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    Recovery: al via esame Senato su relazione

    Ha preso il via al Senato l’esame della relazione delle commissioni Bilancio e Politiche Ue alle linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La seduta, prevista alle 9,30, è iniziata alle 10 dopo la richiesta di sospensione del presidente della V Commissione. 
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    Nota di aggiornamento del Def, audizione di Gualtieri: “Contenere il virus per limitare ricadute negative” – LA DIRETTA

    La Nadef indica “uno scenario prudente, con la stima di una contrazione del Pil del 9%” nel 2020: la vera sfida da affrontare perché le stime possano essere sorpassate consiste nel contenimento del virus. Riteniamo che le misure di monitoraggio e di contrasto dell’epidemia unite all’attenzione e alla cautela da parte di tutti noi e la capacità di dispiegare una rete di protezione economico sociale come quella finora messa in campo consentiranno di limitare ricadute negative sull’attività economica”.Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sulla Nota di aggiornamento al Def (Nadef).
    La riforma fiscale sarà messa in campo in un orizzonte “triennale attraverso una legge delega che si raccorda alla riforma strettamente connessa che intendiamo adottare già a partire dal 2021” cioè l’assegno unico per i figli. Così il ministro dell’Economia. “Stiamo approfondendo in raccordo con il percorso parlamentare della legge delega le modalità e i tempi per l’assegno unico universale”.
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    “Stiamo riflettendo e valutando un ulteriore prolungamento della moratoria sui crediti” per le imprese “che scade attualmente il 31 gennaio”, ha inoltre detto Gualtieri in audizione sulla Nota di aggiornamento al Def (Nadef), rispondendo alle domande dei senatori. 

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    Regioni su Dpcm un parere condizionato

    (ANSA) – ROMA, 13 OTT – Sul dpcm varato dal governo “la Conferenza delle Regioni ha espresso un parere condizionato ad alcune osservazioni già inviate al Presidente del consiglio Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia”. Lo afferma il presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini in una nota.    In particolare le Regioni chiedono al governo di “prevedere adeguate forma di ristoro per i settori e le attività economiche che saranno interessati dalle limitazioni introdotte dal decreto, chiarire e circostanziare al meglio gli ambiti del concetto di ‘festa’ su cui si soffermano alcune disposizioni del provvedimento, verificare le misure previste in relazione agli aspetti concernenti il trasporto pubblico locale, approfondendo lo scenario di contesto”.   

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    Covid, firmato il dpcm con nuove misure

    (ANSA) – ROMA, 13 OTT – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato poco prima dell’1 il dpcm con le nuove misure per il contrasto al contagio da Covid. La firma è arrivata dopo aver ricevuto un riscontro dalle Regioni sul testo finale proposto dal governo.    Le misure anti contagio del nuovo dpcm saranno valide per i prossimi trenta giorni. Lo si apprende da fonti di governo.   

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    Coronavirus: Conte, stop alle gite scolastiche e mascherine anche in casa

    Il premier Conte esclude nuovo lockdown “a ragion veduta: se la curva dovesse continuare a salire, si potrebbe pensare a lockdown circoscritti. I numeri ci sono, la maggioranza è coesa. Cercheremo di licenziare il Dpcm già stasera”.  “Nel Dpcm – spiega Conte – andremo a inserire la previsione delle mascherine all’aperto che abbiamo già messo in termini generali nel decreto legge. Mentre però è vincolante la norma sulle mascherine all’aperto, inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi. Non riteniamo di introdurre una norma vincolante ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina.

    Quarantena e tamponi: si cambia

    Stop alle gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi. E’ una delle misure proposte, secondo quanto si apprende, dal governo nel corso della cabina di regia con le regioni e gli enti locali. Il provvedimento dovrebbe entrare nel Dpcm che il premier Giuseppe Conte firmerà nelle prossime ore.
    Stop alle feste private, con una “forte raccomandazione” a limitare anche quelle in casa, se partecipano più di sei persone. E’ la proposta che il premier Giuseppe Conte avrebbe illustrato nel corso della riunione con Regioni e Comuni a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio avrebbe spiegato, a quanto si apprende, che sul punto una riflessione è ancora in atto. Alcuni tra i ministri continuano infatti a spingere perché venga introdotto un divieto vero e proprio, anche in casa. Una decisione, in vista del varo del nuovo dpcm anti Covid, potrebbe essere presa nella riunione dei capi delegazione che si terrà in serata. Comunque per le feste legate a matrimoni o altre cerimonie dovrebbe essere introdotto un limite massimo di trenta persone partecipanti.
    Tra le proposte, anche il limite di mille persone negli stadi all’aperto e capienza dei palazzetti che sale fino al 15% anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori. Rispetto ai precedenti provvedimenti, dunque, non cambia nulla per quanto riguarda gli stadi mentre salta il limite massimo di 200 persone per quelli al chiuso. 
    Si valuta anche la sospensione degli sport di contatto, come il calcetto o il basket, a livello amatoriale, ma consentirli a livello dilettantistico, per le società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi. La ratio, viene spiegato, è non penalizzare chi per la ripresa dell’attività ha fatto investimenti e adottato protocolli, a partire dalle diverse federazioni sportive. 
    “I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno”. Si legge nella Circolare del Ministero della Salute che aggiorna le indicazioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena. Viene inoltre raccomandato di: eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze.

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    Dl agosto cambia, dal superbonus al congedo per figli

    Venticinque miliardi per dare una spinta all’economia e cercare di non soccombere all’emergenza Covid: il decreto legge agosto incassa il via libero definitivo del Parlamento dopo aver ottenuto il voto di fiducia alla Camera con 294 sì e 217 voti contrari (due soli gli astenuti). Blindato l’iter a Montecitorio, che non ha toccato palla nel merito, il provvedimento è stato ampliato nel corso dell’esame in Senato, dove si è deciso di semplificare il superbonus. A garantire lo sveltimento delle procedure, la scelta di consentire ai condomini di adottare le delibere con una maggioranza di un terzo dei millesimi dell’edificio. Ma nel dl c’è spazio anche per il congedo più facile per i genitori con i figli in quarantena e per altre misure in favore dello smart working, in particolare per i lavoratori ‘fragili’.
    La parte del leone, nel decreto agosto, la fanno ancora una volta gli strumenti di sostegno al reddito, dalla Cig Covid alle nuove indennità, che assorbono, insieme alle misure per incentivare il lavoro, circa 12 miliardi. E un’altra fetta cospicua va a Comuni, Province, Regioni, che ricevono altri 5 miliardi per far fronte ai servizi nonostante le casse vuote e in prospettiva se ne vedono liberare altrettanti per riaprire i cantieri, dalle strade alle scuole. Per la riapertura degli istituti scolastici è stata stanziato circa un miliardo e anche la sanita’ ha di nuovo una sua piccola parte, sia con i fondi (circa mezzo miliardo) per ridurre le liste di attesa, sia con quasi 400 milioni a disposizione del commissario per finanziare vaccini italiani contro il Coronavirus. Altra voce ‘pesante’ il nuovo intervento sulle tasse, che vale in tutto circa 6 miliardi: il rinvio ad aprile dell’acconto di novembre per gli autonomi (soggetti Isa e forfetari) vale 2,2 miliardi, il resto va alla rateizzazione lunga dei pagamenti delle scadenze sospese durante il lockdown. Chi non ha pagato tasse, ritenute e contributi a marzo, aprile e maggio, non sara’ piu’ obbligato a saldare tutto entro la fine dell’anno, ma potra’ optare per il saldo della meta’ del dovuto entro dicembre e il resto in altre 24 rate mensili. Le attivita’ legate a cultura e turismo, peraltro, non dovranno nemmeno pagare la seconda rata dell’Imu (per cinema e teatri saltano anche i pagamenti del 2021 e del 2022) e i tavolini all’aperto si potranno continuare a tenere fino a fine anno senza dover pagare Tosap e Cosap per l’occupazione del suolo pubblico. E fino al 15 ottobre incassano l’esenzione anche gli ambulanti.
    Per i ristoranti di tutta Italia si aggiunge il contributo a fondo perduto per gli acquisti di materie prime 100% made in Italy che parte da 2.500 euro, mentre quelli dei centri storici di 29 citta’ d’arte ad alta vocazione turistica potranno optare per l’altro contributo che parte da un minimo di 1000 euro e puo’ arrivare a un massimo di 150mila. Il contributo vale anche per taxi e Ncc che potranno ricevere fino a 600 euro ulteriori grazie al bonus viaggio. A loro volta tutti questi soggetti, insieme a tutte le altre attivita’ produttive, hanno potuto continuare a utilizzare la Cig Covid, legata al blocco dei licenziamenti, per ulteriori 18 settimane o in alternativa godere di uno sconto sui contributi per i dipendenti fatti rientrare al lavoro, che diventa di 6 mesi per le nuove assunzioni. Per tutti i cittadini, infine, le rate delle cartelle restano sospese solo ancora per pochi giorni (fino a metà ottobre) mentre da dicembre, pagando con carte e bancomat, si cominceranno ad accumulare punti che daranno diritto al cashback.

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    Covid: circolare Ministero: asintomatici, 10 giorni di quarantena

    Nuova Circolare del ministero della Salute che aggiorna le indicazioni sulla durata e il termine dell’isolamento e della quarantena, tenendo conto della situazione epidemiologica, delle evidenze scientifiche, delle indicazioni di organismi internazionali come OMS ed ECDC e del parere del Comitato Tecnico Scientifico che si è riunito domenica.1) ASINTOMATICI “Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale va eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test)”.2) SINTOMATICI “Le persone sintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).3) CONTATTI STRETTI “I contatti stretti di casi con infezione confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno”. Viene inoltre raccomandato di: eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze. E ancora: prevedere accessi al test differenziati per i bambini; di non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità; promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing.4) CASI POSITIVI A LUNGO TERMINE “Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato)”.La Circolare chiarisce infine che : l’isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.La quarantena, invece, si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.

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    Conte: l'ospedale di Taranto come il ponte di Genova, facciamo presto

    “È come per il ponte di Genova. Siamo qui per sostenervi. Bisogna fare presto. Dobbiamo fare in tempo, non esiste che in Italia ci vogliano 2 anni, 3 anni, 4 anni, 5 anni per un’opera”. Lo ha detto a Taranto il premier Giuseppe Conte durante la cerimonia per la posa della prima pietra nel cantiere del nuovo ospedale San Cataldo. Il premier Conte, al termine della cerimonia, si è trattenuto brevemente con le maestranze impegnate nel cantiere per una foto di gruppo. “Ma qui – ha replicato il governatore pugliese Michele Emiliano, presente alla cerimonia – siamo in Puglia. Ce la facciamo” Poi ha aggiunto: “Il Presidente Conte è come Lebron James: cambia squadra, ma vince sempre”. 
    Il Raggruppamento Temporaneo di Imprese che eseguirà i lavori, capeggiato dalla Debar Costruzioni spa di Bari, con il Consorzio stabile COM, la CN Costruzioni Sp, la Edilco Srl, il Gruppo Mazzitelli e la Icoser, si è impegnato a consegnare l’opera in soli 399 giorni lavorativi (rispetto ai 1.245 posti come base di gara), impiegando tre turni giornalieri (uno notturno). 
    “A Taranto e nel Mezzogiorno il governo ha preso degli impegni” e “non sono annunci ma passaggi concreti, operativi”, ha il presidente del Consiglio. “La folta delegazione governativa qui presente è un messaggio che non può sfuggire: oggi a Taranto si compie un passo significativo: dopo la prima pietra dell’ospedale a San Cataldo, poniamo altre “pietre” per progetti di rilancio della città”.
    “Tutto il Mezzogiorno, e non solo Taranto, richiede progetti mirati, richiede un rilancio ed è qui che dobbiamo agire per colmare il divario digitale. Se non c’e’ accesso a internet non si può neppure applicare l’articolo 4 della Cosituzione che prevede il diritto di tutti di essere partecipi della vita sociale del paese. E per farlo dobbiamo avere tutti pari chance”, ha aggiunto Conte.”Chiudere un polo siderurgico in Italia è un problema di sistema, ma noi vogliamo accelerare la transizione energetica, la svolta verde. Arrivano anche i soldi del Recovery Fund e abbiamo la possibilità di farlo, abbiamo la possibilità anche di preservare l’occupazione fermo restando che oggi abbiamo sottoscritto vari progetti di diversificazione e nuovi contratti. Vogliamo qui offrire un riscatto economico, sociale culturale a questo territorio sofferente”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti in Prefettura dopo la sottoscrizione di accordi nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo.