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    Draghi sente Macron in preparazione del Consiglio Ue

    Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.
    Al centro dei colloqui – rende noto Palazzo Chigi – vi sono stati gli ultimi sviluppi in preparazione del Consiglio europeo di oggi.

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    Lopalco, scuole sono forte volano per il Covid, usare Did

    (ANSA) – BARI, 25 FEB – “Le scuole sono un forte volano di circolazione del virus, purtroppo sulle scuole è stata fatta una questione ideologica e politica e ogni volta che facciamo un’ordinanza viene impugnata da un gruppo di genitori, da un’associazione. Ma questo è un momento delicato, siamo ad un bivio”. Per questo motivo “deve essere utilizzata la didattica digitale” per le lezioni. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco. (ANSA).   

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    Russia: moscoviti al voto per scegliere statua a Lubyanka

    (ANSA) – MOSCA, 25 FEB – Tre decenni dopo che i russi hanno rovesciato la statua del fondatore della polizia segreta sovietica Felix Dzerzhinsky, i moscoviti stanno votando per decidere se ripristinarla fuori dal quartier generale dell’intelligence interna nel centro di Mosca.    La settimana di votazioni ha preso il via oggi per un nuovo monumento da erigere di fronte alla sede del Servizio Federale di Sicurezza (FSB), l’agenzia succeduta al KGB, in piazza Lubyanka a Mosca, a due passi dal Cremlino.    I moscoviti stanno scegliendo tra Dzerzhinsky, che è visto come un simbolo del dominio del KGB sulla società sovietica, e Alexander Nevsky, principe del XIII secolo e santo ortodosso. A mezzogiorno oggi erano stati espressi circa 50.000 voti sul portale del governo di Mosca, con Nevsky che superava Dzerzhinsky per 53% a 47%. (ANSA).   

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    Venezuela: Maduro, l'Ue riveda le sanzioni o niente dialogo

    (ANSA) – ROMA, 25 FEB – Il presidente della Repubblica del Venezuela, Nicolás Maduro, ha dichiarato ieri sera a Caracas che “se l’Unione europea non opererà una rettifica delle sanzioni imposte ai funzionari venezuelani, non vi sarà mai più una ripresa del dialogo” bilaterale riguardante la soluzione della crisi interna del Paese.    Alludendo, in un discorso rilanciato dalla tv statale Vtv, alla decisione da lui presa di dichiarare ‘persona non grata’ l’ambasciatrice comunitaria, Isabel Brilhante Pedrosa, Maduro ha ribadito che o l’Ue “rivede la sua decisione, o sarà impossibile in futuro riprendere il dialogo”.    Il Venezuela, ha proseguito, “ha la sua dignità e sa rispondere a qualsiasi aggressione, da qualunque parte essa provenga. Invece, ha proseguito, l’Ue “crede di essere la nuova potenza imperiale mondiale con un diritto di trattare i Paesi latinoamericani come sue colonie”.    Infine Maduro si è rammaricato della decisione di Bruxelles di imporre nuove sanzioni dopo che “già erano stati fatti passi importanti con un Paese europeo per ristabilire il dialogo”.    Noi, ha concluso senza fornire particolari, “stavamo cercando di dialogare con una Nazione europea per permettere un dialogo fra tutti i settori dell’opposizione e il chavismo. Ma, dopo questo, non si può fare più nulla”. (ANSA).   

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    Il governo non allenta le misure. Dpcm fino a Pasqua

    La variante inglese, a maggior diffusione, sarà presto prevalente. L’Rt si appresta a superare la soglia 1. Le terapie intensive in 5 regioni sono sopra la soglia critica del 30%. Con questi dati, “non ci sono le condizioni per allentare le misure di contrasto alla pandemia”.
    E il nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 6 marzo, coprirà anche le vacanze di Pasqua, fino a martedì 6 aprile. E’ netto il ministro della Salute Roberto Speranza nel ribadire al Parlamento la linea della prudenza, in continuità col Conte 2.
    Mentre il leader della Lega Matteo Salvini continua a reclamare “un cambio di passo” e nella maggioranza si allargano le richieste di riaperture serali di ristoranti ed altre attività.
    Per una definizione del Dpcm si attendono i dati del monitoraggio settimanale del venerdì ed il premier Mario Draghi tesse la sua tela europea in vista del Consiglio straordinario di oggi e domani.
    I numeri delle ultime 24 ore indicano un nuovo balzo dei positivi: sono 16.424 contro i 13.314 del giorno precedente. Calano le vittime: 318 contro 356, mentre il tasso di positività sale al 4,8% (+0,4%) e i malati intubati sono 11 in più. Il Bresciano – ieri in ‘arancione rafforzato’ – oggi fa segnare il picco di contagi, con 901 casi. Altri Comuni entrano in zona rossa e l’Alto Adige estende fino al 14 marzo il lockdown duro.
    Speranza offre una prospettiva positiva: si vede “finalmente la luce in fondo al tunnel”. Il Covid, grazie alla progressione della campagna vaccinale, “può essere arginato”. Ma, avverte, “in questo ultimo miglio non possiamo assolutamente abbassare la guardia. Non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contrasto”. Sottovalutare i rischi, dice il ministro, porterebbe ad “una nuova diffusione incontrollata del contagio, che metterebbe nuovamente in crisi i nostri ospedali e renderebbe più difficile la nostra campagna di vaccinazione”. Ecco perchè, osserva, “sarebbe un grave errore se all’improvviso, senza una chiara evidenza scientifica”, ci fosse un cedimento delle prescrizione adottate. La strada è invece quella di continuare a differenziare le misure sul pano regionale, agendo in modo proporzionale alla situazione di contagio di ciascun territorio: strategia che “ci ha permesso finora di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati”.
    L’emergere delle varianti condizionerà la campagna vaccinale e dunque vanno tenute sotto controllo. Proprio negli ultimi giorni è stata segnalata, da parte di cinque Regioni la necessità di 25 zone rosse per contenere focolai. Si tratta, evidenzia Speranza, di “misure restrittive indispensabili”, pur nella consapevolezza che comporteranno sacrifici. In proposito il titolare della Salute ha assicurato che il Governo è impegnato a promuovere “congrui ristori” per le attività colpite. Ma la bussola nella scrittura del nuovo Dpcm sarà “il principio di tutela e salvaguardia del diritto fondamentale alla salute”, perché “non ci può essere vera crescita, senza sicurezza sanitaria”.
    In Gazzetta Ufficiale, intanto, è stato pubblicato il decreto legge che proroga il divieto di spostamenti tra le regioni fino al 27 marzo, consentendo comunque “il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Le faq – non aggiornate – presenti sul sito del Governo precisano che anche le seconde case rientrano in questa definizione. Ma le ordinanze regionali o locali che hanno istituito le zone rosse o ‘arancione rafforzato’, come nel Bresciano, vietano questi spostamenti e dunque vanno rispettate perchè più restrittive delle norme nazionali.

    Entra in vigore il nuovo decreto: spostamenti tra Regioni vietati fino al 27 marzo

    Oggi Speranza e la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, si confronteranno con Regioni, Province e Comuni sulle nuove misure da adottare. Una riunione che arriva a poche ore dalla sentenza con cui la Consulta – accogliendo il ricorso del governo contro la legge anti Dcpm della Valle d’Aosta – ha stabilito che spetta allo Stato, non alle Regioni, determinare le misure necessarie al contrasto della pandemia.
    Dai territori comunque sale forte la richiesta di inserire nei provvedimenti anche i ristori per le attività economiche che vengono temporaneamente colpite dalle chiusure. L’apertura dei ristoranti a cena viene invocata dalla leader di FdI, Giorgia Meloni. Insiste sulla linea ‘aperturista’ Matteo Salvini: “credo che un ritorno alla vita e all’attività di categorie chiuse da troppo tempo – osserva – sia un’idea condivisa con il presidente Draghi. Salute e lavoro non sono su piani separati: a rischio due milioni di posti di lavoro. Ci rendiamo conto del problema?”. Nessuna marcia indietro del governatore dem dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ieri aveva appoggiato la posizione del leader leghista. “Quando il ministro Franceschini, che mi sembra faccia ancora parte del Pd – ricorda – ha proposto, quando potrà essere consentito, di riaprire non solo i musei, ma anche cinema e teatri, fa una proposta di buon senso”. Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, invita a riaprire i ristoranti la sera.   

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    Ecco la lista dei sottosegretari e viceministri

    Ecco la lista dei sottosegretari e dei viceministri approvati dal Consiglio dei ministri:
    Questa la squadra.
    Presidenza del Consiglio 
    • Deborah Bergamini, Simona Malpezzi (Rapporti con il Parlamento)
    • Dalila Nesci (Sud e coesione territoriale)
    • Assuntela Messina (Innovazione tecnologica e transizione digitale)
    • Vincenzo Amendola (Affari europei)
    • Giuseppe Moles (Informazione ed editoria)
    • Bruno Tabacci (Coordinamento della politica economica)
    • Franco Gabrielli (Sicurezza della Repubblica)
    Esteri e cooperazione internazionaleMarina Sereni – viceministroManlio Di Stefano,Benedetto Della Vedova
    InternoNicola Molteni,Ivan Scalfarotto,Carlo Sibilia
    GiustiziaAnna Macina,Francesco Paolo Sisto
    DifesaGiorgio Mulè,Stefania Pucciarelli
    EconomiaLaura Castelli – viceministroClaudio Durigon,Maria Cecilia GuerraAlessandra Sartore
    Sviluppo economicoGilberto Pichetto Fratin – viceministroAlessandra Todde – viceministroAnna Ascani
    Politiche agricole alimentari e forestaliFrancesco Battistoni,Gian Marco Centinaio
    Transizione ecologicaIlaria Fontana, Vannia Gava
    Infrastrutture e trasportiTeresa Bellanova – viceministroAlessandro Morelli – viceministroGiancarlo Cancelleri
    Lavoro e politiche socialiRossella Accoto,Tiziana Nisini
    IstruzioneBarbara Floridia,Rossano Sasso
    Beni e attività culturaliLucia Borgonzoni
    SalutePierpaolo Sileri,Andrea Costa.
    Sarà successivamente designato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport.

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    Al superpoliziotto Gabrielli la delega agli '007'

      Direttore del Sisde, capo della Protezione civile, capo della Polizia ed ora Autorità delegata ai Servizi. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ceduto in mani esperte il delicato settore dell’intelligence. Il suo predecessore Giuseppe Conte, aveva tenuto per sè la delega fin quasi alla fine della sua permanenza a Palazzo Chigi: l’ambasciatore Pietro Benassi, da lui indicato, è rimasto così in carica solo per pochi giorni.    Quella di Gabrielli – nato 61 anni fa a Viareggio – è una storia di incarichi importanti, in istituzioni diverse. Laureato in giurisprudenza, padre di tre figli, entra in polizia nel 1985. Due anni dopo passa alla Digos di Imperia e da lì inizia un percorso che lo porterà a coordinare le indagini che hanno consentito di fare luce sulle stragi mafiose della primavera-estate del 1993, fino ad arrivare all’arresto dei brigatisti responsabili degli omicidi di Massimo D’Antona, Marco Biagi e del sovrintendente della polizia Emanuele Petri, nel 2003.    Nel dicembre 2006 – Governo Prodi – viene nominato direttore del Sisde, che l’anno dopo diventerà Aisi. Il più giovane a dirigere il servizio segreto. Che lascia nel giugno del 2008. Il 6 aprile 2009 c’è il terremoto dell’Aquila: viene nominato prefetto del capoluogo abruzzese con il compito non solo di gestire il momento difficile dell’emergenza, ma anche di vigilare sulla regolarità degli appalti per evitare infiltrazioni criminali. Nell’aprile 2010 succede a Guido Bertolaso al vertice della Protezione civile: si occupa di terremoti, alluvioni, incendi, ma anche del ‘miracoloso recupero’ – come venne definito – della Costa Concordia.    Poi, nell’aprile 2015, il passaggio alla guida della prefettura di Roma e nell’aprile 2016 il sogno che diventa realtà: viene nominato capo della Polizia-Direttore generale della pubblica sicurezza.    Da capo della Polizia lavora con diversi ministri dell’Interno, anche con Matteo Salvini, con il qualche non sono mancate le polemiche dopo che però il leader leghista aveva lasciato il Viminale. Ora nel Governo Draghi guiderà da ‘tecnico’ di rango un settore che conosce molto bene.