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    Pd, Simona Malpezzi nuova capogruppo al Senato. Serracchiani e Madia i nomi per la Camera

    Darò forma e sostanza ad una leadership femminile. La promessa arriva da Simona Malpezzi, eletta oggi all’unanimità capogruppo dei senatori del Pd. Perché “è proprio con le parole, il sapere e la capacità di cura di una donna che interpreterò questo ruolo – spiega – senza lasciare nessuna indietro”. L’uscente Andrea Marcucci: ‘non ho subito diktat da nessuno. Il metodo è sbagliato, ma c’è valore simbolico di alcuni gesti’. Ieri l’incontro fa Letta e Conte, aperto il cantiere delle alleanze con i 5S.

      “Buon lavoro alla nuova presidente dei Senatori PD, Simona Malpezzi, ed al suo vicepresidente vicario Alan Ferrari”. Lo scrive su Twitter il capogruppo uscente del Pd al Senato, Andrea Marcucci. “Io non voglio essere solo la presidente di tutti, ma una presidente che intende dare forma e sostanza ad una leadership femminile. E quindi nessuna neutralità, perché è proprio con le parole, il sapere e la capacità di cura di una donna che interpreterò questo ruolo. Senza lasciare nessuna indietro”. Lo ha detto la neo capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi, nel suo intervento all’assemblea dem di Palazzo Madama. “In questo anno e mezzo – ha spiegato parlando della sua esperienza da sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento – ci sono stati snodi politici e personali che mi hanno reso chiara la fatica di essere donna in un posto apicale, la fatica nell’affermare l’autorevolezza e la forza del ruolo. Tutte cose che un uomo non deve fare, perché per un uomo è scontato. Io non vengo dal mondo del femminismo anche se godo certamente dei suoi frutti, però, come racconta bene Isabel Allende nel suo ultimo libro che mi è capitato tra le mani in questi giorni, il femminismo è prima di tutto una tensione emotiva, è quella cosa che a un certo punto ti fa capire che ti spetta lo stesso spazio del maschio che è seduto accanto a te, nel privato come nel pubblico. È la capacità di costruire relazioni autentiche con le altre donne, e di trarre forza dalla loro forza, perché nessuna rimanga indietro. Ho sperimentato sulla mia pelle la forza di questi legami, la capacità che hanno di darti uno sguardo nuovo. E con questo sguardo nuovo che io oggi arrivo qui”.
    Voto per capogruppo alla Camera atteso la prossima settimana E’ atteso per la prossima settimana, martedì o mercoledì, il voto per la nuova capogruppo alla Camera. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari dem. I deputati si riuniranno in assemblea nel pomeriggio, per proseguire il dibattito cominciato due giorni fa, quando il capogruppo Graziano Delrio ha fatto un passo indietro, sulla scia della richiesta del segretario Pd, Enrico Letta, di eleggere capigruppo donna sia a Montecitorio sia a Palazzo Madama. Ma, salvo sorprese, per la nomina della nuova presidente del gruppo bisognerà attendere la prossima settimana. Per il Senato, stamani è stata eletta all’unanimità Simona Malpezzi. Per la Camera i nomi in campo sono quelli di Debora Serracchiani e di Marianna Madia. Sono grato a Debora Serracchiani e a Marianna Madia per la loro disponibilità” a diventare capogruppo alla Camera del Pd. “Apriremo il seggio martedì”. Lo ha detto il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio, al termine dell’assemblea dei deputati dem. 

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    La crociata di Jill Biden, basta donne pagate meno uomini

    “Ora basta: è giunta l’ora di pagare le donne in modo equo”. Jill Biden lancia la sua crociata per la parità dei salari fra uomini e donne. Una battaglia personale e nome di tutte le lavoratrici perché – ha spiegato dalla Casa Bianca con accanto il marito Joe Biden e la star del calcio femminile americano Megan Rapinoe – la parità di compensi “non è solo una questione di soldi. E’ una questione di rispetto e discriminazione”. Il fatto che esistano ancora disuguaglianze “è un esempio di come le donne sono ancora trattate diversamente dagli uomini. Ed è sbagliato”. 
    Vestita di rosa e sorridente, la First Lady ha raccontato davanti alle telecamere l’avvio della sua carriera da insegnate. “Quando ho trovato il mio primo lavoro era contenta di poter iniziare la carriera che avevo sognato per anni. Poi ho scoperto che venivo pagata solo il 75% di quello che pagavano i miei colleghi uomini assunti nello stesso periodo e con un’esperienza simile alla mia. Non potevo crederci”, ha detto candidamente senza nascondere la sua irritazione ad anni di distanza. Di anni ne sono passati dal quel 1975 ma da allora la situazione, seppur migliorata, non è cambiata: le donne continuano a guadagnare meno degli uomini. “Questo per me è un tema personale, lo è per tutte le donne”, ha spiegato Jill Biden augurandosi una svolta e soprattutto di poter cancellare l’Equal Pay Day, che non fa altro che ricordare come il problema delle disparità di salario è ancora irrisolto e, anzi, è stato accentuato dalla pandemia.
    Rapinoe, paladina della parità dei salari, si è schierata con la First Lady e le ha offerto il suo appoggio. Lo stesso ha fatto il presidente americano, impegnandosi in prima linea ad affrontare il problema e a cercare soluzioni. E questo perché – ha detto – siamo nel 2021 e le donne ancora guadagnano in media 82 centesimi per ogni dollaro guadagnato da un uomo. “Il divario è reale – ha osservato Joe Biden – e si accentua ancora di più per le donne afroamericane e ispaniche”.   

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    Zingaretti: 'Bene incontro Letta-Conte, progetto va avanti'

    “Io sono molto contento dell’incontro di ieri perché prosegue un grande progetto: un grande Pd in una grande alleanza. Era ed è il progetto per cui ho lottato. Se si sviluppa come si sta sviluppando bene anche grazie all’impegno di Enrico sono molto contento”. Così il governatore del Lazio ed ex segretario dem Nicola Zingaretti a margine di una conferenza in Regione.

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    Vaccini: si dimette il Cda di Aria Spa

    (ANSA) – MILANO, 25 MAR – Si sono tutti dimessi, come
    richiesto dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana,
    tutti i membri del Consiglio d’Amministrazione di Aria Spa. Il
    direttore generale della società, Lorenzo Gubian, è stato quindi
    nominato amministratore unico dell’azienda. Lo ha annunciato il
    vice presidente della Commissione Bilancio del Consiglio
    Regionale della Lombardia, Marco Colombo, nel corso
    dell’audizione dello stesso Gubian, al quale è stato augurato
    buon lavoro. (ANSA).   

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    Rifiuti: commissione ecomafie,stop a gessi rossi in cava Maremma

    (ANSA) – FIRENZE, 24 MAR – “Basta cercare nuove cave esaurite
    da riempire con i gessi rossi: è tempo che questo rifiuto
    speciale venga smaltito correttamente in discarica, ed è
    necessario cancellare le deroghe introdotte nel tempo”. Lo ha
    dichiarato il presidente della commissione parlamentare di
    inchiesta sulle ecomafie, Stefano Vignaroli, annunciando che la
    commissione stessa ha approvato all’unanimità la relazione
    sull’inquinamento connesso alla gestione del rifiuto ‘gessi
    rossi’ a Scarlino (Grosseto).   
    Gessi ottenuti unendo i fanghi rossi scarto di produzione del
    biossido di titanio con la marmettola, scarto di lavorazione del
    marmo di Carrara, oltre 3 milioni di tonnellate di gessi rossi
    sono stati conferiti dal 2004 nella cava esaurita di Poggio
    Speranzona. L’impiego per il ripristino ambientale della cava è
    stato approvato nel 2004. Ma il rilascio, nei terreni, di
    solfati, cloruri, manganese, nichel, cromo e ferro, lamenta la
    commissione parlamentare, ha portato nel tempo alla
    contaminazione delle acque sotterranee alla cava. (ANSA).   

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    Letta vede Conte sulle alleanze e blinda i capigruppo

    “Un primo faccia a faccia, molto positivo, tra due ex che si sono entrambi buttati, quasi in contemporanea, in una nuova affascinante avventura”, ha scritto su Twitter il segretario Pd Enrico Letta, pubblicando una foto – con alle spalle la stessa cartina geografica che faceva da scenografia all’entrata in campo dell’ex premier – dell’incontro con l’ex premier Giuseppe Conte. “Con Conte abbiamo cominciato a parlare di futuro”, ha aggiunto Letta. 

    Un primo faccia a faccia, molto positivo, tra due ex che si sono entrambi buttati, quasi in contemporanea, in una nuova affascinante avventura. pic.twitter.com/XaTkgNf5Br
    — Enrico Letta (@EnricoLetta) March 24, 2021

    “Un confronto molto proficuo, molto utile, abbiamo parlato del piano vaccinale della necessità di sostenere famiglie imprese e lavoratori. Si apre un cantiere dobbiamo lavorare per creare la giusta sinergia e nel nuovo M5S il PD sarà sicuramente un interlocutore privilegiato”, ha detto l’ex premier Giuseppe Conte dopo l’incontro, durato un’ora circa, con il segretario Democratico Enrico Letta. “Non vedo perché oggi si debba decidere di non usare più Rousseau, ci sono ruoli e pretese da chiarire, spero di comporre amichevolmente”, la questione, ha detto ancora Conte. “Chi va da solo è meno efficace e, a partire dalle prossime amministrative, c’è la volontà di confrontarci per trovare soluzioni più efficaci”, ha concluso Conte.”Chiedo di sottoscrivere la candidatura non di Andrea Marcucci ma di Simona Malpezzi”. Lo ha detto il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci, in una conferenza stampa al Senato, parlando della nuova capogruppo dem. “Il metodo non mi piace, la soluzione non la considero una soluzione, ma credo che si debba avere il coraggio di fare gesti e atti concreti, che si debba partire dal buon esempio”, ha aggiunto Marcucci.”E’ iniziato il lavoro. Ci aspetta una stagione impegnativa. Di costruzione e di ascolto. Stiamo attraversando una fase storica di una delicatezza estrema. La pandemia sta accelerando e amplificando i fenomeni di cambiamento in corso. Sul piano socio-economico (con le transizioni tra modelli di sviluppo e incrocio tra ambiente e tecnologia), sul piano politico (con la crisi della democrazia rappresentativa e la tentazione delle “democrature” sovraniste), sul piano geo-politico (con l’aperta sfida per la leadeship globale tra Stati Uniti d’America e Cina, che sottende allo vero e proprio scontro del XXI secolo tra il modello del capitalismo liberaldemocratico e quello del capitalismo politico a sfondo autoritario)”. Lo scrive su facebook Enrico Borghi, deputato Pd e responsabile Sicurezza della segreteria nazionale del Pd, dopo la prima riunione della segreteria con Enrico Letta.

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    Berlusconi dimesso dal San Raffaele

     Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele. L’ex premier e leader di Forza Italia era stato ricoverato lunedì per una serie di controlli. La notizia del ricovero era stata data dal suo legale, l’avvocato Federico Cecconi, all’inizio dell’udienza del processo milanese sul caso Ruby ter. Secondo fonti di Forza Italia, il presidente era ricoverato “per il monitoraggio clinico di routine”. 

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    Berlusconi è ricoverato all'ospedale San Raffaele da lunedì mattina

    Silvio Berlusconi “per problematiche di salute è da lunedì mattina ospedalizzato”, ha spiegato il suo legale, l’avvocato Federico Cecconi, all’inizio dell’udienza del processo milanese sul caso Ruby ter.
    Silvio Berlusconi è ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano, a quanto apprende l’ANSA da fonti vicine alla famiglia del leader di Forza Italia. L’ex premier sarebbe in buone condizioni. Berlusconi è ricoverato “per il monitoraggio clinico di routine e l’adeguamento alla terapia in atto e verrà dimesso a breve”.
    Il legale, all’inizio dell’udienza nella maxi aula della Fiera, davanti ai giudici della settima penale (presidente Marco Tremolada), ha voluto “dare atto a verbale che il dottor Berlusconi per problematiche di salute è da lunedì mattina ospedalizzato”. Ad ogni modo, così come già avvenuto nelle scorse udienza, la difesa dell’ex premier ha deciso “di non avanzare istanza di legittimo impedimento” per chiedere il rinvio del processo e dunque l’attività in aula va avanti.
    Per Silvio Berlusconi potrebbero essere necessari ancora “alcuni giorni” di ricovero e “fra un paio di giorni sapremo meglio” quale sono le sue condizioni, ha poi spiegato l’avvocato Cecconi.
    Da alcuni mesi nel processo milanese sul caso Ruby ter, che vede imputati Berlusconi e altre 28 persone e con al centro le accuse di corruzioni in atti giudiziari e falsa testimonianza, è in corso, come l’ha già definito il legale Cecconi a fine gennaio, “una sorta di monitoraggio processuale delle condizioni di salute” di Berlusconi. Il legale dell’ex premier il 27 gennaio, ad esempio, aveva depositato certificazione medica nella quale si diceva che il leader di Forza Italia, già colpito dal Covid e guarito e poi di nuovo ricoverato per problemi cardiaci, aveva bisogno di riposo “assoluto”.
    Intanto, sempre all’inizio dell’udienza i giudici hanno anche informato le parti che è deceduto nei giorni scorsi l’avvocato Mauro Ruffini, legale di parte civile che assisteva Ambra Battilana e che “sarà depositata più avanti nuova nomina”. Oggi avrebbe dovuto essere ascoltato come teste il ragioniere di fiducia dell’ex premier, Giuseppe Spinelli, ma ha presentato istanza di impedimento e la testimonianza ci sarà in altra udienza. Oggi dovrebbero essere ascoltati alcuni testi di polizia giudiziaria e in aula, intanto, si sta discutendo su una perizia tecnica.

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