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    M5s, espulsi tre deputati dal gruppo: Romaniello, Ehm e Suriano

    Sono in totale tre, si apprende da fonti parlamentari, gli espulsi dal gruppo M5S alla Camera. Oltre al deputato Cristian Romaniello, che figurava tra quanti, in occasione della fiducia a Draghi, non avevano partecipato alla votazione pur non avendo giustificato la loro assenza, sono infatti stati espulsi anche Yana Ehm e Simona Suriano.
    “La loro posizione – spiegano le stesse fonti – sarebbe infatti assimilabile a quella di chi ha votato contro e si è astenuto in occasione della fiducia al governo Draghi. In particolare le loro stesse dichiarazioni pubbliche hanno tolto ogni dubbio a proposito delle ragioni delle loro assenze durante il voto”.
    “Siamo 13 deputati espulsi dal M5s per la loro posizione sul governo Draghi. Noi nasciamo come opposizione di questo governo e in opposizione ai principi fondanti di un governo tecnico ma siamo una componente inclusiva, aperta ai chi non vuole morire moderato: siamo moderati nei modi e nei termini ma radicali nelle idee”. Lo dice il deputato ex M5s Andrea Colletti presentando alla Camera la nuova componete L’Alternativa c’è e il suo manifesto “di principi ed obiettivi che vogliamo perseguire dentro e fuori il Parlamento, con le realtà sociali che vorranno fare questo percorso al nostro fianco”.
    “Un reintegro da espulsi? Il problema non si pone: fino a che il M5s si pone come maggioranza del governo Draghi, rientrare per noi sarebbe una contraddizione in termini”, ribadisce Colletti che aggiunge: “Noi non abbiamo bisogno di leader: Di Battista è una persona che si dà molto da fare e noi siamo aperti a tutti quelli che si ritrovano nel manifesto, si chiamino Di Battista o in un altro modo”.
    E Di Battista su Instragam, rispondendo ad un utente che gli chiedeva di tornare nel M5S ora che c’è anche l’ex premier, scrive: “Rispetto totale per Conte. Ma io ho lasciato il M5S non per l’assenza di Conte. Ma per la presenza al governo con Draghi, Pd, Berlusconi, Salvini, Bonino, Brunetta, Gelmini etc, etc. Conte sapete bene che l’ho sostenuto eccome (il mio No totale e mai cambiato al governo era il miglior modo di sostenere Conte) ma per me contano le linee politiche. Io, lo dico con la massima serenità, non ho nulla a che vedere con un Movimento che fa parte del governo dell’assembramento pericoloso”.
       

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    ALLE 18:45 CONFERENZA STAMPA GELMINI-SPERANZA SU DPCM

    (ANSA) – ROMA, 02 MAR – “Sarà possibile l’accesso, nel cortile interno di Palazzo Chigi, fino a un massimo di 25 giornalisti in presenza, suddivisi per tipologia di media: agenzie, televisioni, carta stampata, radio e online. In collaborazione con l’Associazione Stampa parlamentare, le richieste di accredito potranno essere inviate alla mail info@stampaparlamentare.it specificando: nome, cognome, data e luogo di nascita, testata, indirizzo e-mail e contatto telefonico cellulare entro le ore 16.30. Saranno accolte le prime prenotazioni in ordine temporale di arrivo per categoria, fermo restando il criterio di rotazione per le prossime conferenze stampa. Per ulteriori richieste e chiarimenti: Sala Stampa di Palazzo Chigi 06 67793566”, spiega la nota della presidenza del Consiglio. (ANSA).   

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    Covid: incontro Curcio-Figliuolo

     Incontro questa mattina tra il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il nuovo commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. I due, secondo quanto si apprende, avrebbero fatto un primo punto della situazione anche alla luce della richiesta del premier Mario Draghi di un nuovo piano per i vaccini    

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    Covid: Lombardia, variante inglese per 64% dei positivi

    (ANSA) – MILANO, 02 MAR – “Dall’ultimo survey, che si è concluso il primo marzo, dalle analisi delle varianti su tamponi positivi estratti causalmente realizzate dai laboratori lombardi, si evidenzia che la variante inglese è pari al 64% del campionamento su base regionale. Tra i vari laboratori che hanno partecipato si osserva un range che varia dal 43% all’86%”. Lo ha detto il vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, nel corso di una comunicazione in Aula del Consiglio Regionale sugli sviluppo dell’emergenza Covid.    “Complessivamente, dall’inizio delle attività di genotipizzazione, – ha spiegato Moratti – sono stati analizzati 2.023 campioni e identificati 978 casi di variante, pari al 48%, di cui: 18 sudafricane, 10 brasiliane, 578 inglesi e 372 compatibili con una delle tre varianti” ha aggiunto Letizia Moratti. (ANSA).   

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    Covid:Lombardia, Fontana incontra sindaci arancio rafforzato

    (ANSA) – MILANO, 02 MAR – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha incontrato oggi una rappresentanza di sindaci della provincia di Milano che, in base all’ordinanza firmata ieri sera, sono stati collocati in ‘zona arancione rafforzata’. All’appuntamento era presente anche l’assessore regionale agli Enti locali, Massimo Sertori.    “Si è trattato di un confronto utile e pacato – ha spiegato il presidente Fontana, dopo aver ascoltato i sindaci di Liscate, Melzo, Rodano, Truccazzano e Vignate – durante il quale ho spiegato loro di aver comunicato la decisione di ieri sera ai soggetti istituzionali competenti, in primis l’Anci Lombardia (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Prefetture”. “Ci siamo lasciati – ha concluso Fontana – con la consapevolezza che, anche alla luce della difficoltà del momento, la collaborazione reciproca debba essere costante e per quanto possibile rinforzata”. I sindaci avevano inscenato un presidio fuori da Palazzo Lombardia, per protestare contro il metodo utilizzato dalla Giunta Fontana per informare le amministrazioni interessate.    “Abbiamo ricevuto una telefonata ieri sera alle 21.30 dal direttore generale dell’Ats Bergamaschi, che comunicava che il Comune era passato in zona arancione rafforzata – aveva spiegato Franco De Gregorio, sindaco di Truccazzano -. Penso che ci sia mancanza di correttezza istituzionale perché lo abbiamo saputo tramite una telefonata, mentre sui media era già comparsa l’ordinanza della Regione. Credo che un minimo di rispetto istituzionale verso i sindaci e verso i cittadini stessi sia dovuto”. (ANSA).   

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    Vaccini: Bolzano, entro marzo tutti gli over 80

    (ANSA) – BOLZANO, 02 MAR – In Alto Adige sta procedendo la vaccinazione degli over 80. Entro il mese di marzo tutti coloro che hanno fatto richiesta saranno vaccinati. L’annuncio è stato fatto dall’assessore alla sanità Thomas Widmann.    Dei 29.000 over 80enni oltre 13.000 hanno ricevuto la prima dose e 7.300 anche il richiamo. Ancora a marzo – ha aggiunto Widmann – si inizierà con i ‘quasi 80enni’.    “Vediamo già un lieve calo della curva degli over 80enni positivi. Proseguendo con le vaccinazioni e con l’arrivo della stagione calda diminuirà la pressione sugli ospedali”, ha detto Widmann.    Per quanto riguarda invece i vaccini AstraZeneca, la Provincia di Bolzano ha deciso di puntare sul maggior numero possibile di prime vaccinazioni e di effettuare, come in Inghilterra, il richiamo solo entro 12 settimane. Prosegue così la vaccinazione del personale scolastico e a marzo sì inizierà con le forze dell’ordine e la protezione civile. (ANSA).   

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    Covid, atteso per oggi il Dpcm. Vertice tra Draghi, ministri, esperti del Cts

     A Palazzo Chigi la riunione della cabina di regia del presidente del Consiglio Mario Draghi con i ministri e gli esperti in vista del varo del nuovo Dpcm con le misure anti contagio da Covid, atteso in giornata.
    Alla riunione hanno preso parte i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Daniele Franco, Patrizio Bianchi, Giancarlo Giorgetti, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti. Sono presenti il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli.
    Nella cabina di regia sarebbe stata espressa preoccupazione per l’alta contagiosità delle varianti Covid, si apprende da diverse fonti di governo al termine della riunione. 
    Sul provvedimento, inoltre, è in programma alle 12 una riunione dei ministri Speranza e Gelmini con le Regioni. 

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    Verso ristori nazionali a zone rosse 'locali'

    (ANSA) – PERUGIA, 02 MAR – Ristori nazionali per le attività che si trovano nelle zone rosse decise a livello locale per limitare i contagi Covid è il provvedimento che potrebbe essere inserito nel prossimo Dpcm. Lo apprende l’ANSA. A sollecitare il provvedimento era stata nei giorni scorsi la Regione Umbria con una lettera al Governo della presidente Donatella Tesei. Poi, seguita dalle altre, nella Conferenza Stato-Regioni.    Tra le misure che si profilano, la didattica a distanza per tutte le scuole nelle regioni ‘rosse’ e anche nei territori (provincie o comuni) ad alta incidenza di contagi (250 casi su 100 mila abitanti). (ANSA).