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    Sardegna bianca: seconde case, semaforo rosso di Solinas

    (ANSA) – CAGLIARI, 17 MAR – La Sardegna, unica Regione
    italiana in zona bianca, ha scelto la linea dura: i proprietari
    di seconde case non residenti possono entrare solo per
    comprovate esigenze lavorative o motivi di salute e comunque
    presentando la certificazione di vaccinazione avvenuta o di
    negatività al tampone. L’ordinanza adottata dal presidente
    Solinas, valida da domani 18 marzo al 6 aprile, è sulla scia di
    quelle della Valle d’Aosta e dell’Alto Adige che da subito
    avevano emanato un provvedimento restrittivo rispetto al
    decrreto del Governo. Sino all’ultimo la Regione era pronta per
    un’ordinanza che si limitava a inasprire i controlli agli
    arrivi. (ANSA).   

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    Bertolaso: 'non mi candiderò a sindaco di Roma, abbiamo già dato'

     “Non mi candiderò a sindaco di Roma. Sono qui in Lombardia, sto facendo il vaccinatore, mi pare che basti e avanzi. Per il resto abbiamo già dato”. Dall’hub di CremonaFiere, Guido Bertolaso ha ribadito la sua indisponibilità a scendere in campo come candidato sindaco del centrodestra.    Anche nelle ultime ore il suo nome è circolato con insistenza, oggetto dei pressing da parte di Forza Italia e Lega e delle perplessità di Fratelli d’Italia.    

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    Covid: Sala, su chiusura scuole abbiamo esagerato

    (ANSA) – MILANO, 17 MAR – “Abbiamo esagerato e stiamo
    esagerando sul tema della chiusura delle scuole, non possiamo
    non vedere il disagio che i ragazzi hanno, si stanno sviluppando
    patologie gravissime da disagio”. Così il sindaco di Milano,
    Giuseppe Sala, ha parlato della chiusura delle scuole dovuta
    all’aumento dei contagi da Covid nel corso di un evento online
    con Carlo Calenda, dedicato al tema del Recovery Fund.   
    “Noi stiamo chiedendo un po’ troppo e abbiamo esagerato con
    la Dad”, ha concluso. (ANSA).   

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    Ok definitivo a ddl per la giornata in memoria delle vittime del Covid

    E’ stato approvato all’unanimità il disegno di legge che istituisce la giornata nazionale per le vittime del Covid, che verrà celebrata ogni anno il 18 marzo. Così ha votato la commissione Affari costituzionali del Senato, in sede deliberante, dopo aver ottenuto il parere favorevole della commissione Bilancio su un emendamento ‘tecnico’, ultimo step prima dell’ok definitivo. Il passaggio alla sede deliberante era stato chiesto ieri alla conferenza dei capigruppo per ‘bypassare’ di fatto l’esame in Aula.
    “Giovedì 18marzo, in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da #Covid19, la Presidenza del Consiglio ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici”, rende noto Palazzo Chigi.
    Il presidente del Consiglio Mario Draghi parteciperà domani a Bergamo alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus. Alle ore 11 verrà deposta una corona di di fiori al Cimitero monumentale della città. Alle ore 11:15, al Parco Martin Lutero alla Trucca si svolgerà l’inaugurazione del Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi. Durante la cerimonia sono previsti saluti e interventi istituzionali.

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    Garavaglia: spero che troveremo sintesi nell'Unione europea sul green pass

     Anche il Green Pass e le isole Covid Free della Grecia tra i temi toccati da Massimo Garavaglia durante l’audizione al Senato sul Recovery Fund. “Nell’Ue ci sono posizione molto spinte come quelle di Grecia e Spagna e un po’ meno spinte di altri Paesi. Spero che si possa arrivare a una sintesi comune perché nessuno abbia vantaggi competitivi ad alcuni a scapito di altri”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in audizione sul Recovery. Ed ha aggiunto: “Parliamo di isole minori Covid free, noi abbiamo un’isola maggiore in zona bianca, come la Sardegna. Abbiamo un rilevante vantaggio competitivo”. “Se facciamo il Milano-Roma volo Covid free non vedo perché non lo si possa fare per la Sardegna” ha aggiunto il ministro. Guardando all’estate Garavaglia ha ribadito che l’obiettivo è “riaprire il turismo per non chiedere più”. “Non vedo nessun motivo per non aspettarci un’estate almeno come quella dello scorso anno, con in più il fatto che di settimana in settimana ci saranno sempre più persone vaccinate. Bisogna portare pazienza ancora fino a Pasquetta poi si riparte” aggiunge.  

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    Mattarella: nella pandemia Italia unita e capace di risollevarsi

    “L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi”. Così in una dichiarazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 160° anniversario dell’Unità d’Italia, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.

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    Sentenza storica in Giappone, 'sì ai matrimoni gay'

    Un verdetto storico che potrà dare origine a cambiamenti epocali nella società giapponese, a tratti più conformista che conservatrice, e per questo poco incline ai cambiamenti repentini. La sentenza del giudice donna Tomoko Takebe della Corte di Sapporo di considerare incostituzionale il mancato riconoscimento di un’unione legale tra due persone dello stesso sesso è stata celebrata come una conquista dopo un travagliato percorso della comunità Lgbt, perché crea un precedente; da altri come una vittoria simbolica.
    L’azione legale era stata presentata nel 2019 da un totale di 16 coppie in molteplici località del Giappone, da Tokyo a Nagoya, Fukuoka e Osaka, oltre alla sede di Sapporo, che si opponevano al divieto di non poter convolare a nozze al pari delle persone eterosessuali. Nella formulazione della sentenza il giudice ha posto l’accento sulla violazione dell’articolo 14 della Costituzione, che sancisce il principio di uguaglianza degli individui davanti alla legge: “L’orientamento sessuale non è qualcosa che una persona può scegliere e cambiare a proprio piacimento”, ha stabilito il giudice, ammonendo l’incapacità del Governo “di garantire alle coppie dello stesso sesso anche una minima parte degli effetti legali che derivano dal contratto di matrimonio”.
    Nell’illustrare la decisione di non assegnare un risarcimento dei danni morali e psicologici, pari a una richiesta di un milione di yen (7.700 euro), la Corte ha spiegato che non si è invece manifestata una violazione dell’articolo 24, che specifica come “il matrimonio può avvenire solo con il mutuo consenso di entrambi i sessi”, e in questo senso il diritto civile prevede che la registrazione legale di una famiglia si riferisca a un uomo e una donna.
    Il Giappone è l’unico Paese del G7 a non autorizzare le unioni legali tra persone dello stesso sesso, e con ogni probabilità la sentenza odierna darà l’avvio a un ampio dibattito a livello politico e sociale, sgombrando il campo dalle iniziative precarie e a tratti confuse che hanno segnato la comunità Lgbt negli ultimi anni. E’ stata proprio la città di Sapporo, nella prefettura più a nord del Giappone, a voler dare i segnali di apertura più tangibili, emettendo nel 2017 i certificati di eleggibilità per le coppie omosessuali che, sebbene non legalmente vincolanti, tentavano senza troppo successo di semplificare l’accessibilità ai servizi comunali al pari delle regolari coppie unite in matrimonio.
    Sulle probabilità di un cambiamento di direzione del legislatore gli esperti legali non sono così pessimisti, facendo notare come il diritto civile del Paese del Sol Levante tecnicamente non considera il presupposto di un’unione tra due persone dello stesso sesso, ma neanche lo esclude a priori.
    L’entrata in vigore della Costituzione nel 1947, infatti, serviva perlopiù a garantire una maggiore equità ed uguaglianza tra i potenziali coniugi, con lo scopo di prevenire i matrimoni forzati. Secondo gli storiografi, inoltre, il Giappone si è mostrato estremamente tollerante verso l’omosessualità, con casi documentati tra guerrieri samurai durante il periodo feudale. Fu in seguito, verso la fine del XIX secolo, che il Paese iniziò ad adottare atteggiamenti pregiudiziali legati all’omofobia importati dall’Occidente. 

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    Roma: Bertolaso, non mi candiderò a sindaco

    (ANSA) – CREMONA, 17 MAR – “Non mi candiderò a sindaco di
    Roma. Sono qui in Lombardia, sto facendo il vaccinatore, mi pare
    che basti e avanzi. Per il resto abbiamo già dato”. Dall’hub di
    CremonaFiere, Guido Bertolaso ha ribadito la sua indisponibilità
    a scendere in campo come candidato sindaco del centrodestra.   
    Anche nelle ultime ore il suo nome è circolato con insistenza,
    oggetto dei pressing da parte di Forza Italia e Lega e delle
    perplessità di Fratelli d’Italia. (ANSA).