ad affrontare la complessità del nostro tempo, con un rinnovato senso delle Istituzioni e con un nuovo spirito di servizio verso tutta la comunità”.
    L’iniziativa desidera quindi accrescere la preparazione dei partecipanti non solo nella sfera delle competenze politiche, ma anche in quelle manageriali, professionali, economiche, civiche e sociali.
    La Scuola, con i partecipanti e il corpo docenti, intende così contribuire al dibattito civile e politico elaborando analisi sulle problematiche che riguardano il nostro Paese, cercando di individuare soluzioni alle criticità connesse al mondo del lavoro, della sanità, della scuola, delle infrastrutture e dell’ambiente.
    La Scuola, gratuita grazie alle donazioni delle aziende partner, è caratterizzata da un innovativo metodo didattico: non solo lezioni teoriche, ma anche preziosi incontri formativi fra i partecipanti scelti e i protagonisti più autorevoli del mondo dell’industria, della cultura, della finanza, della società civile e dello Stato.
    Fra questi figura Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, in qualità di docente – la Banca è Main Sponsor della Scuola – Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer Intesa Sanpaolo, componente del Supervisory Board, ed esponenti di Ferrovie dello Stato, Sky Italia, Ericsson, Banca d’Italia, APCO, INWIT, CDP e Leonardo.
    Nelle settimane scorse Mario Draghi, fra gli allievi del professor Pellegrino Capaldo, è tornato a parlare dei giovani e del loro futuro sottolineando come il miglior investimento sia quello legato all’educazione e alla formazione professionale. Su questo tema Paolo Boccardelli, Presidente della Scuola Politica nonché Direttore della Luiss Business School, ha sottolineato: “Il 65% dei giovanissimi svolgerà in futuro un lavoro che oggi ancora non esiste: diventa quindi ancora più fondamentale investire nelle competenze e nella formazione, con l’obiettivo di creare la classe dirigente del futuro.
    La Scuola vuole altresì contribuire a rigenerare il tessuto della società, focalizzandosi sulla persona, sulle qualità distintive e sui valori: per citare Papa Francesco, aiutando i giovani a entrare nella politica con la P maiuscola”. 

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    Processo a Malta per minacce Gafà a Nello Scavo

    (ANSA) – MILANO, 01 OTT – Si è aperto oggi, davanti al Tribunale penale de La Valletta, il processo per minacce nei confronti di Neville Gafà, già capo di gabinetto nel precedente governo di Malta. La parte offesa è il giornalista Nello Scavo, presente all’udienza, che per il quotidiano Avvenire ha scritto dettagliati reportage sui rapporti di Gafà “con la Libia, il quale anche dopo la fine del suo ruolo apicale ha continuato a svolgere consulenze anche per il premier laburista Abela, come ammesso dallo stesso interessato”. Lo scrive sul suo sito l’associazione ‘Articolo 21’.    “‘Ferma i tuoi affari sporchi. Altrimenti ti fermeremo’, aveva twittato Gafà il 27 giugno scorso – si legge sul sito -.    Erano passate alcune settimane da un fatto molto importante, la strage dei migranti di Pasquetta dovuta ad uno strano respingimento nel quale ebbe peso Neville Gafà cui si rivolse l’esecutivo di Malta per riportare in Libia un gruppo di migranti. Dodici naufraghi persero la vita in mare, mentre 51 vennero respinti in Libia tramite l’intervento di pescherecci privi di bandiera. Il resoconto giornalistico di questa storia è tra i motivi del tweet”.    Al processo è presente anche l’avvocato Giulio Vasaturo che ha ottenuto la costituzione di parte civile della Federazione nazionale della stampa e di Avvenire. La stampa locale ha riportato che al termine dell’udienza alcuni sostenitori di Gafà hanno insultato Scavo e gli avvocati “con insulti in italiano”.    “Stare in questo processo per noi e per tutti i giornalisti italiani è molto importante – spiega il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti – in quanto vuole essere un messaggio chiaro in difesa della libertà di espressione della stampa in Italia.    La minaccia specifica è tanto più grave in quanto proviene da un ex collaboratore di primo piano del governo di un Paese europeo”. (ANSA).   

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    Mattarella: 'Comunità di qualità se tutela i diritti degli anziani'

    ‘Tante volte sono gli anziani a insegnarci il rispetto dei valori, a ricordarci le radici, a indicarci la strada della dignità, della dedizione, della generosità. Il loro esempio in questo tempo difficile è un patrimonio straordinario che non dobbiamo e non vogliamo disperdere”. Lo afferma il Capo dello Stato Sergio Mattarella in una nota nella Giornata Internazionale delle persone anziane.
    “Tutte le comunità hanno bisogno dell’apporto delle diverse generazioni. Ogni generazione ha un contributo indispensabile da portare al bene comune. Con sgomento, in questi mesi, siamo stati testimoni della sofferenza e della morte di tante persone anziane. E laddove la diffusione del virus è stata più ampia o dove le condizioni di indigenza erano più critiche, lo strazio è stato anche maggiore”, dice ancora Mattarella in un passaggio de suo messaggio. “La qualità del nostro stesso modello di comunità e di sviluppo dipende anche da come sapremo garantire i diritti e i servizi ai cittadini di età più avanzata e da come sapremo integrarli nei processi sociali, incalzati da mutamenti molto veloci ma sempre bisognosi di dialogo e di solidarietà”, sottoline il Capo dello Stato.