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    Insulti e minacce a Mattarella via social, 10 indagati

    Sono dieci le persone indagate dalla Procura di Roma nell’ ambito dell’inchiesta avviata dopo le minacce e gli insulti via social ai danni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La Polizia di Stato con personale della Polizia Postale e delle Digos territorialmente competenti ha effettuato perquisizioni personali, locali e informatiche a carico di dieci soggetti “residenti in varie località del territorio nazionale per aver avuto un ruolo significativo nella campagna d’odio – è detto in una nota della Polizia – veicolata sul web anche attraverso gravi minacce, nei confronti di numerose figure istituzionali ed in particolar modo del Presidente della Repubblica, soprattutto a seguito delle misure adottate per il contenimento della pandemia”.
    L’attività di approfondimento investigativo “ha consentito di acquisire rilevanti indizi nei confronti degli odierni indagati”.

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    Cingolani, 80 miliardi in 5 anni per decarbonizzazione

    “Il piano di ripresa italiano allocherà 80 miliardi di euro in 5 anni in progetti verdi che riguardino una accelerazione della de-carbonizzazione, con riduzioni che potranno arrivare sicuramente al 55%, puntando al 60% delle emissioni al 2030”. Lo ha detto il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel corso di una conversazione telefonica ieri con l’Inviato Speciale per il Clima del Presidente degli Stati Uniti, John Kerry, attualmente in Europa al termine di un tour che lo ha portato a Londra, Bruxelles e Parigi. Lo rende noto il Ministero con un comunicato. 
    Queste riduzioni delle emissioni (rispetto ai livelli del 1990) secondo Cingolani avverranno grazie a “Recovery Fund, massicci investimenti in nuove tecnologie, una forte spinta all’idrogeno verde e blu, una trasformazione radicale del settore dell’acciaio in senso sostenibile, scommessa su mobilità e trasporti sostenibili, stimolo all’autoproduzione di energia nel settore agricolo e accrescimento del contributo dell’agricoltura al contrasto del cambiamento climatico, rilancio della riforestazione quale strumento nell’ottica di carbon capture, varo di un ambizioso programma di monitoraggio delle criticità del Paese con un sistema innovativo di osservazione integrato tramite satelliti, droni e sensori a terra”. Cingolani ha poi confermato l’esigenza di puntare all’adozione di raccomandazioni condivise per la ripresa sostenibile con un impegno a una determinata percentuale di spesa verde, sul modello e possibilmente nell’ammontare di EU Next Generation. Ha quindi confermato che l’Italia si è già dotata di una strategia a lungo termine per la neutralità climatica al 2050, dando appuntamento all’Inviato Speciale al G20 di Napoli e alla PRE COP di Milano. Il Ministro Cingolani ha sottolineato la radicata tradizione di protezione dell’ambiente in Europa e in Italia, base per sviluppare ulteriormente la collaborazione con gli Stati Uniti al fine di accrescere l’ambizione globale: “L’approccio “glocal” – ha argomentato – induce a spingere per la presa di coscienza del legame tra azioni e sforzi locali da un lato e benefici globali dall’altro, elevando clima e ambiente a beni comuni riconosciuti universalmente, a beneficio di tutti e soprattutto delle future generazioni, in una logica di pianeta sano e di giusta transizione”.   

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    Mattarella conferisce attestati Alfiere a 28 giovani

    Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 28 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che nel 2020 si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia. Lo rende noto il Quirinale.    Accanto ai 28 Attestati d’onore sono state assegnate anche tre targhe per azioni collettive, che traggono anch’esse ispirazione dai valori di altruismo e dal profondo senso di responsabilità, in questo periodo di emergenza sanitaria. 

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    Lega: altro rinvio processo Milano a Centemero, va a ottobre

    (ANSA) – MILANO, 11 MAR – Ennesimo rinvio per il processo milanese, mai iniziato di fatto, al tesoriere della Lega e deputato Giulio Centemero per un presunto finanziamento illecito da 40mila euro concordato, tra il 2015 e il 2016, con il patron di Esselunga Bernardo Caprotti (morto nel 2016). E’ stato aggiornato a distanza di quasi 7 mesi, al prossimo 6 ottobre, perché il presidente del collegio dell’undicesima sezione penale sarà applicato al Tribunale di Lodi.    La prima data del processo era stata fissata per lo scorso 16 luglio e poi ci sono stati diversi rinvii fino all’udienza di oggi nella quale è stato dato atto che la presidente Maria Idria Gurgo di Castelmenardo non potrà seguire il procedimento, aggiornato ad ottobre. Quello di oggi è il quarto rinvio dall’estate scorsa.    Secondo le indagini dei pm di Milano Stefano Civardi e Gianluca Prisco, il presunto finanziamento illecito doveva andare all’associazione ‘Più voci’, di cui Centemero era legale rappresentante, ma sarebbe arrivato al Carroccio per rimpinguare le casse di Radio Padania.    Il dipartimento guidato dall’aggiunto Maurizio Romanelli aveva chiesto la citazione diretta a giudizio per Centemero, finito anche indagato nell’inchiesta romana su un presunto finanziamento illecito da 250mila euro, sempre all’associazione ‘Più voci’, da parte dell’imprenditore romano Luca Parnasi.    (ANSA).   

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    Torino: Salizzoni si ritira, su di me troppe riserve

    (ANSA) – TORINO, 11 MAR – Mauro Salizzoni si ritira dalla corsa alla candidatura a sindaco di Torino per il centrosinistra. L’annuncio in una lettera in cui il vicepresidente del Consiglio regionale spiega che di fronte ad alcune riserve espresse in questi mesi “da alcune forze politiche, in particolare dentro il Pd”, e “in assenza di un ampio accordo sul mio nome”, non intende “essere di intralcio e preferisco farmi da parte”.    “Mesi fa – ricorda Salizzoni, medico di fama internazionale famoso in tutto il mondo per i suoi trapianti – avevo accolto l’invito, ricevuto da più parti, di mettermi a disposizione del centrosinistra per candidarmi a essere il nuovo sindaco di Torino. Certo la politica ha le sue regole e le sue dinamiche.    Lo sappiamo. È a tutti evidente come sia difficile giungere ad una ‘sintesi’ sui diversi nomi in campo e come molte siano le variabili da considerare. Infatti – osserva – proprio il mio profilo, umano, professionale e di passione civile, che viene visto da molte persone come un fattore di rinnovamento per la politica e per le sorti del nostro territorio, è stato ritenuto da alcune forze politiche (in particolare dentro il Pd) come l’elemento di debolezza di una candidatura che non sarebbe adeguata a governare una città complessa”.    Salizzoni auspica “che la scelta del candidato o candidata avvenga coinvolgendo tutte le istanze del centrosinistra torinese, garantisca l’unità della coalizione con una grande apertura alla società civile e alle tante competenze presenti nella nostra società”. (ANSA).   

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    Covid: Decaro, aumento contagi, aspettiamo nuove restrizioni

    (ANSA) – BARI, 11 MAR – “Il Governo nelle prossime ore credo che prenderà dei provvedimenti rispetto alla situazione che sta peggiorando in tutta Italia. Ormai il suono delle ambulanze in città tende ad aumentare come è successo nel periodo del lockdown dell’anno scorso. Siamo preoccupati per quello che potrà accadere, questa è la fase in cui la curva sta salendo”.    Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, in una diretta facebook che ha fatto ieri sera “ad un anno dal primo lockdown”.    “Mi arrivano telefonate, dalla zona di Brescia, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana, di tanti colleghi – ha detto Decaro – che vedono all’interno degli ospedali un tasso di occupazione dei reparti Covid e delle terapie intensive che tendono ad aumentare, come a Bari, dove in pochi giorni siamo arrivati a 3.600 contagiati in città”.    “Non so cosa ci dirà il Governo, perché la variante inglese sta portando ad un aumento di contagi in tutto il nostro Paese – ha detto ancora il presidente Anci – , quindi ho paura che si saranno ulteriori restrizioni che sono necessarie per evitare che tante persone possano perdere la vita quando si intasano i reparti di terapia intensiva”. (ANSA).   

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    Bozza piano vaccini: per fasce età dopo over 80, prof, fragili

    Terminare la vaccinazione degli over 80, delle categorie dei docenti e delle varie forze dell’ordine, poi proseguire con i pazienti estremamente fragili – a cui va somministrato il vaccino Rmna all’interno dei centri ospedalieri – e poi andare avanti per fasce di età decrescenti. Per la vaccinazione di massa sono previste le somministrazioni del vaccino nelle stesse strutture degli ambienti di lavoro. Saranno le aziende, eventualmente, a poterne fare richiesta. E’ quanto prevede la bozza del nuovo Piano vaccini, secondo quanto riferito da una fonte che ha collaborato al dossier.
      “Verranno aggiornate le raccomandazioni che stabiliscono le priorità nell’accesso ai vaccini, e saranno esplicitate, tra le categorie con accesso prioritario, quelle delle persone con disabilità grave riconosciute ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104”. Ad annunciarlo è il ministro per le disabilità, Erika Stefani, che aggiunge: “Occorre trovare soluzioni per le difficoltà connesse all’uso delle mascherine per le persone sorde e per chi ha necessità di leggere il labiale. Mi sono attivata affinché le mascherine trasparenti, omologate recentemente, siano inserite nei canali di distribuzione gestiti dal commissario straordinario per l’emergenza. Ho segnalato questo al generale Figliuolo che mi ha garantito di aver già disposto gli atti per acquisire questi dispositivi”.
     “La campagna di vaccinazione è la chiave per uscire da questa pandemia – dichiara il ministro Roberto Speranza – abbiamo scelto di iniziare a proteggere il nostro personale sanitario, Rsa e anziani over 80, i più colpiti dalla malattia. La priorità va alle persone con disabilità grave e patologie critiche”.
       E intanto sul fronte delle vaccinazioni si muove anche l’Europa. “La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato di aver negoziato l’acquisto di ulteriori 4 milioni di dosi di vaccino con le aziende produttrici (a partire da BioNTech-Pfizer), oltre a quanto già previsto nel programma di consegna relativo al primo trimestre 2021. Per l’Italia – precisano fonti di palazzo Chigi – ciò equivale ad una quota aggiuntiva di 532mila dosi che saranno consegnate nelle ultime due settimane di marzo e che aiuteranno ad affrontare l’emergere di nuovi contagi e varianti”. 
    Confindustria “in attesa delle determinazioni e dei protocolli specifici che la gestione commissariale straordinaria ha annunciato alle parti sociali, ha intanto avviato una ricognizione sull’intero sistema associativo. Le associazioni di tutto il territorio nazionale hanno ricevuto un questionario volto a identificare le imprese concretamente disponibili alla funzione di “fabbriche di comunità”, quindi idonee per essere configurate come siti vaccinali e moltiplicare così quelli già attivi nel nostro Paese”. Lo annuncia Confindustria.