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    Ex capo Gendarmeria vaticana Giani candidato a Misericordie

    (ANSA) – ROMA, 26 FEB – L’ex comandante della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani, è candidato alla Presidenza nazionale Della Confederazione Misericordie d’Italia.    In vista delle prossime elezioni della Confederazione previste per il 19 giugno, la sua candidatura è stata accolta con favore anche da Ugo Bellini presidente facente funzioni della Confederazione che ha inviato una lettera indirizzata agli organi confederali, alle articolazioni territoriali ed alle Federazioni Regionali per spiegare il motivo del suo appoggio.    “In un momento complesso per il nostro movimento – ha scritto Bellini – è con grande piacere e favore che ho ricevuto la notizia della disponibilità data dal fratello Domenico Giani per mettersi a servizio delle Misericordie proponendo la sua candidatura alla presidenza nazionale”. Secondo Bellini, Giani, con la sua esperienza, può davvero dare un contributo determinante al rilancio del movimento “rimettendolo al cento di ogni comunità e di tutto il Paese”.    Domenico Giani è fratello della Misericordia di Arezzo dal 1976 e, secondo Bellini, “saprà favorire il ritorno all’unita delle Misericordie nonché valorizzare all’esterno il movimento”.    Per questo motivo anche il presidente Bellini auspica che questa significativa candidatura trovi la maggiore condivisione possibile “per quanto mi riguarda – conclude – tutto l’appoggio e la soddisfazione per la disponibilità del Fratello Domenico Giani”. (ANSA).   

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    Sindaco Norcia, orgogliosi del sistema di protezione civile

    (ANSA) – NORCIA (PERUGIA), 26 FEB – L’avvicendamento al vertice della Protezione civile nazionale con Fabrizio Curcio che subentra ad Angelo Borrelli “possiamo salutarlo come un segno di discontinuità nella continuità per un servizio eccellente, che ci rende orgogliosi del nostro sistema di Protezione civile”. Così il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ha commentato l’avvicendamento.    “Avevamo appreso dalle agenzie di stampa – ha detto Alemanno all’ANSA – del cambio non senza qualche perplessità, temendo un salto nel buio, soprattutto consapevoli di quanto in questi anni l’ operato di Borrelli sia stato particolarmente importante per i 138 comuni del cratere del sisma. Invece noi amministratori in prima linea nel cratere del sisma possiamo contare su un nuovo capo Dipartimento che ben conosce i problemi dei nostri territori. Con Curcio, già alla guida della Prociv nel 2016, abbiamo vissuto quei drammatici momenti del sisma che dal 24 agosto al 30 ottobre hanno segnato il Centro Italia. Insieme a lui e a tutta la struttura della Protezione civile abbiamo superato la prima fase dell’ emergenza, con Borrelli abbiamo completato questa fase e avviato la complessa fase della ricostruzione”.    “Ad Angelo Borrelli un ringraziamento di cuore per la disponibilità, sensibilità, attenzione ai problemi della nostra gente – ha sottolineato il sindaco di Norcia -, tantissimo ha fatto per tutti i comuni del cratere rispondendo con professionalità agli innumerevoli problemi dei sindaci”. (ANSA).   

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    Draghi nomina Curcio capo della Protezione Civile

    Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato Fabrizio Curcio Capo Dipartimento della Protezione civile. Ad Angelo Borrelli i ringraziamenti per l’impegno profuso e il lavoro svolto in questi anni.
    “Auguri di buon lavoro a Fabrizio Curcio, richiamato a servire il Paese alla guida del Dipartimento della Protezione Civile: il ruolo della Protezione Civile è stato fondamentale nei mesi più duri di pandemia e continuerà ad esserlo nella ripartenza”. Così Gennaro Migliore (Iv).
    “Auguri di buon lavoro al nuovo capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nominato da Mario Draghi: per lui si tratta di un ritorno, avendo già ricoperto l’incarico dal 2015 al 2017. Il contribuito della protezione civile contro la pandemia è di decisiva importanza” ha twittato Marco Di Maio, deputato di Italia Viva.

     

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    Draghi, rilancio agenda transatlantica obiettivo cruciale

    Il premier Mario Draghi è intervenuto in mattinata alla sessione Sicurezza e Difesa del Consiglio Ue, sottolineando l’importanza dell’autonomia strategica dell’Ue in un quadro di complementarietà con la Nato e di coordinamento con gli Usa. Occorre essere autonomi e al contempo coordinati, è il ragionamento fatto da Draghi, secondo il quale sarà più facile con l’amministrazione Biden. Il rilancio dell’agenda transatlantica, ha spiegato il premier, è un obiettivo cruciale.
    Per l’Europa esistono anche nuove minacce e, anche per questo, l’Unione europea deve continuare a rinforzare la cooperazione con la Nato. E’ questo un passaggio del ragionamento che il premier Mario Draghi ha fatto intervenendo del corso della sessione “Sicurezza e Difesa” del Consiglio Ue.
    Nel corso del Consiglio Ue, il premier Mario Draghi ha dato il benvenuto all’impegno dell’Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, e della Commissione Ue, per la realizzazione dello “strategic compass”, iniziativa lanciata da Bruxelles in merito alla sicurezza e difesa dell’Unione. Il premier è convinto che l’Ue debba continuare a costruire le sue capacità in materia di sicurezza, soprattutto nel campo della cybersecurity e contro le minacce ibride.

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    M5s: Alessio Villarosa espulso anche dal Movimento. Lezzi: 'Notificata sospensione, mi difenderò'

    “Stamattina mi è arrivata la procedura di espulsione anche dal Movimento 5 stelle nazionale dopo aver ricevuto venerdì quella dal gruppo parlamentare M5s”. Lo annuncia in un post l’ex sottosegretario M5s Alessio Villarosa che, a proposito della sua esclusione per i ringraziamenti del Movimento commenta: “Escludermi da un ringraziamento cancellando il mio lavoro e i risultati portati a termine da dentro il governo in questi anni qualifica semplicemente chi lo ha fatto. Io volo alto come ho sempre fatto senza polemiche, non ne ho bisogno”.  
    “Ancora non so cosa farò: probabilmente il ricorso lo farò. Ora mi hanno chiesto di mandare le controdeduzioni, poi vedremo. Io mi sono astenuto sul voto a Draghi per far capire che il nostro problema era il metodo costruito per questa votazione: gli endorsement, il quesito, i metodi. Io e altri ritenevamo che si dovesse rifare la votazione, abbiamo seguito le procedure previste per chiederlo ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta”, ha spiegato Villarosa in una diretta Facebook. “Io mi sono astenuto e ho fatto i passi per richiedere una nuova votazione: non pensavo di essere espulso per questo. La cosa che mi ha lasciato di sasso è che ci hanno messo 12 ore per farlo: hanno cacciato in 12 ore uno che ha lavorato per il M5s 12 anni, di cui 8 in Parlamento dove sono anche salito sui tetti…”.
    Intanto in un post la senatrice Barbara Lezzi ha scritto di aver ricevuto la notifica della sospensione. “È arrivata la mail da parte del collegio dei probiviri nella quale mi si comunica la sospensione dal M5S fino a quando non sarà conclusa tutta la procedura. Ho qualche giorno di tempo per presentare le mie controdeduzioni e lo farò puntualmente ripercorrendo tutte le fasi che mi hanno condotto alla scelta di votare No al governo Draghi. Conosco lo statuto in tutte le sue parti, conosco bene tutte le regole sottostanti alle diverse procedure e ho agito e agirò rispettando il tutto”. 

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    La moglie di Attanasio: “Tradito da qualcuno vicino a noi”

    “Luca è stato tradito da qualcuno vicino a noi, alla nostra famiglia. Quella mattina la sua era un’operazione che non implicava direttamente il suo lavoro di ambasciatore”. Lo dice in un’intervista a Il Messaggero Zakia Seddiki, moglie dell’ambasciatore italiano ucciso lunedì mattina in un agguato nella foresta di Virunga in Congo.    “Quella mattina, ci siamo scritti via WhatsApp. Lui lo faceva sempre, mi ha mandato due foto nel giro di pochissimi minuti – spiega – Venti minuti dopo mi ha ripetuto la stessa frase che mi diceva quando non eravamo insieme: Ti amo amore mio e mi mancate. Era tranquillo, sorridente. Non avevo nessuna percezione del pericolo e come me, lui. Anche nell’ultima foto, quella con il carabiniere Iacovacci rimasto vittima insieme a Luca nell’agguato. Nello scatto, sorridono e salutano.    L’appuntamento di quella mattina poi era in programma da tempo per un progetto del World Food Programme. E invece…”.    La vita di Attanasio con la famiglia “fino a quella mattina è andata avanti senza nessuna avvisaglia. Però è vero: Luca aveva fatto richiesta per una nuova macchina. Perché quella che era a disposizione in ambasciata, aveva avuto alcuni problemi meccanici. Quindi non c’è nessuna relazione con ciò che è accaduto quella terribile mattina”.    “Saranno le indagini ad accertare cosa è accaduto nella foresta. In queste ultime ore sono stata travolta dagli eventi, dal dolore per me, per la mia famiglia distrutta. L’unica risposta che mi sono data, e che posso dare, è che qualcuno che conosceva i suoi spostamenti ha parlato, lo ha venduto e lo ha tradito. Mentre io ho perso l’amore della mia vita”.    Con Luca “dividevamo e condividevamo tutto, perciò anche le rispettive religioni: frequentavo la chiesa, con i riti cattolici. E lui faceva lo stesso, partecipando ai riti islamici. Non c’è stato mai alcun problema anche sull’educazione delle nostre figlie a cui abbiamo sempre letto sia la Bibbia che il Corano”.    

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    M5s: Resta alta la tensione. Crucioli: 'Arrivata notifica di espulsione'. Buffagni: 'Gestione disastrosa'

    “Dunque, alla fine la Ministro Dadone e il Consigliere Regionale Jacopo Berti, nella loro qualità di probiviri, mi hanno inviato l’avviso di avvio della procedura di espulsione dal M5s per non aver votato la fiducia al governo Draghi”. Lo annuncia il senatore Mattia Crucioli che, citando Nanni Moretti (“le parole sono importanti!”), aggiunge: “Non è che non mi aspettassi il procedimento (ormai la strada imboccata dal M5s è chiarissima, e chi non si allinea al nuovo corso va epurato). Ma mi hanno irritato la forma e le parole scelte”.
    “Mi hanno chiesto, in particolare, di ‘giustificare il mancato rispetto del criterio democratico di votazione a maggioranza per la determinazione della linea politica adottata dall’esecutivo Draghi’. In italiano, tale frase significa, indiscutibilmente, che dovrei giustificarmi per aver determinato antidemocraticamente la linea politica del governo Draghi. Senonché io non ho mai determinato la linea politica del governo Draghi, né democraticamente né antidemocraticamente” protesta in un post il senatore che continua: “La linea politica del governo Draghi la adotta Draghi, non io né gli iscritti con un voto (farlocco) su Rousseau. Ma di cosa mi staranno incolpando? Sfugge qualcosa a me o sono loro in confusione?” “Ma questi lo sanno che le parole sono importanti?” conclude Crucioli che rilancia lo spezzone di ‘Palombella rossa’ in cui Moretti furioso urla all’intervistatrice: “Ma come parla?!? Le parole sono importanti..!”
    Polemiche sempre più aspre all’interno del M5s. L’ex viceministro al Mise Stefano Buffagni, non riconfermato, attacca: “Dopo questi mesi di gestione disastrosa del Movimento dobbiamo lavorare per risollevarlo e non distruggere un sogno che condividiamo da anni. La meritocrazia e competenza va applicata, non annunciata”. Anche Vincenzo Spadafora va all’attacco: ‘Sulla situazione politica parlerò nei prossimi giorni. Intanto, lo Sport non è stato delegato a nessuno, tra tre giorni scade la Riforma tanto attesa e dei ristori neppure l’ombra! E nessuno dei grandi competenti di sport che dica una parola…’, ma smentisce le indiscrezioni che lo darebbero in uscita dal movimento.
    Critico anche Bugani: “15 anni di battaglie per diventare una costola di Berlusconi? Un trionfo”.  
    Intanto arriva la formalizzazione della componente ‘L’alternativa c’è’ anche al Senato'”Ieri abbiamo presentato una istanza per la creazione di un nuova componente dal nome ‘L’alternativa c’è’, che si prefigge di fare una opposizione radicale, non di maniera come quella annunciata a Fratelli d’Italia”. Lo ha annunciato nell’Aula del Senato Mattia Crucioli. La denominazione è la stessa di quella assunta alla Camera per una componente del Misto a cui hanno aderito gli espulsi del M5S dopo non aver votato la fiducia al governo Draghi.
    “Chiedo alla presidenza, nel rispetto della democrazia, di provvedere al più presto all’istanza per evitare che questo Parlamento si trasformi in una melassa”, ha aggiunto Crucioli, uno degli espulsi dal gruppo M5S. 
    E dice addio il senatore Dessì: “Ho sperato fino a ieri che qualcosa potesse cambiare, inutilmente. Non sono mai stato d’accordo nel dare la fiducia a questo governo ma ho voluto, con l’assenza il giorno del voto, dare un ulteriore possibilità di ripensamento, soprattutto a me stesso. Lasciare compagni di viaggio a cui voglio un mondo di bene non è facile, 15 anni di storia comune non si cancellano facilmente. Forse un giorno ci ritroveremo, oggi però devo andare via. Questa non è più casa mia”. “Esco dal M5s con un enorme tristezza nel cuore ma anche con tanta rabbia”.
    Per il M5S “è giunto il momento di passare a un livello successivo. È il momento dell’Evoluzione. Con chi ci sta. Con chi non rema contro. E spero che il Presidente Conte possa far parte di un progetto di rinnovamento che non può più aspettare”. Lo scrive su instagram il presidente della commissione Ue Sergio Battelli. “Voglio un Movimento che non finisca per incartarsi in uno sterile conteggio di “like” sui social. Un Movimento che riesca ad attirare e attrarre sempre più persone non attraverso l’associazione Rousseau, che si è rivelata più una zavorra tecnica e politica che un valido supporto all’attività”, aggiunge.
    “Chiamatela come volete: rivoluzione, involuzione ma per me resta sempre e soltanto evoluzione. Un concetto che talvolta non piace e non viene accettato da tutti per timore di contaminarsi con la realtà, per la paura di perdere di vista i proprio principi. Eppure l’evoluzione è un concetto naturale: così come l’essere umano si è evoluto per affrontare nel migliore dei modi la vita, un movimento politico deve evolversi per affrontare la vita politica e un mondo che cambia rapidamente. Chi non accetta questo passaggio, l’evoluzione in una società che corre a velocità folle, ha due scenari davanti a sé: accettare di farsi da parte o, in alternativa, scomparire”, spiega Battelli parlando di un Movimento che attragga persone “semplicemente aggregando fisicamente e coinvolgendo tutto il tessuto sociale del Paese intorno a temi, motivazioni, traguardi, a una visione. Penso a un grande progetto per guardare al futuro partendo dal nostro dna e recuperando quegli stimoli che ruotano attorno a tecnologia, ricerca, sviluppo e ambiente. E non è un caso che siano gli stessi pilastri che costituiscono il ‘Next Generation Ue'”. “Il M5S ha fatto tanto quando è stato all’opposizione, continuerà a farlo come forza di governo ma è giunto il momento di passare a un livello successivo. Qualcuno non sarà d’accordo, qualcun altro sceglierà di percorrere altre strade ma credo sia indispensabile ammettere a noi stessi di essere cresciuti, di aver capito cosa voglia dire prendersi delle responsabilità partendo dal riconoscimento degli errori commessi per superarli”, conclude.
       

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    Covid: Salvini contro le chiusure a Pasqua: 'Irrispettoso per gli italiani'. Zingaretti: 'Risolva i problemi, non li cavalchi. E' tempo di una rigenerazione del Pd'

    Nuovo botta e risposta tra Lega e Pd sulle misure per il contenimento del Covid. Dopo che ieri in Aula il ministro Roberto Speranza ha spiegato che non ci sono le condizioni per allentamenti e ha fatto sapere che il prossimo Dpm conterrà indicazioni fino al 6 marzo e dunque anche la Pasqua, il leader del Carroccio è andato all’attacco: “Mi rifiuto di pensare – ha detto entrando al Senato – ad altre settimane e altri mesi, addirittura di chiusura e di paura. Se ci sono situazioni locali a rischio, si intervenga a livello locale. Però parlare già oggi di una Pasqua chiusi in casa non mi sembra rispettoso degli italiani”. “La parola al buon senso – ha premesso – I sindaci di tutta Italia e di tutti i colori politici chiedono di riavviare alcune attività economiche, sociali, imprenditoriali che non comportano alcun rischio”. Salvini ha ribadito la necessità per il ministro della Salute di un cambio di passo. “Lo aiuteremo a offrire questa discontinuità. Siamo già al lavoro per aiutarlo”.
    A difendere le misure più ‘rigoriste’ è sceso in campo il segretario Dem Nicola Zingaretti. “Vedo che, sulla pandemia – ha scritto su Facebook – Salvini purtroppo continua a sbagliare e rischia di portare fuori strada l’Italia. Prima sono state le mascherine, che erano inutili, ora, cavalcando la stanchezza di tutti, si attaccano le regole per la Pasqua. Quello che è irrispettoso per gli italiani e gli imprenditori è mettere a rischio le loro vite e prolungare all’infinito la pandemia e quindi la possibilità di avere la ripresa economica. Buon senso e coerenza è avere una linea indicata dal Governo e rispettarla. Così si sta in una maggioranza e si danno certezze alle persone. I problemi si risolvono, non si cavalcano”.
    “Il 13 e il 14 marzo abbiamo deciso di convocare l’assemblea nazionale per aprire una discussione sul futuro dell’Italia, il ruolo del Pd dopo la formazione del governo Draghi e quanto ci aspetta nei prossimi anni. E’ il tempo di una rigenerazione del Partito democratico”. Lo dice Nicola Zingaretti aprendo la direzione Pd.
    La campagna di vaccinazione dal Covid “può ancora accelerare”, avrebbe detto intanto, a quanto viene riferito, il ministro della Salute Roberto Speranza nell’incontro con le Regioni.
    Durante la riunione la ministra Mariastella Gelmini ha spiegato che le chiusure saranno posticipate al lunedì e domani ci sarà la bozza del nuovo provvedimento.