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    Draghi: Casellati, auguri a Casini ricoverato in ospedale

    “A nome di tutti invio gli auguri al senatore Pier Ferdinando Casini di buona guarigione: è in ospedale e non è qui con noi oggi”. Lo ha detto la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati prima di dare la parola al presidente del Consiglio Mario Draghi. Le sue parole sono state seguire dall’applauso unanime dell’Assemblea di Palazzo Madama. 
    Era stato nei giorni scorsi lo stesso Casini ad annunciare, nel corso di un collegamento telefonico con l’Aria che Tira: “Ho il Covid, ma sto bene” 

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    Pd: Zingaretti, a favore di vicesegretario donna

    “Io su questo parlo soprattutto agli uomini del Pd: è accaduto, è grave e non deve più accardere”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ospite di Cartabianca, commentando le proteste delle donne Dem per la mancanza di una ministra espressione del partito nel governo Draghi. Zingaretti ha aggiunto che avere un “vicesegretario donna è una delle possibilità, io sono a favore. Non nego l’errore, la battuta d’arresto ma questo – ha aggiunto – è l’unico partito italiano in cui le donne rappresentano almeno la metà degli organismi dirigenti ed esecutivi, nella presidenza e nella gestione di molte commissioni”.    

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    Nasce intergruppo parlamentare 5S-Pd-Leu. Conte: giusto e opportuno

    “Alla vigilia del voto di fiducia al nuovo governo Draghi, abbiamo deciso, sollecitati da senatrici e senatori dei tre gruppi parlamentari, di intraprendere un’iniziativa comune: la costituzione di un intergruppo parlamentare che, a partire dall’esperienza positiva del Governo Conte II, promuova iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese, dalla emergenza sanitaria, economica e sociale fino alla transizione ecologica ed alla innovazione digitale. Con questo spirito, da domani, saremo insieme per rilanciare e ricostruire il nostro Paese”. Lo affermano in una nota congiunta i capigruppo al Senato di M5s, Ettore Licheri, del Pd, Andrea Marcucci, e di Leu, Loredana De Petris. “L’iniziativa annunciata dai Capigruppo in Senato di M5S-Pd-Leu di costituire un intergruppo parlamentare per promuovere iniziative che rilancino l’esperienza positiva di governo che si è appena conclusa è giusta e opportuna”. Lo dichiara l’ex premier Giuseppe Conte.    “In questa fase è ancora più urgente l’esigenza di costruire spazi e percorsi di riflessione che valorizzino il lavoro comune già svolto e contribuiscano ad indirizzare la svolta ecologica e digitale e le riforme di efficientamento della Pa e della giustizia nel segno di una maggiore equità e inclusione sociale”, sottolinea. “La nascita dell’intergruppo parlamentare Leu Pd M5s è un’ottima notizia e indica la strada giusta per coltivare un’idea di Paese che metta al centro la difesa dei beni pubblici fondamentali”. Lo dichiara il ministro della Salute Roberto Speranza.”La scelta di andare verso una coalizione strutturale tra Pd, M5s e Leu, codificata anche nell’intergruppo parlamentare appena annunciato, apre una prateria per chi vuole costruire la casa dei riformisti. Italia Viva c’è e ci sarà. Per il riformismo, contro il populismo”. Lo scrive su Twitter il presidente di Iv Ettore Rosato.”Siamo parlamentari del Pd. Pensiamo a rilanciare l’iniziativa del Pd e a farlo uscire da questa assurda subalternità. Intergruppi che guardano al passato hanno davvero poco senso. Pensiamo semmai al futuro”, lo scrive su Twitter Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico.   

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    Governo: online appello attivisti M5s, rivotare su Rousseau

    Restano agitate le acque in casa M5s in vista del voto di fiducia di mercoledì sul governo Dragi. Un appello “al Capo Politico pro tempore o in sua vece al Garante” per chiedere, tra l’altro, un nuovo voto su Rousseau è comparsa in rete.
    Si chiede l’immediata apertura di una discussione su Rousseau per poter valutare, tra l’altro, sull’ “immediata nuova consultazione, che ponga gli iscritti nella possibilità di esprimersi sulla base di un quesito onesto, sincero, veritiero e reale sul ruolo del Movimento 5 Stelle nel Governo Draghi, e quindi una chiara espressione di voto degli iscritti, tale da consentire ai Portavoce nazionali di non avere dubbi sull’indirizzo politico dell’Assemblea al quale uniformarsi” . La petizione che gira on-line tra la base e che porta la firma di una settantina di iscritti al M5s, parlamentari come Barbara Lezzi,Luisa Angrusani, e Bianca Laura Granato e portavoce locali come Francesca De Vito e Marì Muscarà.
    “La perdita di credibilità oltre che di compattezza, per non aver dato seguito ad una votazione reale e concreta sul Governo Draghi, ha portato il gravissimo volontario allontanamento di Alessandro Di Battista che si traduce in una incommensurabile perdita di un esponente che ha incarnato la forza propulsiva del Movimento, concorrendo alla sua creazione e formazione identitaria, sin dalle origini”. Lo scrivono in un appello per tornare a votare su Rousseau, attivisti e parlamentari del Movimento. Nella petizione i sottoscrittori, in qualità di iscritti al M5S, lamentano che ormai da troppi mesi assistono “impotenti alle conseguenze di decisioni politiche e di scelte calate dall’alto, che stanno causando danni irreversibili all’immagine del Movimento, alla coesione interna ed al suo radicamento”.E ricordano che le ragioni della nascita del M5S si basava sulla volontà di dare il controllo delle scelte politiche ai cittadini, attraverso strumenti trasparenti di “democrazia partecipativa” per costruire “proposte programmatiche” e non certo da “compromessi o strategie e convenienze politiche ed economiche”. Insomma, “è ormai sotto gli occhi di tutti il dato allarmante del crollo dei consensi che dal 2018 vede una drastica diminuzione nei sondaggi di almeno il 50%”.
    “Pretendere dai nostri portavoce nazionali il voto di fiducia al governo Draghi e di punirli con l’espulsione, sulla base dell’art. 11 dello statuto del M5S, in caso di dissenso, è da ritenere profondamente illegittimo e ingiustificato, vista la confusione creata dalla totale incoerenza e tendenziosità del quesito sottoposto, con quanto si deve andare a votare in Parlamento”. Lo scrivono i sottoscrittori della petizione per tornare al voto degli iscritti M5ssu Rousseau: gli stessi non escludono di adire le vie legali qualora non vengano adottati i provvedimenti richiesti. C’è infatti la possibilità che possano ricorrere in tribunale affinché ordini il rinnovo delle consultazioni. Quanto alla possibilità di espellere gli “obiettori” , i firmatari dell’appello ricordano “nessun obbligo può essere imposto ai nostri portavoce poichè il Premier non è espressione del M5S sulla base dell’articolo 3 del Codice Etico del M5S”, nè, tanto meno, per la “manifestazione di voto palesemente viziata da un quesito poco chiaro e ipotetico”. Stando così le cose, i “nostri portavoce nazionali dovranno quindi votare secondo coscienza” senza per questo incorrere in qualsiasi successiva espulsione, ma “rispondendo della loro personale fiducia ad un Governo presieduto da colui nel quale non abbiamo mai riposto grande considerazione per le sue pregresse scelte e azioni politiche”. Conte,giusto e opportuno intergruppo parlamentare 5S-Pd-Leu – “L’iniziativa annunciata dai Capigruppo in Senato di M5S-Pd-Leu di costituire un intergruppo parlamentare per promuovere iniziative che rilancino l’esperienza positiva di governo che si è appena conclusa è giusta e opportuna”. Lo dichiara l’ex premier Giuseppe Conte. “In questa fase è ancora più urgente l’esigenza di costruire spazi e percorsi di riflessione che valorizzino il lavoro comune già svolto e contribuiscano ad indirizzare la svolta ecologica e digitale e le riforme di efficientamento della Pa e della giustizia nel segno di una maggiore equità e inclusione sociale”, sottolinea.   

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    Transizione: Cingolani, da città a rinnovabili, 6 priorità

    Un nuovo modello per le città l’accelerazione sulle energie rinnovabili, l’immediata applicazione degli accordi sul clima di Parigi,la qualità dell’aria: Sono queste alcune delle 6 priorità per l’ambiente che il neoministro Roberto Cingolani indica in una lettera a Repubblica nella quale prende commiato dalla Rubrica su Green&blue. Tra le priorità il ministro sottolinea l’esigenza di valutare il costo degli effetti collaterali dell’innovazione e il valore dell'”intelligenza globale”, “che ci salverà” .   

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    Passaggio di consegne tra Azzolina e Bianchi

    Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha incontrato oggi l’Onorevole Lucia Azzolina, che ha ricoperto l’incarico di Ministra fino allo scorso 12 febbraio. Il passaggio di consegne si è svolto in un clima cordiale e in un comune spirito di servizio al Paese. Lo rende noto il ministero dell’Istruzione. 
    “Al nuovo ministro – scrive Azzolina su Fb – ho augurato buon lavoro. Gli ho chiesto di continuare a lavorare per la scuola in presenza: oggi le scuole in Italia sono aperte, al contrario della maggior parte dei Paesi europei. Ho anche ricordato il lavoro sugli Esami di Stato, con una proposta già definita e nata dall’ascolto di docenti, studenti e famiglie. È stato un anno molto impegnativo e sono fiera del lavoro svolto, che mi auguro non venga disperso”.

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    Governo: Ricci, subito indennizzi sci e stop litigi ministri

    (ANSA) – ANCONA, 16 FEB – “Il governo indennizzi subito gli operatori degli impianti sciistici e al tempo stesso basta litigi tra ministri. Questo è il tempo della responsabilità, non è il tempo delle bandierine dei singoli partiti. La salute viene prima di tutto, non si indebolisca la credibilità del governo Draghi”. Così su Instagram il sindaco Pd di Pesaro e presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane Matteo Ricci. (ANSA).