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    Dimissioni e sfiducia, decade sindaco di Spoleto

    (ANSA) – SPOLETO (PERUGIA), 11 MAR – Prima le dimissioni poi la sfiducia approvata dal Consiglio comunale: Umberto de Augustinis è decaduto da sindaco di Spoleto dove ha guidato una Giunta di centro-destra. Espressione della lista civica Laboratorio Spoleto, è stato sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.    Dopo le dimissioni presentate dal sindaco nel corso della seduta odierna del Consiglio è stato respinto a maggioranza il possibile rinvio della discussione a venerdì. I consiglieri comunali hanno quindi approvato la mozione di sfiducia con 15 voti favorevoli e un astenuto.    Il Comune spiega che l’esito della votazione comporta “l’immediata decadenza del sindaco e della Giunta e la nomina, in via provvisoria, del commissario”.    Come previsto dall’art. 141 del Testo unico degli enti locali con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno, verrà ora sciolto il Consiglio comunale.    Con lo stesso decreto sarà nominato in via definitiva il commissario cui sono attribuiti tutti i poteri spettanti al Consiglio, alla Giunta e al sindaco in attesa del primo turno utile per le elezioni. (ANSA).   

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    Lazio: Crimi, c'è ok di Grillo, voto iscritti appena possibile

    “Nei momenti più importanti della nostra evoluzione, sono sempre stati gli iscritti a determinare le scelte del MoVimento” e “le votazioni sostenute fin qui ci hanno sempre conferito un mandato chiaro: esserci, partecipare, incidere, lavorare non per il bene del MoVimento, ma per il bene dei cittadini, anche sostenendo alleanze con altre forze politiche”. Così Vito Crimi in un post del M5s. “Acquisito il parere favorevole del nostro Garante Beppe Grillo, ho approvato la proposta di partecipazione del MoVimento 5 Stelle al governo della Regione Lazio.Tale scelta sarà anche sottoposta al voto degli iscritti non appena sarà possibile”.”Anche nel Lazio inizia il cammino verso la transizione ecologica”. “In ogni scelta che ha compiuto, il MoVimento 5 Stelle ha sempre messo i temi, gli obiettivi e gli interessi dei cittadini davanti a tutto” e “ora ci apprestiamo a compiere un altro importante passo: contribuire al governo della Regione Lazio, con l’obiettivo di realizzare un programma condiviso, frutto della convergenza di proposte e idee maturata in questi anni”. Questa scelta “arriva a seguito del percorso comune che il MoVimento ha condiviso in questi anni con la giunta del presidente Zingaretti” su temi specifici.     

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    Pd: Letta arrivato a Roma: 'Domani sciolgo la riserva'. Zingaretti, soluzione più forte per rilancio sfida

    “Ora sono convinto che la soluzione più forte ed autorevole per prendere il testimone della Segreteria sia Enrico Letta. La sua forza e autorevolezza sono la migliore garanzia per un rilancio della nostra sfida di grande partito popolare, vicino alle persone e non alle polemiche. Promotore di un progetto per l’Italia e l’Europa e baricentro di qualsiasi alternativa alle destre. Tutto il sistema politico italiano sta ridefinendosi. Il Pd con Letta definirà un suo profilo adeguato e competitivo”. Così Nicola Zingaretti su fb.”Domani sciolgo la riserva’. Lo ha detto Enrico Letta appena arrivato a Roma. L’ex premier, chiamato a scogliere la riserva sulla candidatura alla segreteria del Pd, è sbarcato all’aeroporto di Fiumicino alle 14.30con un volo di linea Alitalia da Parigi.
    Venerdì a mezzogiorno, dunque, il Pd potrebbe avere il suo nuovo segretario, che l’Assemblea nazionale di domenica sancirebbe con un voto quasi unanime. Letta ha infatti annunciato che entro 48 ore scioglierà la riserva sulle richieste di candidarsi alla guida del Pd.
    Il nodo che ha spinto l’ex premier ad attendere è costituito dall’ampiezza della base che lo sosterrà all’Assemblea, visto che a questo appuntamento intende presentarsi non come semplice traghettatore verso un “congresso conta” da tenersi entro pochi mesi, bensì come segretario a tutti gli effetti, senza limiti temporali al suo mandato se non quelli dello statuto, che si impegna ad aprire una fase costituente per il Partito per il suo rinnovamento. “Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo – ha scritto su Twitter Letta – Ho il Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48ore per riflettere bene. E poi decidere”.
    In effetti appena domenica, sempre sui social, lo stesso Letta aveva escluso un suo ritorno in campo. Ma Dario Franceschini e Nicola Zingaretti sembrano i più decisi a sostenere il suo arrivo. L’argomento usato è che il suo nome sarebbe stato quello più unitario, quello con più possibilità di tirar fuori il Pd dalla “palude” in cui è finito. Se il primo ha optato per la riservatezza, il secondo ha fatto capire il proprio orientamento attraverso le dichiarazioni di alcuni dirigenti a lui vicini che hanno incoraggiato Letta a sciogliere la riserva e tutte le correnti a dargli l’appoggio. Certo, Goffredo Bettini, affermando di non “avere preclusioni” verso Letta, ha lasciato intendere di non essere tra gli artefici dell’operazione, tanto è vero che ha insistito che al partito servirà comunque “un chiarimento” politico tra le sue varie anime. “Chiarimento” che si traduce con la parola congresso, che era quello che chiedeva Base Riformista, che con Letta candidato è rimasta spiazzata. E’ infatti chiaro che l’allievo prediletto di Beniamino Andreatta accetterebbe solo di fare il segretario a pieno titolo, con la scadenza al 2023 prevista dallo Statuto, così da guidare i Dem non solo alle amministrative di ottobre, ma anche nelle trattative di gennaio 2022 per l’elezione del Presidente della Repubblica. Invece, da Base Riformista è arrivato il sì a Letta, ma con la precisazione di Andrea Marcucci e Alessia Morani che occorrerebbe comunque un congresso in autunno.

       

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    Orlando: 'Direzione è proroga blocco licenziamenti'

    “Andiamo nella direzione di una proroga del blocco dei licenziamenti, che però per i lavoratori che dispongondo di strumenti ordinari sarà legata ad un termine che sarà definitivo; per coloro non coperti da strumenti ordinari sarà agganciata alla riforma degli ammortizzatori sociali”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, in audizione alla commissione Lavoro del Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero. 
    “Il primo intervento” da realizzare “è la riforma degli ammortizzatori sociali in una direzione di universalismo e semplificazione”, tema su cui si “è già aperto il confronto con le parti sociali”, che punti ad un “accesso più rapido al sostegno” e ad una “estensione della protezione”, indipendemente dal settore e dalla dimensione dell’impresa. La riforma “deve essere strettamente connessa ad una riforma delle politiche attive del lavoro”, aggiunge.
    Bisogna “affrontare con urgenza la sfida della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, per la quale abbiamo predisposto una intesa con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, che utilizzi anche i medici aziendali nella somministrazione dei vaccini. C’è già un gruppo tecnico che sta lavorando per la predisposizione dei protocolli”. 
    Dalle comunicazioni obbigatorie del ministero del Lavoro a gennaio risultano “oltre 100 mila posizioni lavorative in meno occupate da donne rispetto a quelle occupate da uomini”. Nel corso del 2020, sottolinea, “sono andati accrescendosi anche i differenziali di genere nei tassi di attività, sostanzialmente annullando i progressi fatti registrare nei tre anni precedenti. E’ l’effetto di accresciute difficoltà di conciliazione con i carichi familiari nel corso della pandemia”.

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    Matteo e Alice, i giovani alfieri anti-Covid

    “Questa esperienza mi ha insegnato che tutti possono dare una mano, non avrei mai pensato di poter essere utile in una situazione del genere. Mi confrontavo con persone anche più grandi di me, che mi hanno insegnato delle cose'”. Matteo Zini ha 15 anni, è al secondo anno dell’istituto professionale Sirani di Bologna, nel tempo libero pratica softair e tifa Bologna calcio.    Ma si impegna anche nella Croce Rossa. Ha iniziato a gennaio 2020, poche settimane prima che il Coronavirus sconvolgesse la vita degli italiani. E da volontario ha combattuto il virus al suo posto: “Durante il lockdown ho fatto circa duemila chiamate agli over 65 del territorio: i recapiti ce li forniva il Comune di Bologna. Chiedevo come stavano, se avevano sintomi riconducibili al Covid, se avevano bisogno di visite specialistiche e davo le informazioni sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e sulle buone norme da tenere nel lockdown”.    Matteo è uno dei 28 giovani a cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito, oggi, l’attestato d’onore di ‘Alfiere della Repubblica’: “L’ho saputo stamattina, per me è stata una cosa improvvisa. Ho provato grande gioia, ero sorpreso”, ammette. Sul perché un ragazzo di 15 anni si lanci nel volontariato non ha dubbi: “Alla mia età si è sempre in cerca di nuove esperienze: per me l’esperienza del volontariato è bellissima, ti insegna tante cose. Puoi conoscere persone nuove, anche più grandi di te, e fare amicizia”.   
    Alice Chiozza, tre anni in più, è una scout dell’Agesci di Piacenza. Frequenta il quinto anno del liceo scientifico Gioia e affronterà la maturità tra pochi mesi, ma un primo attestato ce l’ha già: anche lei come Matteo è stata premiata da Mattarella per il suo impegno nella primavera di un anno fa. “Non me lo aspettavo proprio – assicura – per me rappresenta un motivo in più per continuare a servire come scout”. All’epoca, spiega Alice, “ero minorenne, non potevo fare servizio sul campo. Ho aiutato Nicola Barbieri, l’allora referente degli scout piacentini con la Protezione civile, a inserire i dati degli scout maggiorenni che agivano sul campo e a gestire i loro turni”. Diciotto anni, la maturità davanti, nessun dubbio sulla scelta di sacrificare parte del proprio tempo per il prossimo: “Sono scout dalla terza elementare. Sono sempre cresciuta in un ambiente in cui mi hanno insegnato il valore di mettermi al servizio della comunità. È una cosa che fa parte di me da quando ero piccola, anche i miei genitori sono volontari. E il volontariato ti dà sempre qualcosa indietro”.    

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    Roma: Salvini, insisterò su candidatura Bertolaso

    “Si vota in autunno e noi ci stiamo preparando: stamattina ho parlato con Bertolaso. E’ certo che se riuscirà a mettere in sicurezza la salute dei lombardi, in autunno si può occupare della vita dei cittadini della Capitale”.”Guido Bertolaso da persona seria qual è diceva che se si sarebbe votato a maggio, essendo già impegnato in Lombardia, non avrebbe potuto fare due cose insieme. Ma se il piano vaccinale si conclude presto, con lui possiamo andare avanti su Roma. Poi non voglio forzarlo. Abodi persona stimabile, ma mi permetterò di insistere con Bertolaso, una personalità concreta e rapida”. Così il il leader della Lega, Matteo Salvini, ribadendo la sua volontà di candidare Guido Bertolaso a sindaco di Roma.    

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    Covid: assessore E-R, mi aspetto regione tutta zona rossa

    (ANSA) – BOLOGNA, 11 MAR – “Coi dati che stanno emergendo” che passi tutta la regione in zona rossa “è nelle cose”. Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Salute in Emilia-Romagna Raffaele Donini, a Timeline su Skytg24, ricordando i provvedimenti regionali che hanno già aumentato le restrizioni per Modena, Bologna e la Romagna, mentre il resto delle province è ancora arancione, a parte Reggio Emilia che è arancione scuro.    “L’incidenza dei casi è sopra 250 per 100mila abitanti per settimana e nei reparti abbiamo una saturazione al 45% in terapia intensiva e 49% nei reparti covid covid”. (ANSA).   

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    Lazio: sprint su rimpasto con M5s, a breve 2 ingressi

    Si avvicina l’ingresso dei 5 stelle nella giunta a trazione dem di Nicola Zingaretti. Le new entry sarebbero due donne con delle deleghe già definite: Roberta Lombardi, alla transizione ecologica e trasformazione digitale, e Valentina Corrado, agli enti locali, turismo e semplificazione amministrativa.
    Sarebbe in bilico, a quanto filtra, la consultazione su Rousseau e il rimpasto potrebbe avvenire a breve, tra questa e la prossima settimana.