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    Il Cdm slitta alle 18, all'odg la nomina dei sottosegretari

    Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha dato il via libera alla lista dei sottosegretari del governo Draghi. Il Cdm che era stato convocato alle 17 era poi slittato alle ore 18 e l’ordine del giorno era stato integrato con la nomina dei sottosegretari.
    Al capo della Polizia Franco Gabrielli dovrebbe andare la delega ai Servizi segreti. Mentre nove sottosegretari sarebbero andati alla Lega che potrà occuparsi di temi fondamentali: tra gli altri Viminale, Scuola, Infrastrutture, Agricoltura. 
    Si è trattato sino all’ultimo momento sulla lista. E sono emerse tensioni su alcune caselle e in particolare i dubbi M5s sull’editoria, ma anche il nodo del ministero della Difesa al quale sarebbe stato assegnato un solo sottosegretario. Intanto iniziano a trapelare i primi nomi dei candidati che andranno a ricoprire i ruoli di sottogoverno. A Franco Grabrielli attuale capo della polizia andrebbe la delega ai Servizi. Mentre uno dei nodi ancora da sciogliere che avrebbe portato alla sospensione della riunione è la decisione sulla delega all’editoria, casella che andrebbe a Forza Italia con Giorgio Mulè ma sul nome ci sarebbero i dubbi del Movimento 5 stelle e non solo. Altro problema sarebbe la decisione di dare al ministero della Difesa guidato da Lorenzo Guerini un solo sottosegretario: dovrebbero salire a due. Per quanto riguarda le caselle da riempire, il Movimento Cinque Stelle avrebbe 11 sottosegretari: Giancarlo Cancelleri (Mit); Alessandra Todde (Mise); Manlio di Stefano (Esteri); Pierpaolo Sileri (Salute); Laura Castelli (Mef); Carlo Sibilia (Interno); Rossella Accoto (Lavoro); Dalila Nesci (Sud); Anna Macina (Giustizia); Barbara Floridia (Istruzione); Ilaria Fontana (transizione ecologica). A Pd e Forza Italia spetterebbero 6 posti. Per i Dem i candidati sarebbero: Enzo Amendola, Marima Sereni, Anna Ascani, Assuntela Messina, Simona Malpezzi, Alessandra Sartore, che potrebbe andare all’Economia. Gli azzurri in lista invece sarebbero: Giorgio Mulè, Deborah Bergamini, Francesco Paolo Sisto; Francesco Battistoni; Gilberto Pichetto Fratin. Ad esprimere soddisfazione è la Lega che fa sapere, tramite fonti del partito, di avere 9 sottosegretari. I nomi che fino ad ora circolano sono quelli di Barbara Saltamartini, Claudio Durigon, Claudio Borghi, Rossano Sasso, Massimo Bitonci e Tiziana Nisini. Ci sarebbe anche Gian Marco Centinaio all’Agricoltura ma il nome incontrerebbe qualche dubbio nel M5s. Per Iv dovrebbero tornare al governo Teresa Bellanova e Ivan Scalfarotto. Per Leu ci sarebbe Maria Cecila Guerra ed infine un sottosegretario dovrebbe andare anche a Cambiamo!.   

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    Zingaretti solidale con Barbara D'Urso,è caso web

    E’ subito caos sul web. Su Twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha difeso il “Live” della conduttrice Barbara D’Urso dopo che alcuni rumors circolati sui social parlano di chiusura in anticipo a fine marzo (notizia questa ultima che Mediaset interpellata non conferma: “non abbiamo informazioni in merito”). Zingaretti alla presentatrice (da tre edizioni) del talk show Mediaset Live non è la D’Urso ha scritto: “In un programma che tratta argomenti molto diversi tra loro – è il post del segretario del Pd indirizzato a @carmelitadurso – hai portato la voce della politica alle persone. Ce n’è bisogno!”.

    .@carmelitadurso in un programma che tratta argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica vicino alle persone. Ce n’è bisogno! #noneladurso
    — Nicola Zingaretti (@nzingaretti) February 24, 2021
        Da ricordare che il leader dem andò in collegamento al programma Mediaset a parlare di Covid e di crisi di governo, l’ultima volta il 17 gennaio scorso.    Dopo il post di Zingaretti centinaia i commenti: “Uno dei punti più bassi del centrosinistra”. Chi si sfoga con la solita battuta “Salvini, esci da questo corpo”. O “Gli hanno hackerato l’account?”. O Luca Bizzarri: «Alle volte, nell’uso dei social, rivaluto Carlo Calenda». Selvaggia Lucarelli in un lungo post su Facebook dopo tra l’altro scrive: “Della serie: la famiglia Berlusconi mi ridimensiona? Il Pd mi sostiene! E passo pure per epurata. E quel furbone di Zingaretti non capisce in che gioco si è infilato”.    Ma perché questo tweet del segretario oggi? Sul Live della D’Urso si affastellano indiscrezioni a rilanciarla per prima ieri il sito Dagospia: il talk potrebbe subire uno stop anticipato al 28 marzo. Al suo posto potrebbe arrivare Paolo Bonolis con Avanti un altro ma c’è anche chi ipotizza l’avvicendamento con Scherzi a parte.    A difendere la conduttrice scende in campo Imma Battaglia: «Il sessismo imperante di questo momento storico fa un’altra vittima illustre; stavolta tocca a Barbara d’Urso, la conduttrice del programma capace di influenzare e contaminare la politica usando il linguaggio del popolo!».    Sullo sfondo, il calo (reale o presunto) degli ascolti per la D’Urso. Vero è che sui motivi di una eventuale chiusura prima del tempo si rincorrono voci che Mediaset al momento non conferma né smentisce. L’unica ad aver commentato è stata la conduttrice stessa che nel corso della puntata di Pomeriggio Cinque ha dichiarato: “Quello che si legge sui social è importante, quello che si dice anche ma ci sono molti siti che spesso anche con cattiveria, raccontano le notizie a loro modo”.    Per poi aggiungere: “Si parla, si parla senza sapere come stanno realmente le cose”.   

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    Antonio Catricalà morto suicida. La Procura apre un'indagine

    Antonio Catricalà, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex Garante dell’Antitrust, è stato trovato morto nella sua abitazione a Roma, nel quartiere Parioli.
    Catricalà, secondo quanto si apprende da fonti investigative, si sarebbe suicidato sparandosi un colpo di pistola. Sul posto è presente la Polizia e la Scientifica. 
    Catricalà aveva 69 anni, dal 2017 era presidente del cda della società Aeroporti di Roma e nei giorni scorsi era stato nominato presidente dell’Igi, l’Istituto grandi infrastrutture.
    UN CIVIL SERVANT DAI MOLTI RUOLI – IL PROFILO

    La Procura di Roma ha avviato un fascicolo di indagine in relazione al suicidio dell’ex Garante dell’Antitrust. Il pm di turno Giovanni Battisti Bertolini si è recato in via Antonio Bertoloni nel quartiere Parioli.
    IL SUO ULTIMO ARTICOLO
    L’Aula del Senato ha rispettato un minuto di silenzio, su invito della presidente Elisabetta Casellati, in memoria di Antonio Catricalà.
    Casellati, al termine della commemorazione di Franco Marini, ha informato che “è venuto a mancare” l’ex sottosegretario, esprimendo “il cordoglio personale e dell’Assemblea” alla famiglia.
    Molti i messaggi di cordoglio alla famiglia dell’ex presidente dell’Antitrust. “Grande amico, grande servitore dello Stato, Antonio Catricalà lascia un incolmabile vuoto in tutti quelli che lo hanno conosciuto e hanno avuto l’onore e il privilegio di lavorare con lui”, scrive su Facebook il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, aggiungendo che “è un dolore fortissimo”.
    “Siamo sgomenti, sconvolti e addolorati per la morte di Antonio Catricalà. Fine giurista, uomo di Stato che ha saputo rappresentare le Istituzioni con disciplina e onore. Mancherà profondamente alla comunità politica di Forza Italia, mancherà all’Italia. Alla famiglia le più sentite condoglianze”, scrive in una nota Giorgio Mule’, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.

       

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    M5s, il Tribunale di Cagliari nomina un curatore

       Il Tribunale di Cagliari ha nominato un curatore speciale del Movimento Cinquestelle “rimasto privo di rappresentanza legale”. Il 17 febbraio scorso, infatti, gli iscritti alla piattaforma Rousseau hanno votato per la modifica dello statuto del M5s, introducendo un Comitato direttivo di cinque membri al posto del Capo politico, con tutte le funzioni di rappresentanza legale. La prima sezione civile ha deciso su istanza dalla consigliera regionale della Sardegna Carla Cuccu che il 27 gennaio scorso era stata espulsa dal Movimento con provvedimento firmato da Vito Crimi. Il curatore nominato dal Tribunale è l’avvocato del foro di Cagliari, Silvio Demurtas.    Nell’istanza per la nomina del curatore, firmata dagli avvocati Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè, si fa presente che “fino al 16 febbraio la rappresentanza legale del Movimento competeva all’organo Capo politico, senonché con delibera del 17 febbraio l’assemblea degli iscritti ha modificato lo statuto abolendo tale organo e sostituendolo con il Comitato direttivo”. Ma, “senza che si sia proceduto contestualmente alla nomina dei cinque componenti, né prevista una norma transitoria che prevedesse a quale organo affidare la rappresentanza legale”.    Insomma, si è verificata una vacatio dei poteri di legale rappresentanza, ha spiegato Carla Cuccu, che ha chiesto la nomina di un curatore speciale proprio per poter “correttamente instaurare il contenzioso giudiziario”.    Secondo Carla Cuccu, “ora il pm presso il Tribunale di Cagliari solleciterá i provvedimenti necessari per la costituzione della nuova rappresentanza e cioè l’elezione dei componenti del Comitato direttivo, votazioni che sembrano ancora in alto mare, anche per via del terremoto che ha colpito molti parlamentari del MoVimento”.    

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    Covid: ordine medici Brescia, stremati

    (ANSA) – MILANO, 24 FEB – Sono “indispensabili” le misure restrittive a Brescia secondo Ottavio di Stefano, presidente del consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Brescia.    “Siamo stremati” ha detto a 24Mattino su Radio 24.    “L’impegno dei medici e degli uomini e delle donne della sanità sta diventando di nuovo estremamente importante. Medici, infermieri e tutti gli operatori della salute – ha aggiunto – sono stremati. Abbiamo passato un anno andando oltre la fatica”.    Certo “non c’è terrore perché continuiamo ad avere quello dello spirito per cui ognuno di noi ha scelto di fare il medico, l’infermiere, il tecnico di laboratorio. Siamo stanchi e le misure restrittive secondo noi erano indispensabili, stavamo andando fuori tempo o forse – ha concluso – non so se ci siamo già andati. Dobbiamo mantenere alta la guardia nei focolai nelle zone dove si manifesta la presenza soprattutto con infezioni della variante inglese, bisogna intervenire chirurgicamente chiudendo facendo i tamponi e vaccinando”. (ANSA).   

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    Antonio Catricalà, il civil servant dai molti ruoli

    Antonio Catricalà, nato a Catanzaro il 7 febbraio del 1952, è stato avvocato, magistrato,dirigente della pubblica amministrazione. Quindi politico. Tutti ruoli che ha mantenuto fino alla fine e che hanno caratterizzato la sua attività tanto da farlo definire, quasi trasversalmente, un civil servant “poliedrico” e sempre in servizio in ruoli di interesse pubblico.
    Ha iniziato i primi passi della sua attività, dopo la laurea in giurisprudenza, come avvocato cassazionista, è stato magistrato del Consiglio di Stato , presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. E Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo di Mario Monti, nel 2011,per poi ricoprire il ruolo di Viceministro al Ministero dello Sviluppo Economico con Enrico Letta.
    L’intercambiabilità tra ruoli politici e ruoli tecnico-manageriali è stata una sua costante. Il 30 giugno 2015 viene nominato presidente dell’OAM (Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi). Il 20 aprile 2017 diventa presidente di Aeroporti di Roma, ruolo che ricopriva tutt’ora e nei giorni scorsi era stato nominato presidente dell’IGI (l’Istituto grandi infrastrutture).
    Allievo di uno dei massimi esperti di diritto privato, il professor Rescigno, Catricalà ha anche avuto una parentesi come professore all’Università degli studi di Roma Tor Vergata. È stato presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 9 marzo 2005 al 16 novembre 2011.
    Il 16 novembre 2011 il salto nella stanza dei bottoni del governo con la nomina a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Il 2 maggio 2013 viene nominato Viceministro al Ministero dello Sviluppo Economico con il Ministro Flavio Zanonato nel Governo Letta con delega alle comunicazioni.
    Un civil servant apprezzato in modo particolare nel centrodestra. Tanto da essere candidato nel 2014 alla carica di giudice della Corte costituzionale in sostituzione del giudice Luigi Mazzella.
    Catricalà fu sostenuto direttamente da Silvio Berlusconi e Gianni Letta, superando la candidatura di un azzurro doc, quella dell’ex Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e della Commissione d’inchiesta sul G8 di Genova Donato Bruno. E le voci di un suo nuovo ruolo nel governo erano cominciate a circolare proprio pochi giorni fa, facendolo entrare nella rosa dei possibili sottosegretari a Palazzo Chigi, quando Sergio Mattarella conferì l’incarico a Mario Draghi di formare il nuovo Esecutivo.   

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    Morto Franco Cassano: Comune Bari gli dedica manifesti

    (ANSA) – BARI, 24 FEB – “Pensiero meridiano è quel pensiero che si inizia a sentir dentro laddove inizia il mare, quando la riva interrompe gli integrismi della terra”. E’ una citazione di Franco Cassano, il sociologo ed ex parlamentare del Pd morto ieri a 78 anni, tratta dal suo “Pensiero Meridiano” del 1996, scelta dal Comune di Bari per dedicargli un omaggio con manifesti affissi in diversi punti della città.    La camera ardente è allestita nell’aula Magna “Aldo Cossu” dell’Università di Bari, mentre nell’atrio del Palazzo Ateneo si terrà alle 16 di oggi una cerimonia laica alla quale, nel rispetto delle norme anti-Covid, sarà consentito l’accesso fino ad esaurimento dei 60 posti disponibili, ma sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina www.uniba.it. (ANSA).